I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 13 agosto 2024
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 13 agosto 2024.
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LIBERO MAZZAROPPI
Quando sei in pole per “titoli ed equidistanza” alla fine vinci sempre. Perché finisce che diventi l’esatto punto in cui vanno ad incontrarsi due linee in frizione politica, nessuna delle quali ha da obiettare che tu vada a meta. Tuttavia, per trasformare in meta quella pole, non occorre solo che tu sia quintessenza di una soluzione condivisa, serve anche che la casella che ti spetta sia formalmente e sostanzialmente rispondente a quello che sei.
Libero Mazzaroppi è tutte queste cose e perfino qualcosa in più: e sulla scorta di esse è entrato nel Cda di Laziodisco come “prova provata” della possibilità che Area Dem e Rete Democratica, Francesco De Angelis e Sara Battisti, trovassero una “crasi neutra” eccepire sulla quale sarebbe stato complesso.
Simbolo e sintomo delle dinamiche dem
L’ingresso dell’ex sindaco di Aquino nella controllata che governa i servizi universitari regionali non è stato solo simbolo e sintomo di questo equilibrio tutto dem. E’ stata anche effetto indiretto del pressing diretto che Claudio Fazzone sta facendo alla Regione guidata da Francesco Rocca per un riassetto alla Pisana che tenga conto di nuovi rapporti di forza. (Leggi qui: Mazzaroppi va all’università: è nel CdA di LazioDisco).
E che riconosca a Forza Italia una nuova golden share in virtù di ingresso multipli nel Partito fondato da Silvio Berlusconi e rifondato in quanto a nerbo da Antonio Tajani. Anche in questo caso però, anzi, ancor più in questo caso, per cesellare una manovra che metta salomonicamente le mani di Rocca sul tema Giunta, era necessario trovare un nome “’adatto”.
Ed anche in questo caso Mazzaroppi ha lasciato sul piatto e ben in vista skill inoppugnabili. E’ stato runner di razza alle Regionali che speravano di scalzare Rocca ed il centrodestra ma ha un pedigree “autarchico” e di ampio respiro socialista in quanto a genesi. E’ uomo che le canta facilmente all’establishment.
Skill inoppugnabili
Soprattutto non è figura sgradita. Né agli ambienti interni ai Dem (tutti ne hanno rivendicato la designazione, nelle ore scorse) né ad un nuovo corso azzurro che proprio con una certa tipologia di riformisti pare orientato a dialogare in veste di potenziale surroga alle scalmane della Lega salviniana. Mazzaroppi ha atteso ed ha lasciato che gli altri notassero tutto quello che è e tutto quello che ha.
Curriculum, disponibilità, cimenti di partito, capacità di management e verve strategica generale. Ed alla fine ha raccolto un risultato per il quale ha lavorato sotto traccia e senza pretendere.
Con la sola forza di quel che emana la tua persona e senza la debolezza di quel che pretende la mistica tutta politica del ristoro.
Libero… di piacere a tutti.
GIOVANNI ESPOSITO
C’è un progetto che è tutto, meno che balneare, ed è un progetto che si chiama “Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche”. Non è difficile capire quanto sia importante, in un Paese come il nostro che periodicamente registra tragedie immani ed eventi frequenti. Quell’accordo lo hanno firmato il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati.
Si tratta del protocollo operativo per arrivare a raccogliere in forma digitale ed in un portale una particolare tipologia di dati. Quali? Quelli che poi vanno a finire nella pratica amministrativa edilizia che mira ad ottenere l’agevolazione del cosiddetto “sisma bonus”. Lo scopo, come spiega una nota, è “quello di migliorare le scelte di policy in materia di programmazione del territorio e di concessioni di incentivi per interventi di mitigazione del rischio sismico”.
Mitigare il rischio sismico
Eccole, le parole tra magico e salvifico, “mitigazione del rischio sismico”. Perché i terremoti non li puoi prevedere ma puoi, anzi, devi operare per far trovare quante più struttura possibili pronte a subirli. Con meno anni possibili per persone e cose. Giovanni Esposito a quel progetto ci ha lavorato molto. Lui è il Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ed ha colto da subito l’importanza di quel progetto. Anzi, della maggior collegialità che si è deciso di concedere a chi ne sia parte attiva.
“Il Portale consente di acquisire la georeferenziazione degli interventi ad esso connessi. E di individuare le classi di rischio degli immobili oggetto degli interventi medesimi”. Tradotto?
