I protagonisti del giorno. Top e Flop del 9 dicembre 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

MAURIZIO LANDINI

Ex Ilva, Whirlpool, Ast di Terni, Ex Alcoa, Wanbao, Jabil, Embraco, Bosch, Cnh Industrial, Blutec, Industria Italiana Autobus, Bekaert, Honeywell, Piaggio Aerospace: tra poche ore a piazza Santi Apostoli a Roma ci saranno migliaia di operai, per dimostrare con la loro presenza  che le crisi industriali in Italia sono tante e gravissime.

Maurizio Landini

Una manifestazione che servirà a riportare il lavoro al centro del dibattito politico. E contemporaneamente il leader della Cgil Maurizio Landini è tornato a chiedere un progetto per l’ Italia, condiviso da governo, sindacati e imprese per impedire che il Paese “si sbricioli sotto i colpi di un processo di deindustrializzazione”.

In un’intervista a La Repubblica ha detto: “Il lavoro, la qualità del lavoro e i diritti di chi lavora  devono essere al centro di questo progetto per governare la transizione verso un nuovo modello di sviluppo ecocompatibile ma anche la trasformazione tecnologica in atto nel sistema produttivo”. La classe operaia torna in paradiso.

GOFFREDO BETTINI

Quando parla lui si capisce che il gioco si è fatto duro e che allora i duri cominciano a giocare. Goffredo Bettini è il Cardinale Richelieu del Pd. Il “tagliando” all’esecutivo giallorosso lo ha proposto lui a 24Mattino, su Radio 24.

Goffredo Bettini

Quando ha detto: “A gennaio avremo una verifica di governo, o si approva o non si approva, non possiamo stare sospesi ogni giorno a Di Maio e Renzi. Conte si presenterà con una sua agenda e terrà conto anche delle cose successe”.

“Discuteremo un programma che o si approva o non si approva. Non possiamo stare sospesi ogni giorno alle dichiarazioni di Di Maio o a quelle di Renzi che prima vuole il maggioritario poi il proporzionale, prima dice che si deve eleggere il Presidente della Repubblica poi che si può andare anche a votare subito. Questo non va bene“.

Sentenza.

FLOP

LUIGI DI MAIO

Oggi si è ricordato di essere anche ministro degli Esteri. E allora è intervenuto sulla Libia. Così: “La Libia è un tema che preoccupa tantissimo l’Italia e deve preoccupare anche l’Ue. Non abbiamo più tanto tempo. La situazione del conflitto civile sta degenerando”.

Luigi Di Maio

Quindi ha chiesto a “tutti i Paesi” dello scacchiere internazionale che interferiscono nel conflitto di cessare di farlo e “permettere un cessate il fuoco“. Poi ha chiuso così: “L’Ue rischia l’irrilevanza perché gli attori in campo sono di una comunità internazionale sempre più ampia”.

Da un ministro degli esteri è lecito attendersi qualcosa in più rispetto ad una traccia di tema di storia contemporanea? Sicuramente sì. Banale.

SILVIO BERLUSCONI

In Campania è alle prese con la difficile scelta tra Caldoro e Carfagna come candidato alla presidenza della Regione. E non riesce a scegliere. In Calabria il candidato governatore del centrodestra dovrebbe essere di Forza Italia, ma il prescelto, il sindaco dei Cosenza Mario Occhiuto, non convince né Matteo SalviniGiorgia Meloni.

Silvio Berlusconi

I quali preferirebbero la parlamentare azzurraIole Santelli. Ma Occhiuto non ci sta, punta i piedi e promette una sua lista per far perdere il centrodestra. Stesso copione in Campania, dove la Carfagna è a un passo dall’addio e potrebbe avere l’alibi perfetto se la scelta ricadesse su Caldoro.

Il fatto è che Berlusconi fatica a governare un partito del 6%. Viale del tramonto.