I protagonisti del giorno. Top e Flop del 12 gennaio 2021

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

ANTONIO GUERRIERO

Nomen omen. Il destino è nel nome. Mai detto fu più azzeccato come nel caso del procuratore della Repubblica di Frosinone Antonio Guerriero. (Leggi qui «Piacere, Guerriero e la mia Giustizia è questa»).

Il quale, a dimostrazione che ha un altro passo, ha detto ad Alessioporcu.it: “Quello del circondario di Frosinone è un territorio estremamente vicino ad aree a grande criminalità: quella romana, quella casertana e quella napoletana, ma non bisogna dimenticare gli interessi di quella pugliese. Questo crocevia tra realtà criminose di così grande spessore impone di tutelare un territorio profondamente sano ma continuamente minacciato”.

Il procuratore Antonio Guerriero

Dunque, anche la criminalità pugliese: Guerriero ha una visione ampia e a lungo raggio.

Poi, con riferimento a quella che sarà l’eredità della pandemia, ha aggiunto: “La pandemia produrrà ulteriori reati predatori. Ci saranno persone che in questi territori troveranno terreno fertile per mettere a segno i loro reati, soprattutto di tipo predatorio: furti, rapine, usura. Noi dovremo tutelare questo territorio dalle aggressioni. I cittadini ci diano fiducia”. Il rischio dell’usura è gravissimo e incombente.

A colpire ancora di più però è il totale senso di apertura e coinvolgimento nei confronti degli avvocati: con i quali ha già firmato un protocollo per snellire le procedure di separazione e divorzio. E con i quali intende dare vita ad un Laboratorio di idee per snellire le procedure.

Il procuratore ha deciso di giocare d’anticipo.

Ecumenicamente tosto.

MATTEO SALVINI

L’incontro con il vescovo Ambrogio Spreafico a Frosinone è più significativo di quello che potrebbe apparire. Perché dà la dimensione di come il Capitano della Lega Matteo Salvini abbia cambiato comunicazione oltre che prospettiva. (Leggi qui Salvini sceglie Frosinone per la svolta verso i moderati).

Matteo Salvini e Ambrogio Spreafico

Matteo Salvini ha costruito le sue fortune politiche sul tema dell’immigrazione, soprattutto dopo la nomina a ministro dell’Interno. Facendo pattugliare le coste ma anche il mare aperto, pressando le Ong e perfino vietando gli sbarchi.

Poi però sono successe due cose. La prima è che al Governo non c’è stato più, la seconda è l’esplosione del Covid-19. Che lo ha privato delle piazze, dei selfie e di tutto il resto.

Dopo un anno di sbandamento, ha ritrovato il bandolo della matassa. E a Frosinone ha fatto capire che la Lega guarda ormai ai moderati e al centro. Lo ha fatto raccogliendo l’invito del sindaco Nicola Ottaviani, ma anche dando retta alle indicazioni di Francesco Zicchieri. Il vescovo Spreafico non era stato tenero in passato, ma Matteo Salvini gli ha fatto capire che la Lega adesso sta lavorando per essere forza di governo e classe dirigente. E che soltanto gli imbecilli non cambiano mai idea.

Inversione di… rotta.

FLOP

ROBERTO SPERANZA

Molto semplicemente il ministro della Salute non riesce più a far prevalere l’approccio scientifico sulla gestione della pandemia da Covid-19. I suoi stessi alleati di Governo sono riusciti a buttarla in politica. Letteralmente.

Roberto Speranza. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Il braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi ha rovesciato la prospettiva. Si cerca di mediare su tutto. L’Italia è all’inizio della stagione vaccinale e nell’immediata vigilia di una terza ondata fortissima. E in questo quadro servirebbero rigore e lockdown severi ma ragionati. Invece sentiamo parlare di zone rosse, arancioni, gialle, gialle rinforzate (!), bianche e perfino verdi. Come se stabilire il grado di rischio fosse un esercizio semaforico o patriottico.

Sulla scuola ognuno dice la sua senza considerare però tutti gli altri aspetti, a cominciare da quello fondamentale dei trasporti. Infine, sui nuovi parametri per decidere eventuali chiusure si sta davvero ascoltando di tutto. Per dieci mesi il ministro della Salute non ha guardato in faccia nessuno e non ha concesso nulla ad una politica, quella italiana, che non è nelle condizioni di assumere alcuna decisione se non quella di un eterno compromesso su tutto.

Ci sarebbe bisogno di scienza, non di fantascienza. Roberto Speranza appare travolto dagli eventi e dalle minacce di crisi politica all’interno della maggioranza.

Marginalizzato.

MARCO FERRARA

Galeotto fu il post e chi lo pubblicò. Mai espressione  poteva essere più infelice e indifendibile:il vaccino rende liberi” all’ingresso del campo di sterminio più terrificante della storia. Impossibile provare a ridimensionare, a prescindere dalle intenzioni e perfino dalle scuse. Il consigliere comunale di Frosinone è completamente isolato sul piano politico. (Leggi qui Consigliere posta Auschwitz: “Il vaccino rende liberi”. Caso nazionale).

Marco Ferrara

Il Partito nel quale è stato eletto, Fratelli d’Italia, lo ha sconfessato platealmente e senza appello. Il gruppo nel quale milita adesso, la Lista per Frosinone, è rimasto in un silenzio assordante e significativo. Il sindaco Nicola Ottaviani ha stigmatizzato l’accaduto, cercando una flebile e poco convinta difesa d’ufficio. Le opposizioni hanno chiesto le dimissioni di Marco Ferrara da consigliere comunale.

In precedenza Marco Ferrara era stato sconfessato da Fratelli d’Italia sulla vicenda della moschea, peraltro non più realizzata. Ma il punto vero è un altro: da adesso in poi in maggioranza non potrà rivendicare nulla, dopo che per anni ha fatto spesso l’opposizione interna. Questa vicenda lo ha messo irrimediabilmente in fuorigioco.

Forse farebbe meglio a dimettersi da Consigliere e a prendersi un anno sabbatico in politica. Tipo didattica a distanza.

L’attimo fuggito.

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