Lì ci andranno i dati utili ad ottimizzare il sismabonus e ci andranno grazie alle asseverazioni dei periti.
Il ruolo dei periti nella sicurezza
“Questo accordo certifica ulteriormente il ruolo importante dei periti industriali in ambito sicurezza nel settore edilizio. Un’attività che ci vede impegnati in primo piano, a tutela dei cittadini e dei territori. Siamo orgogliosi di contribuire con questo progetto al miglioramento degli edifici del nostro Paese”. Si tratta di un’intesa sottoscritta ai sensi dell’articolo 15, della legge 7 agosto 1990, n.241 e ponta a tre obiettivi.
“Definizione delle modalità attraverso cui viene assicurato l’interscambio con il PNCS dei dati. (Dati) identificativi dei professionisti abilitati al rilascio delle asseverazioni di cui al decreto ministeriale”. Poi “svolgimento di un’attività di sperimentazione delle funzionalità del PNCS. Attraverso cui raccogliere suggerimenti e indicazioni da parte dei professionisti abilitati utili alla ottimizzazione e razionalizzazione del Portale”.
Infine “svolgimento di attività di informazione e di sensibilizzazione rivolte in particolare al pubblico dei professionisti abilitati al rilascio delle asseverazioni”. Per mettere quanta più gente possibile in condizioni di scegliere la carta della sicurezza. A volte quella della vita.
La sicurezza, prima di tutto.
MATTEO PIANTEDOSI
“Così bianco che più bianco non si può”. Era lo slogan di una celeberrima marca di detersivo, molto in voga fino alla seconda metà degli anni ‘90. Solo che come tutti gli spot presentava una leggera “contraddizione” legata a due fattori. Il primo era quello per cui quello spot nacque in un’epoca in cui il perfezionismo odierno nello storytelling pubblicitatio non c’era.
Il secondo legato ad una constatazione di tipo logico. Quella per cui se dici che una cosa che dovresti acquistare è al massimo grado di resa allora non dovrai mai proclamare che esiste un “grado ancora più massimo”. Perché quello vorrebbe dire che l’optimum di prima era una sòla.
Arriva la “Polmetro”
Ecco, l’impressione che ha fatto la scelta ferragostana del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in ordine alla sicurezza nelle aree metropolitane è un po’ quella. Cioè da iperbole non proprio inutile, ma quanto meno “caricata” ad orpello. Il contesto è quello scaturito da una recente riunione tra ministro, Sottosegretario Nicola Molteni, sindaci, prefetti e questori di Roma, Milano e Napoli. Il tema era serio: la sicurezza nelle aree metropolitane.
Perciò allo scopo è stato dato annuncio dell’istituzione della “Polmetro”. Si tratta di “sezioni specializzate della Polizia di Stato che opereranno sulle linee della metropolitana delle tre grandi città”. Lo faranno “presidiando banchine e treni, oltre a un ulteriore rafforzamento della presenza delle forze di polizia nei grandi centri commerciali”.
Violenze e borseggi da fermare
E’ tutto bellissimo e soprattutto utile, sia chiaro, ma l’impressione da iperbole resta. E’ vero che la decisione di Piantedosi giunge dopo “un lungo periodo di episodi di violenza e borseggi a ripetizione che si verificano in particolare nella Capitale e nel capoluogo lombardo”.
E’ vero che “in più di un’occasione, gli autori e le autrici dei borseggi hanno anche malmenato le vittime”. Tuttavia è vero anche che la Polizia di Stato, i carabinieri e la Guardia di Finanza bastano ed avanzano, come corpi di riferimento, a combattere quella guerra.
Incrementare le unità preesistenti
Mettere a battesimo una “polizia delle polizie”, col solo scopo di voler abbacinare i cittadini, quando in realtà quelli sono “solo” poliziotti, è un po’ come proclamare che esiste un bianco più bianco del bianco più bianco di tutti.
Per fortuna, dopo la grancasse, il Viminale ha preannunciato anche “un ulteriore rafforzamento della presenza delle forze di polizia nei grandi centri commerciali. Per quanto riguarda le unità di agenti, dall’inizio del 2023 sono state assegnate complessivamente 3.857 unità a Roma, 1.653 a Milano e 1.314 a Napoli”.
E che la Polmetro dovesse essere di più che un semplice spot lo abbiamo capito tutti. Solo che non abbiamo capito perché Piantedosi non si sia limitato a disporre nuovo personale, nuovi ingaggi, nuove coperture economiche e nuove unità operative della buona, vecchia polizia. Di Stato.
Ministro-Dash.