![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2025/01/Top-20250109-1200-585x351.jpg)
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di giovedì 9 gennaio 2025
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di giovedì 9 gennaio 2025.
TOP
GIORGIA MELONI
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2025/01/20250107-Trump-Meloni-B-1200-300x180.jpg)
Il segreto dei politici di razza sta tutto nel tempismo. Nella capacità cioè di cogliere l’usta del momento e di intuire che, a cavalcarla con scelte “di pancia” ed al contempo strategiche, ci si guadagna. Piccia o meno Giorgia Meloni è così, e così tende a comportarsi quando viene messa sotto stress. (Leggi qui: Cecilia Sala e la dignità che avevamo perduto).
Proviamo per un attimo a ragionare sul caso di Cecilia Sala, che si è concluso ieri con la agognata liberazione della giornalista ed il suo rientro in Italia. E partiamo dalla fine: quale è stato l’effetto mainstream? Che oggi l’Italia intera è divisa tra quelli che giubilano Meloni per aver concorso alla liberazione della Sala e quelli che sono costretti a non poter negare empiricamente che forse Giorgia Meloni con la liberazione della Sala c’entra poco.
Non per nulla, ma meno di quanto le sue casse di risonanza faranno intendere nei prossimi giorni con discrezione tale da essere udite su Urano.
Da Trump per esserci
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2024/01/Antonio-tajani-20240103-1200-300x180.jpg)
Cosa ha fatto in verità Meloni? Nulla di così difficile, ma per fare le cose come le fa lei bisogna essere arrembanti, anche al punto di creare un caso interno. E volare a Mar a Lago da Donald Trump magari senza avvisare Antonio Tajani, che come titolare della Farnesina avrebbe dovuto avere (molta più) voce in capitolo.
A quel punto Meloni, che era già consapevole del fatto che la liberazione della Sala era questione di giorni se non di ore (ha accesso ai report dei Servizi, anzi, li muove lei) si è presentata a Mar a Lago ed ha fatto la “ammuina” sufficiente per far capire cose massive.
Che non ha solo lisciato Elon Musk per affari di Star Link in Italia, ma che ha anche discusso con “The Donald” sul caso della giornalista e sullo scenario bilaterale con l’ingegnere iraniano arrestato da noi ma ricercato in Usa. Un governante di rango ha sempre il vantaggio di vedere scenari decine di spanne più avanti di quanto non tocchi agli altri.
Vado di corsa e peroro
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2025/01/20250107-Trump-Meloni-1200-300x180.jpg)
Quindi Meloni non è che non abbia perorato sul caso con Trump, ha solo fatto intendere di averlo fatto d’impulso e partendo. Invece è partita già con qualcosina in sporta, sapendo cioè che una perorazione smart ma oggettiva e ben distribuita a livello mediatico avrebbe fatto risultato.
Ed il risultato c’è stato: quello perfetto e tondo di Cecilia libera e chissenefrega perché. E quello tutto politico di Giorgia bravissima perché Cecilia è libera.
E un po’ è proprio così. Come quando nel calcio l’attaccante in posizione migliore vorrebbe cazziare il fantasista che fa tutto da sé ma poi sta zitto. Perché il fantasista ha fatto un eurogol.
Giorginha.
ALESSIA SAVO
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2023/02/Francesco-Rocca-e-Alessia-Savo-300x180.jpg)
Venti anni. Tanti ce ne sono voluti per rendere operativa una Legge: che fino a quel momento è rimasta sulla carta, bellissima con tutti i principi che stabiliva ma assolutamente inutile fino a quando non fosse stato approvato un regolamento con cui attuarla. La Regione Lazio adesso lo ha fatto e diventa operativa la legge sulla procreazione medicalmente assistita.
La Asl di Frosinone sarà tra quelle che comporranno la nuova rete regionale: sarà dotata d’un centro di riferimento (con molta probabilità nell’ospedale Spaziani del Capoluogo) e collegamenti con gli altri ospedali ed ambulatori sui territori.
Ma c’è un aspetto di principio che finalmente viene stabilito: fare un figlio non è un capriccio e non è rimesso soltanto alla volontà dei Numi, del Destino o di un’Entità Suprema. C’è anche la medicina che spesso è in grado di dare un contributo. Proprio per questo l’inseminazione. artificiale si potrà fare pagando solo il ticket, come un qualunque intervento mutuabile.
