I protagonisti del giorno. Top e Flop del 15 luglio 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

ANGELO CAMILLI

Il consiglio generale di Unindustria lo ha designato presidente con il 90,3% dei voti. Un plebiscito che ne riconosce il ruolo svolto nel tempo. Vice di Filippo Tortoriello e prima ancora di Maurizio Stirpe, Angelo Camilli è un uomo che fa parte del sistema confindustriale, che ne conosce i meccanismi e ne riconosce i dettagli.

ANGELO CAMILLI

Il 30 settembre ci sarà l’elezione vera e propria, ma in questi mesi lui lavorerà alla costruzione della squadra e alla definizione del programma.

Intanto però ha già dato indicazioni importanti, soprattutto specificando che lo sviluppo nel Lazio passa dalle infrastrutture. Inoltre ha detto al Governo Conte che il tempo delle chiacchiere è finto e che occorrono i fatti. Ha dato un segnale molto forte a tutti. Facendo sentire la voce degli industriali del Lazio. (leggi qui L’erede di Tortoriello è Angelo Camilli).

A valanga.

BRUNO ASTORRE

Ha parlato con il silenzio. Il senatore e segretario regionale del Partito Democratico ha evitato di intervenire nel dibattito interno al Pd in provincia di Frosinone. Lo ha fatto per far capire che rispetta l’autonomia del territorio e il ruolo di gente come Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Antonio Pompeo. (leggi qui Il telefono bollente di Fantini. Il silenzio eloquente di Astorre. E la tentazione di Scalia).

BRUNO ASTORRE

In realtà ha tessuto una tela di mediazione intelligente che consentirà ai Dem di celebrare il congresso senza “scannamenti” pubblici. Perché il momento politico è delicato e Nicola Zingaretti non può permettersi di mandare i pompieri a domare gli incendi nei territori. Anche perché a settembre potrebbe veramente cambiare tutto. Discreto, efficace, autorevole e concreto. Il congresso si farà in un contesto unitario. Democristiano.

FLOP

FRANCESCA GERARDI

Nella Lega fatica a toccare palla dopo la promozione a vicecoordinatore regionale. Ma soprattutto a Pontecorvo può fare davvero poco per impedire la rielezione del sindaco Anselmo Rotondo.

Francesca Gerardi e Francesco Zicchieri

Probabilmente si è fidata troppo delle rassicurazioni di Francesco Zicchieri, coordinatore regionale e commissario provinciale del Partito. L’errore politico più evidente sembra essere questo, considerando che la Gerardi da responsabile provinciale del Carroccio ha tenuto la scena con puntualità e lealtà.

Però in politica non basta la buona fede e non servono gli alibi. Oggi nella Lega c’è un duopolio che vede protagonisti Nicola Ottaviani al nord della provincia e Pasquale Ciacciarelli al sud.

In futuro Francesca Gerardi potrebbe candidarsi alla Regione, a patto però di evitare di farsi mettere all’angolo definitivamente.

Sacrificata.

SARAH GRIECO

Nei mesi scorsi aveva provato a ritagliarsi un ruolo nel Pd in vista del congresso. Adesso è letteralmente riscomparsa dai radar. La scelta dei tempi (sia in entrata che in uscita) non è il suo forte.

SARAH GRIECO

A Cassino è uscita di scena proprio nel momento del successo di Enzo Salera e di Barbara Di Rollo. Nel Pd provinciale non trova più spazi dopo aver passato anno ad attendere il momento migliore. Sul versante delle “quote rosa” è sopravanzata da Sara Battisti, Barbara Di Rollo, Francesca Cerquozzi e Alessandra Sardellitti.

Il suo patrimonio di esperienza amministrativa, gli stimoli al dibattito da posizioni non scontate, si sono spesso rivelati utili. Ora il silenzio. Eppure aveva un’autostrada davanti. Eclissata.