I protagonisti del giorno. Top e Flop del 2 dicembre 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

MONTI-BONINO

Nella bagarre da saloon del Senato, ci sono stati due autentici lampi di classe e signorilità, che hanno ricordato a tutti che in ogni caso sedere a Palazzo Madama non è esattamente come stare in uno scantinato a insultarsi.

Emma Bonino

Il professor Mario Monti (senatore a vita)  ha solidarizzato con il presidente del consiglio Giuseppe Conte, accusato di tradimento. Ha detto Mario Monti: «So per esperienza che ferisce essere accusato di tradimento. Non se ne lasci impressionare, presidente Conte. Sono costretto a darle per un attimo del tu: non ti curar di loro ma guarda e passa».

Poi Emma Bonino ha citato Victor Hugo: “Molte bocche parlano. Pochi cervelli pensano”.

Per un attimo si è avuta l’impressione di essere tornati ai tempi di Giovanni Spadolini presidente del Senato. Ma per un attimo soltanto, perché poi si è tornati subito al clima da trash spinto.

Mario Monti e Emma Bonino però il segno lo hanno comunque lasciato. All’altezza del loro ruolo.

NICOLA ZINGARETTI

La faccia la mette sempre. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha affidato ad un cinguettio su Twitter la difesa politica del premier Giuseppe Conte. Nel silenzio degli altri leader della maggioranza.

Nicola Zingaretti

Ha scritto Zingaretti: “Bene Conte che sul Mes smonta una a una le bugie delle destre.  Basta raccontare frottole agli italiani. Gli altri parlano e noi affrontiamo e risolviamo i problemi del Paese . Dobbiamo spingere l’Europa verso nuovi obiettivi e una nuova fase , l’Italia può farlo da protagonista”.

E va sempre ricordato che Zingaretti non voleva questo Governo. Ma si comporta da leader. Leale.

FLOP

ODIATORI IMBECILLI

 “Danilo Evangelista, impiccati come ha fatto tua madre”. Questa la scritta comparsa sui muri di Cassino, ancora una volta contro il leader dei Giovani della Lega. Un atto inqualificabile, compiuto naturalmente nel solito anonimato di chi agisce nell’ombra perché ha la coscienza sporca.

La scritta infame apparsa su un muro di Cassino

Danilo Evangelista ha commentato sui social: “Questa volta mi avete toccato veramente, avete toccato la memoria di mia madre defunta. Questo sarebbe il vostro modo di attaccarmi politicamente? Io vado avanti con le mie idee, ancora più determinato e convinto di prima”. Davvero un atto spregevole che non può trovare alcun tipo di spiegazione normale.

Per comprendere quanto spregevole sia, bisognerebbe vedere le lacrime versate a distanza di otto anni da quel tragedia dal papà di Danilo: per lui è un dolore vivo, quotidiano, che gli azzanna la carne ad ogni ricordo,

E poi si parla di abbassare i toni e di non degenerare nell’intolleranza. Stavolta però gli odiatori anonimi sono sprofondati nella vergogna.  Vigliacchi. 

SALVINI-CONTE

Entrambi devono riflettere su due dettagli riportati con precisione svizzera dalla diretta live del Corriere della Sera. Indipendentemente dal tenore degli interventi in aula.

Matteo Salvini © Imagoeconomica

Scrive il Corriere: “Ore 17.17. Salvini apre gli occhi a Conte: «Presidente, piccolissima parentesi. Fossi in lei mi preoccuperei. Mentre parlavamo, mancavano 60 parlamentari della sua maggioranza. Guardi là, là e là».

Un elemento che non può non far riflettere il premier Giuseppe Conte, che davvero è apparso ormai abbandonato da una buona parte della sua maggioranza. In particolare dai Cinque Stelle di Luigi Di Maio.

Poi però il Corsera aggiunge: “Ore 17.21. Nessuno di Forza Italia applaude l’intervento di Salvini”.

Il Capitano della Lega, a sua volta, non può non riflettere su questo. Perché un conto è vincere le elezioni, un altro conto è poi governare un Paese come l’Italia. Impossibile se non si parla ai moderati, impossibile se si va allo scontro con l’Europa. Punti (deboli) sul vivo.