Meglio tardi che mai
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2023/11/Cicogna_1200_Depositphotos_227180518_L-300x180.jpg)
Con vent’anni di ritardo si prende finalmente atto di due aspetti catastrofici: il calo delle nascite ed i viaggi della speranza fatti in qualsiasi direzione dalle coppie che intendono avere un bambino. La Giunta Rocca ha approvato il provvedimento dopo avere ascoltato la Commissione Sanità presieduta dall’onorevole Alessia Savo di Frosinone «nel corso della quale è stata sottolineata la necessità di potenziare la Procreazione Medicalmente Assistita, a cominciare dalla valorizzazione e dal sostegno dei centri pubblici, senza dimenticare accreditati e privati».
La “rete” che nascerà a breve si occuperà della prevenzione e diagnosi precoce dell’infertilità, della tutela del benessere riproduttivo, dell’erogazione di un migliore servizio ai pazienti attraverso il nuovo modello organizzativo.
La cicogna torna a volare.
FLOP
GIOVANNI DONZELLI
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2023/10/Donzelli_Imagoeconomica_2016390-300x180.jpg)
Continua ad usare una squadra lasca per prendere gli angoli della forza politica a cui fa riferimento. Ovvio che in questo non ci sia nulla di male e che in politica la “verità” sia sempre crasi tra reale ed iperbolico voluto. Tuttavia e forse Giovanni Donzelli avrebbe dovuto fare qualche proposito di fine 2024 più marcato in ordine alla sua obiettività, proprio per evitare di cominciare il 2025 così come lo ha cominciato lui.
Come cioè? Con la strenua difesa del Decreto Flussi del governo Meloni in tema di migrazioni, una difesa d’ufficio che in sé non è poi così “malvagia”, ma che risente di qualche forzatura di troppo. Si tratta di quelle forzature che mirano a far maturare nell’opinione pubblica il convincimento che chi sta al potere ha perfettamente preso le misure a certe necessità di pancia.
E non è sempre così anche se poi si vuol fare apparire che così sarebbe stato. Preambolo e chiave di lettura: il decreto “Flussi” era stato convertito in legge dal Parlamento il 4 dicembre scorso. E su quale cardine avrebbe poggiato l’azione di Palazzo Chigi?
“Accorciare i passaggi”
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2022/11/Palazzo-Chigi-300x180.jpg)
Pagella Politica lo ha spiegato molto bene: “Il governo ha stabilito che le Corti d’appello, e non più le sezioni specializzate in immigrazione dei tribunali ordinari, devono decidere se convalidare il trattenimento di alcune categorie di richiedenti asilo”.
Occhio ché c’è un upgrade di delicatezza sul tema, ed è quello, ovviamente incluso nel normato, dei migranti portati nei centri costruiti dall’Italia in Albania. Ecco, Donzelli ha giustificato la nuova misura dicendo che serve “semplicemente per accorciare i passaggi” nella procedura d’esame delle richieste d’asilo.
E motivando il tutto così, cioè con una bugia: “Perché invece di esserci tre gradi ne diventano due, quindi facciamo prima. Credo che sia anche l’ora di finirla con persone che aspettano di sapere se hanno il diritto di asilo e devono aspettare anni per avere una risposta: è a tutela dei richiedenti asilo riuscire ad accorciare un passaggio”.
Come stanno davvero le cose
![](https://www.alessioporcu.it/wp-content/uploads/2023/03/Migranti_Imagoeconomica_1370540-300x180.jpg)
Insomma, il parlamentare ha vellicato un po’ la mistica della comprensione per chi non può essere schiavo di tempi lunghi per conoscere il suo destino. Ed è così? No, affatto. “Leggi alla mano, le cose non stanno come le ha esposte Donzelli. I gradi di giudizio sulla convalida del trattenimento dei richiedenti asilo erano due e restano due”.
“Così come erano due e restano due i gradi di giudizio per quanto riguarda i ricorsi contro i provvedimenti delle commissioni territoriali, che si occupano delle richieste d’asilo dei migranti e non del loro trattenimento”.
Insomma, il flusso di informazioni mezze taroccate sul decreto Flussi doveva dare un volto quasi “umano” a chi quel decreto lo ha pensato e messo in Gazzetta Ufficiale, ma alla fine si è rivelato per quello che è davvero. La solita iperbole del solito Donzelli.
Flusso interrotto.