Top e Flop, i protagonisti del giorno: 22 gennaio 2021

Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

CARLOS TAVARES

La visita alle fabbriche. Sul campo. Come fanno i grandi generali che guidano le truppe in battaglia, non restando con il binocolo sulla collina lontana. Carlos Tavares sta dando un nuovo segnale positivo all’Italia. (Leggi qui Tavares arriva a Cassino Plant: c’è la prima Grecale).

Carlos Tavares

Tra le prime mosse dell’amministratore delegato di Stellantis c’è la visita alle fabbriche. Un gesto che ha un enorme valore simbolico rispetto ai timori sulle possibili ripercussioni della fusione sugli stabilimenti e sull’occupazione. (Leggi qui Tavares, il futuro di Cassino in tre chiavi Stellantis).

Il manager, che già aveva rassicurato i sindacati nazionali sulla centralità dell’Italia, ha iniziato il suo tour mercoledì da Mirafiori, fabbrica simbolo di Fca. Nelle ore scorse è stato a Melfi e in mattinata andrà a Cassino. Nello stabilimento lucano lo ha accompagnato il presidente John Elkann. Un tour che ha l’obiettivo di far capire che Stellantis fa sul serio, che vuole rilanciare completamente sia la produzione che l’occupazione. Un manager che sarebbe piaciuto moltissimo a Gianni Agnelli, perché capace di entrare direttamente nei processi produttivi e nel cuore e nei sentimenti delle persone.

Una fusione che può cambiare verso alla fase economica italiana. Non soltanto dell’automotive.

L’uomo delle stelle.

ENRICO COPPOTELLI

Il segretario della Cisl Lazio ha elencato i numeri dell’aumento boom delle ore di cassa integrazione nella regione. Traducendo quei dati con un numero: più di un milione di lavoratori che stanno usufruendo di ammortizzatori sociali. Chiaro che in questo modo il sistema non può reggere.

Enrico Coppotelli (Foto Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Quindi Coppotelli è tornato nuovamente a “sferzare” la classe politica nazionale affinché si renda conto della drammaticità della situazione. Aggiungendo che è fondamentale riuscire a prorogare per tutto il 2021 il divieto di licenziamento.

Da mesi Enrico Coppotelli sta lanciando lo stesso messaggio: servono un cambio di passo e un’assunzione di responsabilità da parte di chi deve prendere decisioni vere. Decisioni vere che però non arrivano. Se più di un milione di persone stanno sopravvivendo grazie agli ammortizzatori sociali vuol dire che gli effetti sui consumi e sul reddito sono stati pazzeschi.

Il segretario della Cisl Lazio non molla.

Lucido e determinato.

FLOP

ALAN FRIEDMAN

«Donald Trump si mette in aereo con la sua escort e vanno in Florida»: così parlò Alan Friedman, ospite di Unomattina mercoledì 20 gennaio per commentare l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca. La conduttrice Monica Giandotti prende le distanze. Ma la frittata è fatta. La frase rimbalza sui social. Selvaggia Lucarelli non perdona: «Che per una battuta sui capelli disordinati della Botteri si siano scatenate le guerre puniche e che per “escort” a Melania Trump detto da Friedman ci sia al massimo un’alzata di sopracciglio è un fatto».

Alan Friedman (Foto Alessandro Paris / Imagoeconomica)

Alan Friedman prova a scusarsi con enorme ritardo e dice: «Non è stata assolutamente una cosa voluta. Stavo traducendo dall’inglese, la parola italiana che volevo dire era “accompagnatrice”, ed è uscito “escort”. Mi sono corretto subito, non c’è da montarci su una questione. Era solo una battuta non voluta, mi sono corretto subito e ho detto “moglie”. Sui social si divertono, ma qui non c’è nessuna questione da commentare».

In realtà basta rivedere il filmato e risentire le parole per rendersi conto di come stanno le cose.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia affonda il colpo:  «Pazzesco. Ora Friedman ammette che la sua indegna uscita su Melania Trump non era un errore, ma “una battuta infelice”. Dare della escort a una donna in diretta televisiva sarebbe una battuta? Spero che dopo un fatto così grave, la Rai prenda i dovuti provvedimenti ed eviti in futuro di ospitare nuovamente questa persona sulla televisione pubblica».

Le scuse di Friedman hanno peggiorato la situazione. E poi dare della escort ad una ex first lady è davvero uno scivolone difficile da rimediare.

Toppa peggiore del buco.

RENZI-CONTE

Il leader di Italia Viva torna parzialmente sui suoi passi e chiede di tornare ad un compromesso. Ma come è possibile dopo aver innescato una crisi di governo in piena pandemia senza avere uno straccio di alternativa? Impossibile pensare che si sia scherzato.

Matteo renzi e Giuseppe Conte

In realtà l’ex Rottamatore sta capendo che alcuni senatori potrebbero decidere di uscire dal gruppo e sostenere il Governo. Condannando Italia Viva all’irrilevanza politica.

Giuseppe Conte fa finta di nulla. Non rendendosi conto che non ha una vera maggioranza e che il Partito Democratico sta cominciando a pensare al cambio del premier a Palazzo Chigi. E perfino alle elezioni anticipate, come ha detto chiaramente oggi Andrea Orlando, il vicesegretario del Partito Democratico.

Entrambi, Matteo Renzi e Giuseppe Conte, sono le facce di una stessa medaglia. Peraltro con due “aggravanti politiche”. Giuseppe Conte è stato eletto da nessuno e non ha legittimazione elettorale. Matteo Renzi invece è stato eletto nel Pd e sta usando quei voti per cercare di far cadere un Governo comunque sostenuto dal Pd.

Infine, i sondaggi non gli danno più del 3%.  Perciò hanno entrambi lo stesso terrore: le elezioni anticipate.

Lui è peggio di me 2: la vendetta. Anzi, la farsa.

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