I protagonisti del giorno. Top e Flop del 19 maggio 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

DANIELE LEODORI

Soltanto lui poteva fare un’affermazione del genere, sintetizzando l’esigenza di cautela sanitaria con la necessità di ripartire. Lui è Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio. Ha detto in un’intervista al Corriere della Sera: «Dobbiamo essere attenti al fattore R-0, l’indice del contagio. Ma lottare anche per avere un F-0, cioè evitare che anche una sola azienda metta il cartello “fallito” sulla serranda”.

Daniele Leodori © Imagoeconomica / Paola Onofri

Il Governo ha bloccato i licenziamenti, però, dobbiamo scongiurare ulteriori ricadute. E difendere le imprese da usura e criminalità. Su questo servono misure straordinarie. Per esempio l’abbigliamento: è chiaro che dovremo dare un tempo lungo di moratoria per le vendite promozionali. I saldi, in sostanza. In modo che, così, i negozi riescano a determinare nuovi incassi. Io legherei le promozioni all’intera emergenza Covid. (leggi qui Saldi nei negozi per tutto il periodo del Covid).

Naturalmente c’è bisogno del consenso dell’assemblea, ma presto la giunta porterà al voto in Consiglio regionale un atto per dare alle aziende questa possibilità».

Moderazione e determinazione, visione e concretezza: il vicepresidente della giunta regionale del Lazio non si smentisce.

Predestinato.

LUCA ZAIA

Non solo si conferma uno dei vincitori politici di questa lunga fase legata all’emergenza Coronavirus. Ma anche uno che non aspetta nessuno: né il presidente del consiglio Giuseppe Conte né il Capitano della Lega Matteo Salvini. Luca Zaia, presidente del Veneto, sta già progettando lo step successivo.

Luca Zaia

L’Huffington Post lo ha scritto benissimo: «Nel primo giorno della Fase 2 bis il Veneto si lancia già nella Fase 3. Il presidente Luca Zaia, considerato uno dei vincitori della Fase 1, annuncia un accordo con i colleghi di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Provincia di Trento: ci si potrà spostare anche fuori Regione tra province confinanti, con l’autocertificazione, per vedere parenti e fidanzati».

«E’ il colpo di teatro del nuovo D-Day dell’emergenza Coronavirus, che vede le Regioni distinguersi tra aperture e chiusure e i governatori sempre protagonisti tra le polemiche».

Il Governo è stato preso in contropiede e il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia non sa più che fare. Il leader della Lega Matteo Salvini, dal canto suo, non riesce a contenere più il Governatore del Veneto. Luca Zaia gongola.

Proiettato nel futuro.

FLOP

CIRCOLO PD

L’errore strategico del circolo del Partito Democratico di Frosinone è tutto interno. La decisione di non partecipare alla seduta del consiglio comunale fa il paio con l’affermazione che ha stabilito che i consiglieri comunali Alessandra Sardellitti e Norberto Venturi hanno partecipato a titolo personale.

Angelo Pizzutelli, Norberto venturi, Fabrizio Cristofari, Andrea Palladino, Alessandra sardellitti

L’errore strategico del circolo del Partito Democratico di Frosinone è tutto interno. La decisione di non partecipare alla seduta del consiglio comunale fa il paio con l’affermazione che ha stabilito che i consiglieri comunali Alessandra Sardellitti e Norberto Venturi hanno partecipato a titolo personale.

E’ stato saltato completamente un passaggio: a quella seduta è stato approvato il punto all’ordine del giorno riguardante i lavori di ampliamento dell’istituto scolastico Brunelleschi di Frosinone. Uno dei “cavalli di battaglia” del presidente della Provincia Antonio Pompeo, leader della minoranza interna del partito. (leggi qui Il Tribunale del Popolo che blocca il Pd di Frosinone).

Antonio Pompeo adesso avrà gioco facile nel dire a Francesco De Angelis e Mauro Buschini che il circolo frusinate del Pd non ha spinto per far votare quella pratica da tutto il gruppo consiliare. Sarebbe successa la stessa cosa se all’ordine del giorno ci fosse stata una delibera fortemente voluta dal Consorzio Asi, del quale De Angelis è presidente? Sicuramente no. Alla fine dunque questo atteggiamento ha finito con il mettere in difficoltà proprio Francesco De Angelis. Perché lascia a Pompeo un jolly in mano da giocare contro De Angelis in qualsiasi momento.

Facciamoci del male.

PEPPINO PETRARCONE

I fatti sono una cosa. Le parole sono altro. I fatti dicono che l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone nello scorso Consiglio Comunale di Cassino è stato protagonista di un grande acuto politico. Ha compreso che la mozione presentata dall’opposizione era tecnicamente inattuabile e rischiava di esporre al ridicolo i firmatari. Si è assunto l’onere di illustrarla: non ha letto i contenuti e si è detto disponibile a rivederla in Commissione, nell’ambito di un Gentlemen Agreement.

Enzo Salera e Giuseppe Golini Petrarcone

Cosa che puntualmente è avvenuta. Approvando un documento dai contenuti corretti rispetto al testo tecnicamente improcedibile. Nei fatti, questo significa prendere le distanze da quel testo e dai successivi comunicati con cui si accusava di scorrettezza politica la maggioranza. Questi i fatti.

Le parole. Sono quelle girate su una chat. “Ho appena letto l’articolo di Porcu sul mio presunto riavvicinamento a Salera ed alla sua maggioranza, e contestualmente alla presa di distanze da Salvatore Fontana. Non devo certo convincervi che si tratta di una enorme falsità. (leggi qui l’articolo al quale Petrarcone fa riferimento: Peppino ed Enzo, ritorno di fiamma con Ranaldi ‘sensale’).

Non c’è bisogno di aggiungere altro. I fatti sono una cosa. Le parole sono altro. Ciascuno decide a cosa attribuire più peso.

Decidi cosa vuoi fare da grande.

DAVIDE BARILLARI

Neppure l’espulsione dal Movimento Cinque Stelle ha placato i suoi ex compagni di partito. Il consigliere regionale Davide Barillari non può muoversi. Letteralmente.

Davide Barillari

L’ex grillino ha scritto su Twitter: «Una dittatura sanitaria impone distanze e mascherine (o museruole) per paura di un secondo contagio. Dobbiamo riprenderci in mano le nostre vite ed i nostri diritti, per primo la libertà di scelta. Altrimenti avremo una mascherina (o bavaglio) per il resto dei nostri giorni».

Non aveva neppure fatto in tempo ad “archiviare” ed ecco, puntuale come le tasse, la replica del suo ex compagno di gruppo Marco Cacciatore (M5S). Che proprio non resiste. E neppure si contiene. (leggi qui Cacciatore impallina Barillari ed i suoi complotti contro le mascherine).

Scrive: «Ma magari la mascherina può fare da barriera, almeno in parte, per le cazzate che dispensi a tutto tondo, non trovi. Poi è la volta di Daniele Ognibene, consigliere regionale eletto nelle file di Liberi e Uguali. Risponde che «per «l’incontinenza verbale serve il pannolino facciale».

Per Davide Barillari gli spazi politici sono sempre più stretti. Ma pure quelli sui social network. Ce l’hanno tutti con lui.

Sindrome di Calimero.