I protagonisti del giorno. Top e Flop del 21 agosto 2020

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

ALESSANDRO NESTA

È arrivato a Frosinone con l’aura del pluri campione. Con il compito di riportare subito in Serie A i canarini. Ha pagato lo scotto dell’avvio in una squadra che si deve amalgamare e con un mister nuovo all’ambiente. Ma Alessandro Nesta è riuscito a dare una personalità al Frosinone, portandolo per buona parte del Campionato in una posizione che valeva la promozione diretta.

LA SPEZIA-FROSINONE

Poi il Covid. E tutto si è azzerato. Si dirà che la pandemia c’è stata per tutti. Vero. Ma il Frosinone di Nesta non ha centrato la Serie A per un solo, dannato, goal di differenza. (Leggi qui Frosinone, la vittoria più amara: in Serie A va lo Spezia).

I campionati non si vincono all’ultima partita, verissimo e se c’è bisogno di conferme telefonare a Benevento. Ma questo è stato un campionato strano, l’ultimo del vecchio ciclo. Poi tutto sarà differente: Maurizio Stirpe lo ha profetizzato.

Alessandro Nesta è arrivato all’ultimo centimetro dal trionfo, ad un solo goal dall’olimpo e dalla storia. Si potrà discutere per mesi e per anni. La realtà è una sola: il pallone e tondo e Alessandro Nesta sulla panchina del Frosinone lo ha onorato.

Mancò la fortuna, non il valore.

WALTER RICCIARDI

Lui è uno scienziato, non un cabarettista. Non deve essere simpatico, ma dire la verità scientifica. Poi la politica deciderà, assumendosi tutte le responsabilità. Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’Università Cattolica e consulente del Ministero della Salute, ha semplicemente affermato che le prossime elezioni e anche la riapertura delle scuole possono «essere a rischio se la circolazione del virus torna ad aumentare».

Walter Ricciardi (Imagoeconomica)

Lo ha detto durante la trasmissione Agorà Estate, su Rai 3. Il virologo ha espresso grande preoccupazione per la situazione internazionale. Spiegando: «Dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata. Da noi si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna o la Croazia si è rialzata moltissimo. In quei Paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì, e a maggior ragione si potrà votare se tutte le fasce di età, soprattutto quella tra i 20 e i 40 anni, modificheranno positivamente i propri comportamenti. Se questo viene fatto sicuramente si potrà andare a votare e sicuramente si potrà riprendere la scuola. Se invece questo non succede e la circolazione del virus riaumenta ci troveremo nelle condizioni, come in altri paesi, in cui queste attività sono messe a rischio».

Semplice, lineare, scientifico. Apriti cielo. La politica è insorta. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha detto che Ricciardi ha espresso le sue opinioni (e di chi sennò?). Il centrodestra è insorto, Giovanni Toti ha usato il termine eversione qualora non si votasse.

Dopo le polemiche è arrivata la precisazionedi Ricciardi: «Non ho mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si sta facendo di tutto per riaprirle in sicurezza. Parlavo di altri Paesi dove la curva dei contagi si è rialzata in modo preoccupante. In Italia, fortunatamente, non è ancora così e dobbiamo fare di tutto per tenere la situazione sotto controllo».

Lo scienziato ha dovuto farlo per l’isteria di massa che si era verificata. Poi però sono arrivati i dati del giorno: 845 nuovi casi e 6 morti nelle ultime 24 ore. Il trend è in aumento e il Covid non è finito.

Nessuno ha ricordato che le prime tre settimane di lockdown hanno abbassato notevolmente la curva epidemica. Ma in Italia il negazionismo ha invaso la politica e non solo. Cosa è più importante: controllare l’epidemia o fare finta che non sta succedendo nulla. Naturalmente nessuno ha difeso Ricciardi. Ma il professore ha detto le cose come stanno.

Scienziato.

