I protagonisti del giorno. Top & Flop del 18 novembre 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

FRANCESCO BORGOMEO

Quello che davvero meraviglia è l’incapacità di questo territorio di cogliere la portata dell’operazione economica condotta a termine: 30 milioni di euro. E davvero la “Via della Seta” passa per Roccasecca, Anagni, Gualdo Tadino e porta direttamente a Shanghai.  (leggi qui Saxa Gres sulla via della seta: a Shanghai una firma che vale 30 milioni)

La firma dell’intesa a Shanghai

Lo hanno scritto tutti: è un’intesa storica “quella che è stata definita alle ore 10.30 locali (le 2.30 della notte in Italia) nella sede del Consolato Generale d’Italia dal Gruppo Industriale Saxa Gres, rappresentato dal presidente Francesco Borgomeo, dalla multinazionale Keda Clean Energy Co Ltd, dal colosso HongYu Group. Presenti alla firma dell’accordo commerciale il sottosegretario Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Ivan Scalfarotto ed il Console Generale d’Italia a Shanghai Michele Cecchi”.

In questo territorio, la Ciociaria, Francesco Borgomeo non deve dimostrare più niente. Lui continua a guardare avanti e a fare la cosa che gli riesce meglio: investire, creare e salvare posti di lavoro, mettersi in gioco. Con lo spirito di chi non ha paura di intraprendere viaggi lunghi e incerti. Marco Polo.

GUIDO D’AMICO

Il presidente nazionale di ConfimpreseItalia è uno che sa fare squadra per davvero, che sa motivare, che non ha paura di prendere dei “fuoriclasse”: perché non teme che altri possano fargli ombra.

Guido D’Amico © Paolo Cerroni / Imagoeconomica

Oggi a Frosinone ha presentato la squadra provinciale dell’associazione di categoria. Nella  quale ci sono nomi come Florindo Buffardi e Lino Perrone. Solo per citare i più noti. Ma D’Amico ha fatto un’operazione a largo raggio, mappando il territorio per aree geografiche e individuando i singoli settori. Poi ha riempito le caselle con i migliori.

In conferenza stampa ha fatto capire chiaramente che Confimprese è con il vento in poppa e che non ha paura di sgomitare in Ciociaria. Le altre associazioni di categoria sono avvertite. La scalata.

FLOP

ROBERTO CALIGIORE

Magari alla fine sarà pure candidato sindaco nuovamente. E magari vincerà ancora. Ma chi glielo fa fare però? Cioè: senza i complotti e gli sgambetti all’interno della sua maggioranza non sarebbe mai stato sfiduciato, semplicemente perché l’opposizione non aveva i numeri.

Adesso il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore deve restare a guardare manovre di accerchiamento a futura memoria e operazioni politiche che tendono a ridimensionare il suo ruolo. Non soltanto con riferimento all’Amministrazione che ha guidato, ma pure alla prossima.

Roberto Caligiore

Il fatto è che il centrosinistra a Ceccano è scomparso, annientato. Non si vede, non dà segnali, è sparito. Tanti esponenti di sinistra erano sabato scorso alla manifestazione organizzata da Riccardo Del Brocco, il sasso nello stagno. Roberto Caligiore a quell’evento non è stato neppure invitato. Ha fatto il sindaco, non si capisce per quale motivo sia stato sfiduciato, non si capisce perché il senatore Massimo Ruspandini non lo abbia blindato prima, durante e dopo.

Lui però continua a dosare parole e azioni. Probabilmente nella speranza di essere ricandidato. Ma davvero vuole ricominciare con quelli che lo hanno mandato a casa? Masochista.

MATTEO RENZI

Ha presentato una serie di emendamenti per abolire Quota 100. Non faceva prima a presentare una mozione di sfiducia al Governo? Matteo Renzi ormai ha un solo obiettivo: smentire continuamente tutti, ma soprattutto sé stesso.

Il Movimento Cinque Stelle ha detto più volte di voler mantenere Quota 100. Significa andare allo scontro frontale, un giorno con il Pd, un giorno con i Cinque Stelle, un giorno con Giuseppe Conte. Ormai Italia Viva viene vista come inaffidabile politicamente dagli alleati e dagli avversari.

Leopolda 10 Matteo Renzi © Imagoeconomica, Paolo Lo Debole

Matteo Renzi è animato da un movimentismo fine a sé stesso, perché poi i voti veri non arrivano. Lui la sua occasione l’ha avuta, ma è uscito sconfitto. Ricapitoliamo: ha affondato Enrico Letta, poi è arrivato al 40% delle Europee, quindi la serie infinita di sconfitte alle Amministrative, al Referendum, alle Politiche, con il principale Partito della sinistra italiana sotto il 20%. Una catastrofe.

È stato eletto senatore del Pd, partito dal quale è uscito dopo essere stato decisivo per far cadere il governo gialloverde monopolizzato da Matteo Salvini. Corteggia Forza Italia e adesso si capisce che davvero lui con il Pd non c’entrava nulla. Sostiene il Governo ma ogni giorno piazza una mina. Ma l’importante è non fermarsi. Nel frattempo il risultato è uno solo: continuare a far crescere la Lega di Matteo Salvini. Girotondo sul Carroccio.