I protagonisti del giorno. Top e Flop del 18 giugno 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

LUCA FANTINI

Sta dimostrando una maturità degna dei grandi nomi della tradizione politica alla quale appartiene. Non ci sono dubbi sul fatto che sarà lui il prossimo Segretario Provinciale del Pd. Ma è anche chiaro che qualcuno sta rallentando il percorso verso il Congresso. Non si capisce francamente perché non lo si celebri, come già avvenuto a Trapani e Teramo (leggi qui La bugia sui congressi Pd: a Teramo e Trapani già eletti i Segretari provinciali. Fantini?).

Luca Fantini

La reatà è che una parte dei Democrat non riesce a scrollarsi di dosso la logica dei giochetti del rinviare continuamente per guadagnare un po’ di tempo.

Luca Fantini sa benissimo che il tempo è galantuomo e che lo stile non è un optional. Per questo evita in maniera categorica ogni intromissione: tanto nelle questioni strategiche dei Circoli quanto nelle questioni di lana caprina.

Conscio che la linea di Nicola Zingaretti è quella del superamento delle correnti, quando arriverà il momento sarà lui a scegliere la Segreteria. E l’impressione è che agirà in totale autonomia perché sa distinguere i rapporti personali dalla politica.

Il Migliore che verrà.

DANILO MAGLIOCCHETTI

Ha scelto alla perfezione il tempo giusto per aderire alla Lega. Lo ha fatto nell’ambito di un percorso politico che lo unisce al consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, senza perdere di vista però il sindaco Nicola Ottaviani e gli equilibri che si stanno determinando a Frosinone.

PASQUALE CIACCIARELLI E DANILO MAGLIOCCHETTI

È la scelta dei tempi ad essere da Top: sarebbe potuto salire prima sul Carroccio, ma farlo in questo preciso momento politico lo rende l’anello di congiunzione tra il sindaco Ottaviani (e la sua sensibilità politica) ed il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli (e la sensibilità politica di Mario Abbruzzese).

inoltre ha dimostrato una volta di piu che mai come in questo momento la Lega ha bisogno di allargarsi anche al centro. E di pescare nella classe dirigente locale che in passato ha militato in Forza Italia.

Il leghista democristiano

FLOP

DOMENICO FAGIOLO

È l’anima dura e pura della Lega, quella più verace, più bossiana e di piazza. Ma è capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Infatti il flop è determinato dalla considerazione che Domenico Fagiolo, capogruppo della Lega a Frosinone e già vice coordinatore provinciale, non si è reso conto che in questa fase Matteo Salvini ha chiesto a tutti i luogotenenti di portare nel Partito quanti più amministratori locali fosse possibile.

Foto: © Roberto Vettese, TELEUNIVERSO

Nemmeno ha considerato che proprio per questo, tra lui e Nicola Ottaviani, il coordinatore regionale Francesco Zicchieri avrebbe scelto mille volte al giorno, per 365 giorni l’anno, il sindaco di Frosinone. Anche questo nell’ottica di una democristianizzazione della Lega.

L’ultimo leghista nella foresta delle Filippine.

FRUSONE – FONTANA – SEGNERI

I tre deputati eletti nel Movimento 5 Stelle in Provincia di Frosinone non battono un colpo. Mai. Nemmeno nel momento in cui sta accadendo di tutto all’interno del Partito con Alessandro Di Battista che ha avuto l’ardire dichiedere il Congresso e si è ritrovato crivellato dal fuoco amico di Beppe Grillo, di Luigi Di Maio, di Vito Crimi e di tutti gli altri.

Luca Frusone © Imagoeconomica / Daniele Scudieri

Nell’ora in cui nei Cinque Selle tutti fanno sentire la loro voce, gli onorevoli Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri si distinguono per un silenzio tanto assordante quanto perfino scontato.

Da che parte stanno? Con Di Maio, con Grillo o con Di Battista?

Tre stelle evanescenti