ALESSIO D’AMATO

È l’antitesi del buonismo. E meno male. Oggi l’assessore regionale del Lazio alla Sanità ha usato l’ironia. Spiegando: “Non voglio credere che siano state date disposizioni per eseguire a Milano Malpensa i tamponi solo ai cittadini residenti in Lombardia. Se fosse vero sarebbe non solo grave, ma da un punto di vista di sanità pubblica, assolutamente deleterio. Se noi applicassimo la stessa regola non avremmo individuato stamani a Fiumicino una cittadina residente a Milano positiva asintomatica di rientro da Ibiza e che così avrebbe contribuito ad un diffusione del virus lungo tutto il tragitto di rientro a Milano o in altri luoghi della Penisola”.

Alessio D’Amato cFoto © Imagoeconomica / Alvaro Padilla

Diciamolo senza falsi moralismi: ai tempi del Covid la politica si fa anche sul Covid, su come viene gestita la pandemia nelle diverse Regioni. E in questo contesto è chiaro che il derby tra Lombardia e Lazio investe la Lega e il Pd, Matteo Salvini e Nicola Zingaretti.

Alessio D’Amato non vuole sconti perché non li fa. Se sei martello, batti.

FLOP

STEVE BANNON

 L’ex stratega e mentore di Donald Trump è stato arrestato (insieme ad altri tre coindagati) con le accuse di associazione per commettere una frode di centinaia di migliaia di dollari ai danni di cittadini americani che avevano fatto donazioni in favore della campagna “We build The Wall” (costruire il muro antimigranti al confine con il Messico).

Steve Bannon Foto © Imagoeconomica

Accuse contenute in un documento di 24 pagine della Corte del Distretto Sud di New York, firmato da Audrey Strauss, acting US attorney. Steve

Bannon (molto noto anche in Ciociaria per le strategie di una scuola mondiale per “sovranisti” alla Certosa di Trisulti) è indubbiamente un ideologo di fama mondiale. Magari riuscirà a smongtare tutte le accuse, ma intanto è scattato l’arresto.

Donald Trump lo ha ulteriormente scaricato: “È una cosa molto triste per Bannon, non ho a che fare con lui da molto tempo. Non so nulla del progetto”.

Il Grand Jury ha accusato Bannon , Brian Kolfage, Andrew Badolato e Timothy Shea di aver utilizzato per spese personali che non avevano niente a che fare con lo scopo della raccolta fondi per il Muro, nonostante avessero pubblicamente affermato di organizzare la raccolta su base volontaria e senza distogliere un solo dollaro dei soldi raccolti dallo scopo di costruire il Muro. Sul piano politico una scivolata che mina fortemente l’autorevolezza di Bannon. Sic transit gloria mundi.

BONACCINI-RENZI

Non è una scelta di superiorità, ma una mossa politica per cercare di mettere in difficoltà Nicola Zingaretti. Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini terrà la lezione inaugurale della seconda edizione della  scuola di formazione politica di Italia Viva. Scuola, fortemente voluta dal leader di Iv, Matteo Renzi.

Sarà un corso di tre giorni, dal 26 al 28 agosto, e si terrà a Castrocaro, in Emilia-Romagna. Scrive La Repubblica: “I vertici del Partito hanno infatti scelto come insegnante che darà il via alla seconda edizione della scuola il governatore della Regione, Stefano Bonaccini. Una scelta di cortesia, si potrebbe dire, essendo la manifestazione renziana ospitata in una città dell’Emila-Romagna. Eppure, Bonaccini è uno degli esponenti di punta del Partito democratico, proprio quel Pd da cui Renzi si è allontanato lanciando critiche e provocando una scissione”.

Solo un caso che in questo momento Base Riformista (gli ex renziani rimasti nel Pd) chieda il congresso un giorno sì e l’altro pure? Solo un caso che Matteo Renzi sia un vero “asso” nel cercare di mettere in difficoltà gli alleati? E solo un caso che il nome di Bonaccini circoli da mesi come possibile candidato alla segreteria del Pd? No.

Speriamo che almeno Stefano Bonaccini nella sua lezioni ricordi che a determinare la vittoria in Emilia Romagna sono state soprattutto le Sardine. In ogni caso a volte la politica è fatta anche di no. Perfino agli inviti.

Giochi di … ruolo.