I Protagonisti di venerdì 25 ottobre 2019 * Top & Flop

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

ROBERTO SAVIANO

Il silenzio assordante e intollerabile su quanto sta succedendo al popolo curdo è stato spezzato da una approfondita riflessione di Roberto Saviano sul quotidiano La Repubblica.

Roberto Saviano con Emma Bonino © Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli

Ha spiegato lo scrittore tra l’altro: «Chi dovremmo far entrare in Europa? La Turchia di Erdogan, la Turchia governata da un satrapo illiberale?». E ancora: «Oggi il peccato mortale è provare a spiegare che ciò che accade tra Siria e Turchia ci riguarda. E ci riguarda perché muoiono innocenti, e ci riguarda perché gli accordi di pace vengono stretti solo con la promessa di nuovi armamenti in arrivo. A quanto pare Putin sarebbe riuscito a convincere Erdogan promettendo l’arrivo del nuovo sistema di difesa antimissile S-400 in Turchia. Si chiude una guerra mentre ci si prepara alla prossima».

Tutto sulla pelle di un Popolo che si è messo in mezzo, facendo da scudo, tra noi ed i macellai dell’Isis. Facendoci dormire sonni tranquilli mentre loro combattevano e morivano. Oggi, chi li ha usati per questo, gli ha voltato le spalle. Nel silenzio di tutti. Gigantesco.

MATTEO RENZI

Alla foto di gruppo di quelli che sostengono il Governo Conte bis lui non c’era. C’erano invece il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti e il ministro della sanità Roberto Speranza come esponente di Leu.

Foto © Filippo Attili / Imagoeconomica

Il senatore e fondatore di Italia Viva non se l’è sentita di partecipare e questo la dice lunga sulla sua volontà di smarcarsi nel prossimo futuro. Non intende prendere la patente del centrosinistra. ma continuare a puntare su quell’area di Centro sempre più’ orfana di un Berlusconi campione dei moderati. La sua è stata un’intelligente operazione di marketing politico, sulla quale si potrà discutere quanto si vuole, nel merito dei contenuti.

Resta comunque un fatto. La foto di gruppo è stata scattata a poche ore dal voto alle regionali in Umbria. Nel caso di sconfitta della coalizione di governo, Renzi non intende intestarsela. Furbissimo.

FLOP

GIANCARLO GIORGETTI

Il numero due della Lega, già sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha detto all’Ansa che secondo lui c’è la possibilità di un cambio del premier: Mario Draghi al posto di Giuseppe Conte.

Giancarlo Giorgetti (c) Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli

Ora, in Italia può succedere di tutto, ma che uno come Draghi si presti a guidare l’esecutivo in un momento del genere, con il rischio di “bruciarsi”, appare francamente non solo irrealistico ma probabilmente fumettistico. Va bene che si vota in Umbria, va bene che Conte è il bersaglio preferito dalla Lega, ma insomma, esiste un limite anche alla propaganda elettorale. Sparata grossa.

ROBERTO FICO

È sparito dalla circolazione sul piano politico. Il presidente della Camera coltiva il ruolo istituzionale, ma in questo modo è stato tagliato fuori dalla corsa alla leadership dei Cinque Stelle.

Roberto Fico

Perché Giuseppe Conte ha avuto la benedizione di Grillo, Luigi Di Maio non demorde e in tanti si muovono lontano dalle luci della ribalta.

Lui sembra sempre sul punto di prendere il comando, poi sparisce. Intermittente.