I protagonisti del giorno. Top e Flop del 17 dicembre 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

ANTONIO POMPEO

Un milione di euro finanziato nel mese di giugno ed a distanza di 5 mesi tutte le opere sono state realizzate. Sono i fondi messi a disposizione dalla Provincia di Frosinone dopo l’ondata di maltempo che aveva colpito la Valle dei Santi all’inizio della scorsa estate.

Antonio Pompeo durante il tour nella Valle dei Santi

In quell’occasione c’erano stati danni alle strade, smottamenti, muri crollati. Per questo l’ente di Palazzo Iacobucci avevano finanziato gli interventi. In queste ore il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo è stato a visitare i cantieri ormai competati: a Pignataro Interamna, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Vallemaio, Coreno Ausonio, Ausonia, Castelnuovo Parano, Esperia, San Giorgio a Liri e Sant’Apollinare.

Un tour nel sud della provincia che va letto sotto due punti di vista. Il primo, amministrativo. E cioè: Antonio Pompeo ancora una volta scommette sul valore della concretezza, sul peso della parola data agli amministratori locali, sulla capacità di trasformare le intenzioni in fatti.

Il secondo invece è politico. Perché Antonio Pompeo ha capito che è nel sud della provincia che può cercare di ritagliarsi spazi elettorali decisivi in vista di una candidatura alle Regionali più che alle Politiche. Perché?

Il quadro nel Partito Democratico è chiaro. Sia Mauro Buschini che Sara Battisti sono realtà del Nord della provincia. Come Pompeo che è sindaco di Ferentino. Se lì una conta dei voti può finire sostanzialmente pari, la differenza la farà il Sud con i suoi sindaci e gli amministratori Civici. Antonio Pompeo sta cercando di aprire con loro una linea di credito. Nel Sud si potrebbe provare a giocarsela. Enzo Salera permettendo.

Il presidente degli amministratori.

LUCIO MIGLIORELLI

Lui era stato chiaro con i sindaci. Ed i sindaci erano stati chiari con lui. Lucio Migliorelli è presidente della Saf, i sindaci sono i soci che hanno il potere di eleggerlo e revocarlo. Ma in quella fondamentale assemblea di due anni fa tutti si dissero in faccia come stavano le cose.

I sindaci pretesero un ciclo di trattamento delle loro immondizie finalmente moderno, rispettoso dell’Ambiente, orientato al green ed all’Economia circolare. Migliorelli disse che per farlo occorreva superare vecchie logiche e steccati ideologici.

Lucio Migliorelli e Francesco Borgomeo

Ora il passo decisivo che realizza quella mission: Saf riporterà in Ciociaria i rifiuti che da due anni vengono spediti fuori regione per essere lavorati. Sono gli avanzi delle nostre cucine: paghiamo circa 150 euro a tonnellata per farli smaltire. Li ritirano società che ne ricavano in maniera naturale il bio metano con cui riscaldare le loro scuole ed uffici, alimentare auto e camion, rivenderlo. Con i rifiuti nostri.

Migliorelli ha avviato l’iter per fare anche in provincia di Frosinone quel genere di lavorazione. Allineando il territorio agli standard di eccellenza di importanti città del Nord e soprattutto di Europa.

È la più importante evoluzione nel ciclo dei rifiuti in Ciociaria dai tempi negli ultimi 20 anni.

Lucio Migliorelli ha convinto i sindaci che c’era un solo modo per mettere fine al problema dei rifiuti: andare avanti e modernizzare il ciclo, colmando finalmente ritardi di oltre dieci anni, spesso dovuti semplicemente alla paura di doversi poi confrontare con la pancia della gente. E già questo è sufficiente per parlare di rivoluzione green.

Alla fine arriva Lucio.

FLOP

GIUSEPPE CONTE

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte danza come fosse Rudol’f Nureev tra una zona rossa, una arancione ed un’altra gialla. Le notizie delle ultime ore parlano ancora di uno stato di assoluta indeterminatezza. Con ipotesi di zona rossa nei prefestivi e festivi dal 24 dicembre al 3 gennaio. Per il cenone e il pranzo la possibile apertura ma solo a 2 congiunti stretti.

Giuseppe Conte

Il problema non sta nel provvedimento. Ma nella sua totale evanescenza: che significa ‘parenti stretti‘? E più si è parenti e meno il virus si attacca? Come a dire che la mia compagna (con cui non sono legalmente parente ma vive sotto il mio tetto) è più pericolosa di mio fratello che non vedo da un anno perché lavora fuori?

Il problema è proprio l‘incapacità di essere chiari e consequenziali, assumere una linea chiara e portarla avanti. Invece di questo assurdo balletto al Bolkshoi

Il fatto è che Giuseppe Conte deve mediare tra i ministri i leader politici i governatori delle Regioni, i sindaci, i comitati scientifici ed i circoli bocciofili.

In realtà sta pagando il prezzo di una serie infinita di passaggi burocratici che lui stesso ha creato quando ha deciso di gestire la pandemia come unica chance per rimanere a Palazzo Chigi. Adesso però, con la curva dei contagi che non scende con la velocità ipotizzata, con i decessi che si mantengono alti, tergiversare su come colorare l’Italia a Natale sembra una perdita di tempo prezioso.

Il premier con le sue decisioni dà la sensazione di volersi preoccupare del consenso più che della rapidità e nettezza di interventi per bloccare la trasmissione del virus.

Il premier ballerino.

GIORGIA MELONI

«Io so rispondere alle domande, se mi date il tempo. Se mi parlate sopra diventa difficile. Mi avete fatto 8 domande in un minuto, mi fate rispondere?». Così Giorgia Meloni a ‘Carta Bianca’ su Rai 3, in un momento di nervosismo con la conduttrice Bianca Berlinguer e la giornalista Lucia Annunziata. La leader di FdI ha minacciato di andarsene dagli studi abbandonando la trasmissione.

Giorgia Meloni

c’è ricascata. Perché non è la prima volta che incalzata dalle domande, la butta sul vittimismo e si rifugia nella scusa di non essere messa nelle condizioni di rispondere. In realtà Giorgia Meloni oggi guida il terzo Partito italiano , veleggia nei sondaggi e addirittura secondo molti può assumere la leadership di tutto il centrodestra.

Per fare questo però dovrà necessariamente migliorare il rapporto con la telecamera. Davanti alla quale dà la sensazione di pensare più a Io sono Giorgia che a rispondere.

Rischia di diventare vittima del suo stesso personaggio, chiudersi in un recinto nel quale è costretta sempre ad urlare ed essere spigolosa. Piace e cattura attenzione ma dopo un certo periodo stanca. Potrebbe invece prendere in prestito la frase attribuita a Michail Bakunin Una risata vi seppellirà“: quanto sarebbe stato più efficace se avesse sorriso alle due intervistatrici e d avesse detto “otto domande di fila, c’è anche il tempo per la risposta?“.

Ironia questa sconosciuta.