Top e Flop, i protagonisti del giorno: 12 luglio 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 12 luglio 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

ROBERTO MANCINI

Giorgio Chiellini e Roberto Mancini (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Intanto è entrato nell’Olimpo dei condottieri del calcio italiano. Con Vittorio Pozzo, Ferruccio Valcareggi, Enzo Bearzot e Marcello Lippi. Tutti vincitori di Mondiali (2 Pozzo, 1 ciascuno Bearzot e Lippi) ed Europei (Valcareggi e Mancini). Ma la Nazionale del “Mancio” ha fatto di più, molto di più.

Ha riportato l’Italia al centro dell’Europa dopo un anno e mezzo di Coronavirus. Un’impresa che travalica l’aspetto sportivo. La Nazionale è l’Italia come dovrebbe essere sempre: vincente, bella, unita, orgogliosa, piena di talento e di grande determinazione. Il commissario tecnico ha deciso di puntare su giocatori che non sempre sono protagonisti nelle squadre di club. E sempre e soltanto su di loro. Una cavalcata iniziata tre anni e culminata con il successo di Londra. Inoltre, vincere semifinale e finale ai rigori vuol dire anche una saldezza nervosa che poche volte si era vista prima.

Infine l’Italia è tornata a sentirsi orgogliosa e questa è la più grande vittoria che si potesse ottenere.  Roberto Mancini è stato un giocatore straordinario e un grande allenatore. Ma ha scoperto che la sua vera vocazione è quella del selezionatore, mestiere difficile e solitamente ingrato. Ma lui ha ribaltato ogni pronostico.

Roberto il conquistatore.

MATTARELLA-DRAGHI

Mario Draghi e Sergio Mattarella

Il Capo dello Stato ha esultato a Londra alla maniera di Sandro Pertini. Al suo fianco non c’era Re Juan Carlos di Spagna. Ma poco distante era seduto il principe William, secondo nella linea di successione al trono del Regno Unito. Mattarella non ha avuto remore.

Ma nel discorso di oggi a Roma ha toccato il cuore del problema: il merito. Ha detto agli “azzurri” che hanno meritato la vittoria al di là dei rigori. L’hanno meritata perché hanno dominato il gioco, sempre. Perfino nei momenti di difficoltà con la Spagna. Il presidente della Repubblica ha voluto mettere in evidenza che l’Italia non si trova lì per caso.

Più “casual” l’approccio del premier Mario Draghi, alla disperata ricerca di Gigio Donnarumma, il portiere dei miracoli. Ma pure Mario Draghi ha affermato che gli “azzurri” hanno fatto sentire il Paese orgoglioso. Ed è vero.

Lo sport è la medicina migliore in determinati periodi storici. Con la vittoria al Tour de France Gino Bartali evitò una possibile guerra civile. La squadra di Mancini ha restituito al Paese la speranza. Il Capo dello Stato e il Premier hanno voluto rendere onore ad un capolavoro.

Colonne della Repubblica.

FLOP

GRILLO-CONTE-CRIMI

Beppe Grillo e Vito Crimi (Foto: Daniele Stefanini / Imagoeconomica)

Abbiamo scherzato. Contrordine. Nel Movimento Cinque Stelle è scoppiata la pace. Anzi, tra poco proveranno a convincerci che non è successo nulla. I fatti sono quelli di un’intesa sullo statuto tra il fondatore Beppe Grillo e l’ex premier Giuseppe Conte

A dimostrazione dell’ accordo raggiunto, Vito Crimi ha letto in assemblea un messaggio congiunto di Grillo e  Conte. Questo: “Il Movimento si dota di nuovi ed efficaci strumenti proiettando al 2050 i suoi valori identitari e la sua vocazione innovativa. Determinante è stato il contributo scaturito dal lavoro dei sette che Grillo e Conte ringraziano. Una chiara e legittima leadership del Movimento costituisce elemento essenziale di stabilità e di tenuta democratica del Paese. Grillo e Conte si sentiranno ancora nei prossimi giorni per definire insieme gli ultimi dettagli e dare avvio alle procedure di indizione delle votazioni”. 

Vito Crimi, capo reggente, aveva avuto uno scontro durissimo con Grillo pochi giorni fa. Ma adesso è tutto a posto e la data del 2050 testimonia la voglia di longevità del Movimento. Sul piano politico, a dirla tutta, ha vinto soltanto Luigi Di Maio. Il “divide et impera” darà i suoi frutti. Ma intanto Beppe Grillo, Giuseppe Conte e Vito Crimi hanno voluto far passare il messaggio che il Movimento è una falange macedone.

Teatrino dell’assurdo.

MATTEO SALVINI

Matteo Salvini

La variante Delta non è un’invenzione del perfido ministro della salute Roberto Speranza e neppure del cattivissimo segretario del Pd Enrico Letta. Eppure il Capitano della Lega Matteo Salvini oggi ha fatto scattare il bombardamento mediatico preventivo. Basta con il terrorizzare gli italiani.

Cosa significa terrorizzare gli italiani? Nel resto d’Europa i contagi stanno risalendo e forse anche nel nostro Paese potrà succedere. Forse provare in questa fase a rispettare di più le regole potrebbe aiutare a limitare una eventuale quarta ondata.

Prima del Covid la Lega dominava nei sondaggi. Grazie alle piazze piene e ai selfie a raffica. Poi la situazione è cambiata. Adesso la leadership di Matteo Salvini è insediata da Giorgia Meloni e il Pd in molte rilevazioni è il primo Partito. Mai pensato Matteo Salvini che la linea aperturista a prescindere magari non tranquillizza affatto gli italiani?

Ossessionato dalle regole.