Top e Flop, i protagonisti di mercoledì 15 maggio 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di mercoledì 15 maggio 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di mercoledì 15 maggio 2024.

TOP

LIA QUARTAPELLE

“La Germania manda il terzo sistema di difesa contro i missili russi, per proteggere le città dalla violenza dei missili del Cremlino. Dall’Italia, finora, solo annunci, nessuna consegna. Ecco, per capire il personaggio basterebbe questa sua considerazione. La guerra dell’Idf israeliano e del governo Netanhyau ad Hamas e le terribili e dolose conseguenze sulla popolazione palestinese dopo il massacro barbaro del 7 ottobre hanno mando tutti in cortocircuito. E per tutti si intende la maggior parte del sistemi complessi di governo dell’Occidente, incluso quello italiano. Tanto in corto che alla fine Roma si è accodata con entusiasmo crociato alla decisione di bloccare i fondi Unrwra.

Di cosa parliamo e perché è successo? I fondi in questione sono pattuiti per la Palestina ed erogati tramite un’apposita agenzia Onu. Erano stati sospesi dopo lo scandalo di alcuni membri dell’agenzia coinvolti nell’orribile incipit di questa fase del secolare conflitto. Tutto bene dunque, almeno come atto formale, solo che quei fondi di fatti non è che non arrivano ad Hamas, il che è saggio, giusto ed inoppugnabile.

Cosa non arriva ad un popolo intero

No, quei fondi non arrivano ad un popolo allo stremo e macellato al di là del suo ruolo in quel complesso scacchiere. Ecco perché le considerazioni della deputata dem Lia Quartapelle sugli ultimi sviluppi arrivano a ridare focus alla vicenda. Magari il focus giusto. Ha detto la Quartapelle: “Buon ultimo tra i paesi dell’Ue, il governo finalmente torna sui suoi passi. E riapre i finanziamenti all’assistenza umanitaria ai palestinesi via Unrwa.

E sottolineando: “Come da mesi chiedeva il Partito Democratico”. Il senso è chiaro, comunque la si pensi (e ci si polarizzi all’italica maniera) sul tema. Ed il senso è diventato sunto della stessa Quartapelle: “Meglio tardi che mai. Ma quanta ideologia quando si dovrebbe pensare prima di tutto ai civili!”. E c’è un particolare in più che andrebbe analizzato ed asseverato.

Il taglio prima dello scandalo

Secondo Altreconomia il governo italiano “aveva tagliato i fondi all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi in Palestina nel vicino Oriente (Unrwa) ben prima del presunto ‘scandalo’“. Quello “dei 12 membri del suo staff coinvolti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre”.

Quello scandalo, lo si ricorderà, era stato fatto “scoppiare da Israele, senza prove, alla fine del gennaio 2024”. ma c’è di più: “Contrariamente a quanto sostenuto in Parlamento dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non ci sarebbe stata inoltre alcuna compensazione straordinaria dei mancati trasferimenti. Questo mediante nuovi stanziamenti a favore di altre organizzazioni”.

Motivo in più per accogliere le considerazioni di Quartapelle, che non sta con la pace equivalente alla resa di Kiev, come un invito al raziocinio ed alla pietas universale al tempo stesso.

Anti-ideologica.

ANGELO RETROSI

Angelo Retrosi

Se fosse un cacciatore, avrebbe sulla parete del salone una lunga serie di teste: trofeo delle lunghe battute di caccia. Ma Angelo Retrosi, avvocato per professione ed assessore per missione, non ha la passione della doppietta. Bensì quella dei Lavori Pubblici. E sulla sua parete tra poco potrà appendere la foto di un altro cantiere fermo, sbloccato, avviato, concluso.

Lo ha fatto con buona parte delle opere consegnate ai cittadini di Frosinone in questi ultimi anni. A scoprirne il talento fu l’allora sindaco Nicola Ottaviani. Che lo volle nella sua giunta nell’ambito di un rimpasto apparentemente tecnico ed innocuo. Invece l’inserimento di Angelo Retrosi in squadra è stata una delle trovate più felici e funzionali per il sindaco Ottaviani e per il suol successore Riccardo Mastrangeli. Perché non parla ma lavora; non dichiara ma agisce; non sollecita ma va direttamente sul cantiere. Raccontano che una volta dovettero fermarlo, altrimenti si sarebbe messo a dare una mano al personale salendo su un bobcat.

Passione e azione

Come il filologo si appassiona agli incunaboli per trovare la soluzione di un testo, Retrosi si appassiona ai contratti incagliati nei Lavori Pubblici per trovare il modo di far partire i cantieri. E chiuderli con l’opera confezionata entro il più breve tempo. Ed ora si prepara ad aggiungere una nuovo risultato.

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Nelle ore scorse c’è stato un sopralluogo allo Scalo. Lì sono in corso i lavori che profetizzò Nicola Ottaviani: ridisegnano completamente il modo di vivere un quartiere. Cercando di cancellare la sua recente fama di ricettacolo per i migranti dimenticati da chi avrebbe dovuto accoglierli ed integrarli. L’assessore, insieme al sindaco Riccardo Mastrangeli, i funzionari della Presidenza del Consiglio, l’ex sindaco Ottaviani oggi deputato, ha ispezionato i cantieri aperti dalla piazza dello Scalo fino al nuovo asilo di piazza Lazio. Già la scorsa settimana l’amministrazione aveva avuto un incontro a Palazzo Chigi per illustrare gli step di attuazione del programma.

