I protagonisti del giorno. Top e Flop del 9 aprile 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

MATTEO SALVINI

Era impegnato in una delle tante dirette facebook giornaliere. Ma siccome ai tempi del Coronavirus è complicato farle da Roma o in luoghi pubblici, il leader della Lega la stava effettuando dal balcone della sua abitazione.

Matteo Salvini

In Italia affacciarsi ad un balcone assume inevitabilmente significati che travalicano perfino i confini del sovranismo. Ad un certo punto un vicino di casa, che evidentemente non ha studiato né ad Oxford e neppure a Boston, ha urlato: “Matteo, dici solo str….e”. Salvini ha sentito benissimo l’insulto, ma ha fatto come se nulla fosse accaduto e ha salutato il vicino.

Il Capitano ha evitato quindi di rispondere e di alimentare tensioni inutili. In altri tempi probabilmente sarebbe sceso a citofonare. Stavolta invece ha glissato

Quando le emergenze portano consiglio.

LUCIANA LAMORGESE

L’incubo di Pasquetta è reale. E allora il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha fatto partire una circolare nella quale il concetto è questo: “Il presidio ferreo del territorio deve essere percepito dalla cittadinanza”.

Il ministro Luciana Lamorgese

Controlli partiti già oggi, ma che si intensificheranno domani e andranno avanti fino a martedì per intercettare anche l’eventuale flusso di rientro. Pure oggi più di 10.000 le sanzioni comminate, 14 le persone denunciate per aver violato la quarantena per il Coronavirus, 62 per aver autodichiarato il falso. Contemporaneamente i Governatori delle Regioni hanno disposto la chiusura di negozi e supermercati per Pasqua e Pasquetta. Un modo per togliere ogni alibi a chi volesse pensare di uscire.

Ma a parte tutto, cosa diavolo c’è da festeggiare a Pasquetta dell’anno del Signore 2020? La ripresa dei contagi del Covid-19? Comunque per il ministro dell’Interno i controlli del lunedì dell’Angelo saranno un banco di prova decisivo. L’inizio è promettente. 

Massiccia e incazzata.

FLOP

BEPPE GRILLO

Il Movimento Cinque Stelle risale pianissimo, ma risale. Il che, dopo due anni di precipizio continuo, non è poco. Ma la risalita nei sondaggi è merito del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che da quando non è più capo politico dei pentastellati si sta prendendo diverse soddisfazioni.

In particolar modo sta stracciando il fondatore Beppe Grillo, scomparso dalla scena, anche interna. Il nuovo capo politico Vito Crimi non si percepisce sul piano politico, Davide Casaleggio non sa che dire, Alessandro Di Battista è tornato nel dimenticatoio.

Luigi Di Maio gongola. Sicuramente i Cinque Stelle non avranno più le percentuali del 4 marzo 2018, ma in questo modo possono mantenere un certo profilo ed essere comunque decisivi. Quanto a Beppe Grillo, ormai la sua stella è definitivamente eclissata. Scherzi a parte.

VINCENZO BOCCIA

È stato scavalcato dagli imprenditori del Nord che continuano chiedere la riapertura delle fabbriche per evitare che il motore del Paese non riparta più. In realtà il “sentiment” all’interno di Confindustria è questo. È stato scavalcato dagli imprenditori del Nord che continuano chiedere la riapertura delle fabbriche per evitare che il motore del Paese non riparta più. In realtà il “sentiment” all’interno di Confindustria è questo.

Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia © Foto Canio Romaniello / Imagoeconomica

Come dimostrano anche le prese di posizione di Maurizio Stirpe, Filippo Tortoriello, Giovanni Turriziani e tanti altri. Ma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia è rimasto frenato dal clima di distensione con il Governo.

Giusto, per carità. Ma il problema è che un Paese come l’Italia debba scegliere tra la salute e il lavoro. Rinunciando sul nascere alla possibilità di garantire entrambi i diritti. Fatto sta comunque che la posizione di Confindustria si è indebolita e infatti oggi, quando i sindacati hanno riferito che l’intenzione del Governo è quella di prolungare la chiusura fino al 3 maggio, l’associazione degli industriali è rimasta a guardare. 

Stretto nella morsa.

HONORIS CAUSA

Menzione speciale per il dottor Stefano Lorusso, direttore generale della Asl di Frosinone, ricoverato da ieri sera nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale Spaziani, con tutti i sintomi del Covid-19.

Il Dg della Asl di Frosinone Stefano Lorusso © Giornalisti Indipendenti

Da una settimana sapeva di essere a rischio, da quando la sua direttrice sanitaria aveva scoperto di essere positiva al coronavirus. Avrebbe potuto chiudersi in casa e fare da lì la quarantena. Invece l’ha fatta nella sua stanza, continuando a lavorare, gestire la situazione nella Asl, guidare la lotta al Covid. Fino a stabilizzare i numeri verso il basso.

Appena poche ore prima di avvertire i sintomi del virus aveva detto “Non sento nulla, speriamo di averla sfangata”. Invece, subdolo, il coronavirus era già all’opera.

Ferito sul campo