I protagonisti del giorno. Top e Flop del 26 maggio 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

MAURO BUSCHINI

Via libera ai saldi anticipati in tutto il Lazio: lo aveva chiesto Daniele Leodori, il vice di Nicola Zingaretti, oggi la commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive del Consiglio Regionale ha dato il via libera all’unanimità. Ma l’accelerazione finale e decisiva l’ha data il presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, visto che mercoledì il tema arriverà nella conferenza dei capigruppo.

Mauro Buschini, presidente del Consiglio Regionale del Lazio

Intanto oggi la Commissione presieduta da Marietta Tidei (Misto) ha detto si alla modifica del Testo Unico del Commercio: consentirà ai commercianti di tenere vendite promozionali anche nei trenta giorni che precedono i saldi estivi. (Leggi qui La Commissione dice si ai Saldi anticipati nel Lazio).

Non solo: la Giunta potrà estendere la deroga a tutto il 2020 qualora il Governo decidesse di prorogare la durata dell’emergenza da Covid-19. Mauro Buschini ha detto: «Il voto unanime della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale sulla proposta di legge che introduce un altro strumento per dare una spinta ai consumi in questa crisi straordinaria, è un esempio di buona politica e buon senso».

Quindi ha aggiunto: «Proporrò nella prossima capigruppo di calendarizzare la proposta di legge nei tempi più rapidi possibili». Detto, fatto. Nel tardo pomeriggio la proposta è stata inserita nel Fascicolo d’Aula della Seduta Ordinaria n°54 del 20 maggio prossimo.

Determinante nel momento opportuno.

DANIELE NATALIA

La premessa è quella scritta da Alessioporcu.it ieri. «Nicola Ottaviani sale sul Treno ad Alta Velocità e lascia Cassino a piedi davanti alla sua fantomatica stazione ed alle inutili polemiche se sia stata scippata o meno del progetto. Il sindaco di Frosinone coglie al volo l’opportunità data subito dalle due fermate Tav che entreranno in funzione da luglio». (leggi qui Cassino chiacchiera e Frosinone fa gli affari)

Daniele Natalia, sindaco di Anagni

L’ha colta ideando un Consorzio che dovrà fare una massiccia azione di marketing territoriale su Roma. Per ‘vendere‘ Frosinone: far sapere che a mezzora di Tav dalla Capitale è possibile studiare e comprare casa ad un terzo dei prezzi romani. Con una qualità della vita che non è quella caotica romana.

Nel silenzio di tutti gli altri sindaci, al progetto di Ottaviani ha detto sì Daniele Natalia, sindaco di Anagni. Chiedendo subito di poter aderire al Consorzio: al fine di non ‘vendere’ solo Frosinone ma anche Anagni. Facendo capire a tutti che la svolta di una fermata dell’Alta Velocità può appartenere all’intero territorio. Non conta se un Comune è distante 15 o 20 chilometri.

Un esempio di visione politica ed amministrativa con pochi precedenti.

Lucido e visionario.

FLOP

FRANCESCO BOCCIA

In un colpo solo il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha scontentato tutti, innescando una pericolosa resa dei conti nella maggioranza. Sull’idea del reclutamento di 60.000 assistenti civici per effettuare i controlli sulla movida.

Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia

Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, ha esternato l’irritazione. Dal Viminale è filtrata la nota per specificare che «le decisioni sono state assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno» e soprattutto per chiarire che «la loro istituzione non dovrà comportare compiti aggiuntivi per le Prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio».

Poi in serata è arrivato il via libera da palazzo Chigi: l’iniziativa va avanti e a breve saranno messi a punto i dettagli. Specificando che l’arruolamento degli assistenti civici «mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato. I volontari, inoltre non avranno la veste di incaricati di pubblico servizio» e dunque non avranno compiti assimilabili in alcun modo a quelli di un corpo di polizia.

Ma intanto la frittata è fatta. A prevalere l’idea dei Cinque Stelle tramite un ministro del Pd. Francesco Boccia.

Bocciato.

DARIO NARDELLA

«Riapriamo le scuole, almeno per l’ultimo giorno. Un gesto simbolico per i ragazzi, un messaggio importante al Paese». Così sui social Dario Nardella, sindaco di Firenze, invita il governo nazionale a compiere il 6 giugno un gesto “riparatore” perché, come ha detto rivolto a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, «il primo errore del lockdown è stato mettere tutti voi all’ultimo posto dell’agenda politica».

Dario Nardella, sindaco di Firenze © Imagoeconomica / Paolo Lo Debole

Aggiungendo: «Per sdebitarci della nostra indifferenza, credo che dobbiamo regalarvi un giorno di scuola vero. Dobbiamo riaprire le scuole l’ultimo giorno, me lo avete chiesto in tantissimi per questo giro la vostra richiesta al governo».

Ma di cosa parliamo? Le scuole andavano chiuse o no per evitare assembramenti? In questa fase la chiusura serviva oppure no? Nel vedere le immagini della movida in tutta Italia, davvero non si capisce perché le uniche strutture a restare chiuse sono state le scuole.

Ma riaprirle per un giorno è una proposta che non sta in piedi. Un contentino privo di giustificazione. Bisognerebbe mettersi d’accordo sulla necessità del lockdown e delle regole attuali. Senza cedere alla demagogia.

Notte prima degli esami.

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