L’incontro – ha spiegato l’assessore – “è stato molto utile per una zona come lo Scalo che è interessata da più interventi che cambieranno in modo radicale la qualità della vita e dei servizi per i residenti”. Sa, ma quando si finisce? La data ancora non c’è: ma giugno è un periodo verosimile per organizzare l’inaugurazione. Poi si parte con il rifacimento della Stazione: altri 20 milioni di opere.

L’assessore alle soluzioni pubbliche.

FLOP

CERTE TESTATE

Foto: Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Processi social, revanscismo, ululati alla “avevamo ragione”, improperi contro Roberto Speranza e soprattutto rigurgiti di lessico No Vax in purezza. Ecco cosa ha provocato la piena e cosciente mistificazione operata con l’aiuto entusiasta di molte testate d’area ed analisti di bandiera la decisione sul ritiro del vaccino AstraZeneca dal mercato planetario. In questi giorni è partito un contrattacco talmente violento e becero che in molti, perfino tra i cittadini più senzienti, si sono sentiti “cavie” a tutti gli effetti.

E per un attimo hanno pensato che no, forse quando il Covid ci uccideva a centinaia al giorno era meglio non pungersi. Balle, balle colossali costruite su una notizia che diceva tutt’altra cosa, e che è stata manipolata artatamente per riesumare una scuola di pensiero che oggi, col Covid endemico, ha trovato nuovo vigore fanatico.

Diamola, la notizia vera, mutuandola dal Sole 24 Ore.

Cosa ha deciso davvero AstraZeneca
Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica

“La multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha iniziato il ritiro a livello mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. Fermi tutti abbiamo un allarme?

No, leggiamo perché. Il ritiro è avvenuto “a causa di ‘un’eccedenza di vaccini aggiornati disponibili’ che prendono di mira nuove varianti del virus’”. La fonte primaria era il Guardian. C’era stata quindi la “decisione della società farmaceutica di marzo 2024 di ritirare volontariamente l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea. Ovvero l’approvazione alla commercializzazione di un medicinale negli Stati membri”. Una settimana fa, il 7 maggio, “l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all’uso”.

Capito il senso? I vaccini sono stati ritirati perché ce ne sono troppi di penultima generazione. E non perché all’improvviso si sia scoperto ed ammesso che in percentuali standard essi erano il “siero killer” descritto dalla galassia No Vax.

La versione più aggiornata
Foto © Luigi Avantaggiato / Imagoeconomica

Secondo il Guardian infatti “AstraZeneca ha affermato che la decisione è stata presa perché ora è disponibile una varietà di vaccini più recenti che sono stati adattati per colpire le varianti di Covid-19”. Quindi, da un punto di vista meramente economico e di strategia aziendale, “ciò aveva portato a un calo della domanda del vaccino AstraZeneca, che non viene più prodotto né fornito”.

Insomma, ci sono in giro più vaccini infialati che braccia disposte ad accoglierli. Nulla a che vedere con i commenti, gli editoriali ed i titoloni nostrani. Quelli che invece hanno ritirato fuori la teoria-zombie del vaccino assassino su cui ci sono state finalmente quelle ammissioni ex post che hanno rimesso a fuoco le ragioni dei No Vax.

Solo una nuova versione che ha soppiantato e reso poco proficua da un punto di vista commerciale la precedente.

Fake News.

PIERGIANNI FIORLETTA

Piergianni Fiorletta

Qualcosa non quadra. Certo, non è detto che tutto debba sempre filare liscio e soprattutto quando c’è la burocrazia di mezzo. Ma sbagliare la pratica e finire in coda alla graduatoria in quanto il progetto viene classificato come ‘non idoneo‘ non è consueto per uffici come quelli del Comune di Ferentino. Che in materia di turismo, eventi e finanziamenti a sostegno delle iniziative culturali hanno una certa esperienza.

Eppure, qualcosa questa volta non ha funzionato. A finire sul fondo della graduatoria regionale per i finanziamenti degli eventi culturali è stata la richiesta di 30mila euro inviata lo scorso febbraio alla Regione come contributo a sostegno di una serie di manifestazioni dall’importo complessivo di 112mila euro, di cui 82mila a carico del Comune.

Il verso segnale d’allarme non è tanto il fatto che la domanda sia stata scartata. Ma il fatto che “da un anno a questa parte l’Ente non è riuscito a veder finanziato un solo progettocome evidenzia la minoranza. Che mancassero le professionalità interne lo si deduce dal fatto che il Comune avesse incaricato una società esterna. Ma non basta ad archiviare la questione. Ogni scelta, anche se tecnica, viene fatta sulla base di una visione politica: della quale è sempre responsabile chi amministra. Ed in questo caso è evidente che qualcosa non stia funzionando.

Fuori sintonia.