I protagonisti del giorno. Top e Flop del 15 maggio 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

ROBERTO DE DONATIS

Roberto De Donatis ha sfiduciato l’uomo forte di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni. Il sindaco di Sora gli ha revocato la delega ai Lavori Pubblici. (leggi qui Terremoto in municipio a Sora: ritirate le deleghe a Bruni)

Roberto De Donatis

Ha regolato un conto aperto da troppo tempo. Come ha scritto Alessioporcu.it: «Bruni è l’uomo che ha accoltellato a morte il progetto politico della Piattaforma Civica grazie al quale De Donatis è diventato sindaco: via i simboli dei Partiti e tutti insieme intorno al programma; Bruni l’ha mandato in soffitta nei mesi scorsi costituendo il gruppo di Fratelli d’Italia». Poi il motivo più recente: «le dichiarazioni rilasciate da Bruni ad alessioporcu.it in cui ufficializza l’accordo con la Lega. E quindi il fatto che non sosterrà De Donatis per un bis. Quell’intervista è stato il detonatore». (leggi qui Sopra e sotto il tavolo: il patto tra Lega e FdI per vincere le elezioni).

Quella di Roberto De Donatis è stata una mossa amministrativamente coraggiosa e politicamente astuta. La sua maggioranza si tiene a galla per un solo voto. E Fratelli d’Italia ne conta tre. Significa che già nella notte passata poteva essere sfiduciato. Invece no.

In un solo colpo Roberto De Donatis ha demolito Bruni e messo in dubbio la consistenza reale di FdI. A Sora e non solo. Perché la sua mossa si basa proprio sui due consiglieri comunali che l’estate scorsa hanno aderito ai Fratelli seguendo Bruni nel Partito. E dandogli tutto il peso contrattuale esercitato in questi mesi. Sia all’interno dell’amministrazione sia all’esterno nelle trattative con la Lega per la prossima tornata.

Saranno proprio la capogruppo Simona Castagna ed il presidente del Consiglio Antonio Lecce a garantire la fiducia a Roberto De Donatis. Dimostrando che senza di loro FdI è nulla. Sia dentro l’amministrazione e sia al tavolo con la Lega.

Con una mossa sola, De Donatis ha sgonfiato Bruni. Esibendo al sole la sua capacità strategica e politica. Da quattro anni tutti pensano di poterlo ricattare in virtù di quel singolo voto di differenza: nel frattempo si sono sfasciati i Gruppi, disgregate le alleanze. Ma lui è rimasto stabilmente in equilibrio.

L’Architetto.

FRANCESCO DE ANGELIS

Approvato il bilancio del Consorzio Asi: 15 milioni di euro per sviluppo, ambiente e sistema delle imprese. Il presidente Francesco De Angelis non ha lasciato nulla al caso.

Francesco De Angelis

Ha ringraziato «i ventuno soci presenti oggi in videoconferenza durante l’assemblea del Consorzio Asi di Frosinone per l’approvazione del bilancio 2019 e per aver dato il via libera, all’unanimità, a tutti i punti all’ordine del giorno».

Aggiungendo: «È la conferma di una situazione patrimoniale solida dell’ente nonostante la riduzione del fatturato dovuta anche alle difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19».

Durante il meeting è stato illustrato il Protocollo d’intesa firmato con la Regione Lazio e Astral, che prevede un finanziamento di circa 13 milioni per la realizzazione di ben sedici opere dell’intera area industriale: si tratta di un intervento di straordinaria importanza per rendere maggiormente competitivo e attrattivo il territorio. (leggi qui De Angelis centra l’accordo: 13 milioni per vie e rotatorie nelle aree industriali).

Ha spiegato De Angelis: «Un ammodernamento non più rinviabile per tutta l’area industriale e per il sistema delle imprese, con una grande attenzione che sarà posta sul decoro con riqualificazioni accompagnate da aree verdi, segnaletica nuova, sistemi di videosorveglianza, illuminazione».

Infine gli auguri di buon lavoro ad Antonio di Santo (nuovo membro effettivo del collegio sindacale) ed a Domenico Beccidelli (nuovo membro del consiglio di amministrazione designato dalla Camera di Commercio). De Angelis si conferma il fine stratega capace di portare a casa i risultati. Ha dimostrato che la sua Asi è capace di individuare investimenti, sviluppare progetti, realizzare opere. tenendo insieme una maggioranza vasta ed eterogenea. Quasi una Provincia bis.

Capo e cannibale.

FLOP

MATTEO SALVINI

Il leader della Lega ha avuto due “fisse” in politica: la Fornero e gli immigrati. Nelle ore scorse le ha riunite. Dicendo su Telelombardia: «Abbiamo visto ieri il ministro piangere per i diritti degli immigrati, io dico che da un ministro della Repubblica italiana ci si aspetta invece sofferenza per i cittadini italiani in difficoltà».

Matteo Salvini

«Questa sanatoria non è rivolta solo a coloro che avevano un lavoro, ma anche ai richiedenti asilo a cui era stata bocciata la domanda. Cosa c’entra con l’agricoltura, con i problemi delle famiglie italiane sanare migliaia di immigrati? Poi, ovviamente, uno si ricorda le lacrime della signora Fornero che piangeva mentre fregava milioni di pensionati italiani. Allora, una volta piangi mentre freghi le pensioni, un’altra mentre regolarizzi decine di migliaia di immigrati».

Ossessionato.

MATTEO RENZI

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è tornato ad attaccare il premier Giuseppe Conte. Affermando: «Pare che si stia per abolire l’autocertificazione. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo contro la burocrazia. Ora lo posso dire: trovo il balletto delle diverse autocertificazioni la cosa più assurda di questa quarantena».

Matteo Renzi Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

«Se davvero sarà superata, significa che stiamo gradualmente tornando normali. Gradualmente». Sul piano dialettico è insuperabile. Su quello politico continua a perdere colpi, visto che lo strappo lo annuncia sempre senza mai consumarlo.

Abbaia alla luna.

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