I protagonisti del giorno. Top e Flop del 1 agosto 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

LUCA FANTINI

Nella vita, nello sport e nella politica la cosa più difficile è vincere da favorito. Luca Fantini non poteva che vincere, nel senso che la sua era l’unica candidatura alla Segreteria provinciale del Partito Democratico.

LUCA FANTINI

Ma non è stato semplice restare in corsa per mesi, dopo che la pandemia da Covid-19 ha bloccato tutto il mondo. E non era semplice neppure reggere il peso di avere il sostegno di big come Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti.

Lui ha fatto quello che un Segretario fa: è andato a parlare direttamente con gli iscritti, nei circoli. In teleconferenza quando non è stato possibile in presenza. Ha ascoltato e convinto allo stesso tempo. Quando poi Antonio Pompeo e Simone Costanzo hanno provato ad affondarlo, non ha battuto ciglio. Avrebbe potuto affidarsi alla forza dei numeri, invece ha fatto prevalere la politica.

Ora per lui inizia il difficile, ma è pronto. Fedelissimo di Nicola Zingaretti, del segretario nazionale ha lo stesso aplomb. Dal sapore vagamente andreottiano: il potere logora chi non ce l’ha.

Fuoriserie.

CALCAGNI-CAPERNA

I due esponenti di Italia Viva in provincia di Frosinone hanno fatto una cosa straordinaria e coraggiosa: gli auguri alla nuova classe dirigente del Pd. A partire da Luca Fantini.

Germano Caperna con Valentina Calcagni

In un momento storico in cui il centrosinistra si è perso e Matteo Renzi sembra più Gianburrasca che l’ex Rottamatore, loro hanno ricordato a tutta una comunità politica che in fondo i valori un significato ce l’hanno. E che l’avversario resta il centrodestra, più forte che mai. Anche in Ciociaria.

Un piccolo gesto che però rappresenta un grande salto in avanti. A dimostrazione che poi alla fine sono i singoli a fare la differenza. In provincia di Frosinone Valentina Calcagni e Germano Caperna possono aver gettato un seme destinato a germogliare anche in altri ambiti. In fondo Matteo Renzi è arrivato al 40% alle europee includendo. Non alzando muri su tutto.

Renziani in assenza di Renzi. 

FLOP

RUSPANDINI-ZICCHIERI

Forse non hanno ancora realizzato che sono loro i parlamentari di questa provincia. Non da soli certamente, ma sicuramente sono quelli più rappresentativi. Massimo Ruspandini è stato eletto senatore nella parte maggioritaria, in rappresentanza di tutto il centrodestra. Francesco Zicchieri ha staccato il biglietto per Montecitorio nello stesso modo.

Eppure i capi di Fratelli d’Italia e della Lega in Ciociaria non fanno altro che attaccare la Regione Lazio, il centrosinistra, il Movimento Cinque Stelle. Chiunque. Il Carroccio e i Fratelli sono all’opposizione a livello nazionale, ma che significa? Per il territorio si può comunque fare molto anche stando in minoranza.

Negli ultimi due anni la Ciociaria non ha poi ricevuto molto da chi la rappresenta alla Camera o a Palazzo Madama. Fare l’opposizione a vita è più semplice, ma ne vale la pena?

Autoconfinati.

LUCA FRUSONE

A livello nazionale il Movimento Cinque Stelle è impegnato nelle solite guerre intestine nelle quali alla fine non muore nessuno. Politicamente, s’intende. Ma Luca Frusone, deputato alla seconda legislatura, non si schiera mai.

Luca Frusone – Foto © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Con chi sta davvero? Con Luigi Di Maio o con Vito Crimi? Con Virginia Raggi o con Roberta Lombardi? Anche lui sul territorio provinciale non ha inciso sotto nessun punto di vista. Inoltre il Movimento Cinque Stelle resta completamente assente nel dibattito politico locale.

Il 20 e 21 settembre si voterà in nove Comuni della Ciociaria. Ci sarà qualche candidato pentastellato? Non vengano a raccontarci che in molti Comuni ci saranno liste civiche e basta. Dopo più di sette anni a Montecitorio, forse Luca Frusone qualcosa poteva costruire nei Cinque Stelle in provincia di Frosinone. Invece nulla.

Fuga dal territorio.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright