I protagonisti del giorno. Top e Flop del 16 marzo 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

GIUSEPPE CONTE

La giornata era iniziata con un’intervista al Corriere della Sera, nella quale, come un bravo allenatore, aveva richiamato gli italiani a non abbassare la guardia: «Gli scienziati ci dicono che non abbiamo ancora raggiunto il picco, queste sono le settimane più rischiose e ci vuole la massima precauzione. Non possiamo abbassare la guardia. È la sfida più importante degli ultimi decenni, per vincerla serve il contributo responsabile di 60 milioni di italiani».

Palazzo Chigi – Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella Sala dei Galeoni

«È il momento dei sacrifici, delle scelte responsabili. Fin dall’inizio ho lavorato con spirito di unità, mettendo la salute al centro, il che credo spieghi quel 62% di consenso».

Poi il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto Cura Italia, che mette sul piatto 25 miliardi di euro di misure concrete per gli italiani. Per tutti. Ma già guarda avanti.

Ha spiegato: «L’Ue ci segua. I primi segnali sono importanti. L’Italia promotrice di un messaggio a tutte le istituzioni Ue. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà, ma il governo risponderà presente anche domani; dovremo predisporre misure per il tessuto economico e sociale fortemente intaccato dall’emergenza con un piano di ingenti investimenti con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima». Consapevole di passare alla storia.

GAETANO MANFREDI

Nel Paese del mondo più bloccato e condizionato dalla burocrazia, dalle lungaggini e dall’incapacità di innovare, il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha fatto, con un decreto, qualcosa di unico: laurea in Medicina definitivamente abilitante alla professione medica.

In pratica ha eliminato, con un tratto di penna, l’esame di abilitazione che in genera passano il 90% dei candidati. E che in questi giorni teneva bloccati oltre cento giovani dottori che hanno finito gli studi, superato la fase del tirocinio abilitante; gli mancava solo la prova scritta per diventare medici a tutti gli effetti e tornare in corsia.

Il ministro Gaetano Manfredi

Con la fame di medici che c’è in queste ore è un bizantinismo che non possiamo permetterci.

Sicuramente insorgerà l’esercito dei cavillosi. Ma lui, Manfredi, ha detto: «Fronteggiare l’emergenza coronavirus significa dare risposte immediate ma con una visione che consenta all’Italia di guardare in prospettiva al medio-lungo periodo. Un primo segnale importante, in tal senso, è quello di rendere il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, da questo momento in poi, immediatamente abilitante per l’esercizio della professione di medico-chirurgo. Questo significa liberare immediatamente sul Sistema sanitario nazionale l’energia di circa diecimila medici fondamentale per far fronte alla carenza che lamentava il nostro Paese. Cogliamo questo momento di difficoltà per adeguarci per sempre e con positività anche alle esigenze di una società che cambia».

Massimo dei voti e bacio accademico.

FLOP

MATTEO SALVINI

Il fotografo dell’agenzia Toiati (un nome storico nel fotogiornalismo romano) lo ha immortalato in via del Tritone, al centro di Roma. La foto pubblicata da Il Messaggero ha fatto il giro del mondo in un attimo. Ritrae il leader della Lega Matteo Salvini a passeggio per il centro di Roma con la fidanzata Francesca Verdini. Si tengono per mano, non portano la mascherina e non mantengono la distanza di sicurezza dalle altre persone.

© Foto Toiati per Il Messaggero

Immediate le critiche politiche. Alle quali il Capitano ha risposto su Facebook: «Sì confesso, ieri sono andato a fare la spesa sotto casa con la mia fidanzata. Possono andarci solo quelli di sinistra? Non andavo a passeggiare al Colosseo, anche io ho il diritto di fare la spesa e andare in farmacia. Confesso di aver comprato pane, pasta, latte e formaggio. Italiani.
A sinistra risparmino energie e fiato per occuparsi di cose utili a fronteggiare l’emergenza
».

Insomma, ha fatto quello che gli riesce meglio: buttarla in politica. L’ex sindaco di Benevento Clemente Mastella lo ha fulminato: «Se la foto, che oggi campeggia su alcuni giornali, che vede Salvini a passeggio con la fidanzata per le vie di Roma, senza mascherina e con aria da scampagnata al sole della Capitale, non è un fotomontaggio, se la foto è di ieri, come mi riferiscono fonti accreditate da me interpellate, è un episodio vergognoso».

Il fatto è che un leader politico dovrebbe dare l’esempio. Cosa che invece Matteo Salvini non ha fatto. E non è la prima volta. Piange il… citofono.

MATTEO RENZI

Quando Massimo Giletti gli domanda se non sarebbe stato il caso di chiedere un passo indietro della presidente della Bce Christine Lagarde, Matteo Renzi ha nicchiato, non si è esposto, ha preferito sorvolare. A quel punto il conduttore di Non è L’Arena è esploso: «Una come Lagarde che si permette di dire una cosa di questo tipo è scandaloso. Un Paese serio come l’Italia non può accettarlo. È una cosa vergognosa, io come italiano mi sento schifato. Dovete avere il coraggio di chiedere le dimissioni. Ne vogliamo prendere atto e tirare fuori le palle in Europa».

Matteo Renzi

Il leader di Italia Viva da giorni sui media stranieri non perde occasione di bacchettare il Governo italiano, che lui in teoria dovrebbe sostenere. Con frasi come «errori commessi a tutti i livelli», che gli altri capi di Stato «non devono ripetere».

Giuseppe Conte ha risposto nell’intervista al Corriere della Sera: «Sono sorpreso di cogliere un ex premier, che ha rappresentato l’Italia nel mondo, parlar male del governo italiano all’estero, nelle tv, nei giornali americani e tedeschi. Ma io non commento. Lascio che giudichino gli italiani».

Gli italiani, basta vedere i sondaggi, hanno da tempo giudicato politicamente Matteo Renzi. L’antitaliano.

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