Top e Flop, i protagonisti di sabato 16 novembre 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di sabato 16 novembre 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di sabato 16 novembre 2024.

TOP

LUIGI MARATTIN

Luigi Marattin (Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Come con il cobalto per le batterie delle auto elettriche: è green solo a fine filiera ma ad inizio della stessa fa macelli. Solo che li fa in Congo e del Congo non frega niente a nessuno. Non al punto almeno di calcolare che il 75% di quel prodotto viene prima raffinato in Cina e poi lanciato sul mercato “pulito” dell’Ue e del mondo occidentale, dove tutti si riempiono la bocca con etica e Green Deal.

Ecco, le perplessità che tutti dovremmo avere nel mettere a regime una seria visione green che sposi anche le prospettive di crescita delle società sono state messa a “summa” da Luigi Marattin. Il deputato-economista ex di Italia Viva ed oggi in Orizzonti Liberali ha detto la sua in merito ad alcuni concetti scomodi.

L’Agenda Draghi senza dolcificante
Mario Draghi

Ma che danno la cifra di quanto sia difficile eseguire l’Agenda Draghi, oltre che declamarla come una prece di certificazione qualità del declamante. Ed ha detto che “spesso in Italia prendiamo i problemi solo quando ‘i buoi sono già scappati dalla stalla’. A cosa si riferisce Marattin?

Ad Eni ed alla sua costola green, quella di restyling dopo le grandi svolte ecologiche della prima decade dei 2000. “Il mese scorso Eni ha annunciato il sostanziale ‘addio’ alla chimica di base, con un ambizioso piano di decarbonizzazione della produzione di Versalis.

Eni che dice addio alla chimica è come Spiderman che dice addio alle ragnatele, e Versalis dovrebbe essere la new version del tutto. Un addio, spiega Marattin, “che implica molti investimenti in questo decennio”. Poi le note dolenti che nessuno vede o che tutti fanno finta di ignorare.

Versalis, la decarbonizzazione ed il lavoro
(Foto: Clemente Marmorino © Imagoeconomica)

“Ma anche un destino non chiarissimo degli stabilimenti di Brindisi, Priolo e Ragusa. Nessun allarmismo, ma proviamo a capirci”. E qui scatta la domanda delle cento pistole. “In nome della ‘rivoluzione verde’ smettiamo di produrre materie prime per comprarle dai paesi in via di sviluppo, dove si inquina di più?” “E cosa esattamente intendiamo per ‘chimica verde’? Insomma, prendiamo i problemi per tempo. Una volta tanto”.

Con Versalis Eni si impegna “in un percorso di trasformazione verso una chimica del futuro che si basa su specializzazione del portafoglio, circolarità e biochimica, con l’obiettivo di traguardare i nostri target di decarbonizzazione”.

Cioè di una cosa buona e necessaria che però per essere e restare tale ha bisogno di una regimentazione. Pratica ed etica di campo geopolitico mondiale. Sennò è solo spot.

Il green verista.

LUIGI MASCELLARO

Luigi Mascellaro con il nuovo ingresso dello stabilimento di Fiuggi

C’era un motivo se durante la Seconda Guerra Mondiale i sommergibili della Krigsmarine furono i protagonisti della Battaglia dell’Atlantico arrivando a determinare le sorti del conflitto: per fortuna degli Alleati l’inquilino del Reichstag era un ex fantaccino che non capì l’importanza di quella flotta che a lungo impedì l’instaurazione di un cordone ombelicale tra Usa ed Inghilterra lungo l’Oceano. A determinare i loro risultati non furono tanto i mezzi tecnologicamente moderni: ma lo spirito combattivo dei loro equipaggi, formati tutti da giovanissimi. È uno spirito che da qualche mese sta scuotendo Fiuggi ed il suo stabilimento in cui viene imbottigliata la storica acqua minerale.

Nelle ore scorse è stato presentato il piano industriale di Acqua e Terme di Fiuggi: 44 milioni di investimenti, un fabbrica rivoluzionata ma anche bella e confortevole per i lavoratori secondo lo spirito del cavalier Leonardo Del Vecchio. A presentare quel piano è stato direttamente il general manager di LMDV, Luigi Mascellaro.+

È l’uomo di azienda che sta guidando la rivoluzione fiuggina, sotto lo sguardo attento di Leonardo Maria Del Vecchio Junior e con il supporto di Luca Borgomeo junior.

 Mascellaro è arrivato in Lmdv Capital appena la scorsa estate: ma è un fuoriclasse. Quarant’anni, sette trascorsi stabilmente negli Stati Uniti, è stato equity partner di Pwc network con oltre 364mila professionisti nel mondo specializzati nei servizi di revisione, consulenza strategica, legale e fiscale alle imprese. Con il suo arrivo Lmdv ha dato il via ad una visione diversa di molti settori in cui è impegnata. Ed in questa view Acqua Fiuggi ha un ruolo importante

Luigi Mascellaro con Luca Borgomeo

I traguardi di mercato sono di altissimo livello, globali, estesi su tutti i quadranti: la Fiuggi si prepara ad un ritorno prepotente sui mercati ma soprattutto a dimostrare come l’Italia abbia centinaia di asset sui quali scommettere industrialmente a condizione di voler tornare a fare produzione e manifattura con un orizzonte non convenzionale e non tracciato soltanto dalla linea degli utili.

La scommessa di Lmdv Capital su Fiuggi è soprattutto questa. Con lo spirito combattivo che poteva esprimere solo una squadra di giovani a capo di un progetto basato su una storia millenaria.

Il (fuori)classe è (anche) acqua.

GIUSEPPE AMBROSINO

Ambrosino lanciato a rete contro la Samp. (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Si vive di stimoli, si va avanti anche grazie ai segnali. E ciascuno, con il suo impegno, può essere da stimolo, segnale, aiuto per gli altri. Soprattutto quando c’è una situazione di difficoltà. È un segnale stimolante quello lanciato da Giuseppe Ambrosino, attaccante di talento con un piede nel Napoli, una positiva esperienza nel Catanzaro, un presente nel Frosinone.

Poco alla volta la squadra sta costruendo la sua nuova identità dopo il trauma dell’esonero del suo mister. Ma è comse se fosse sempre alla ricerca delle sue consapevolezze. Una gliel’ha fornita l’attaccante, protagonista nelle ore scorse della sfida tra le Nazionali Under 21 di Italia e Francia. Prima con un pregevole assist decisivo per il goal di Cesare Casadei e poi con una marcatura personale firmata da Giuseppe Ambrosino.

Un segnale: di una ritrovata vena e d’una voglia voglia di vincere che a lungo sono rimaste appannate a Frosinone, dove il gioiellino azzurro è stato voluto con convinzione dall’ex mister Vincenzo Vivarini. Sempre schierato, un solo goal all’esordio, tante giocate in chiaroscuro.  Il nuovo allenatore canarino gli ha rinnovato la fiducia, Ambrosino con le sue giocate Azzurre gli ha risposto ed ha mandato un segnale alla squadra: il talento c’è. Ora occorre la convinzione di poter andare avanti. E lasciare quella tristissima zona della classifica in cui oggi il Frosinone si trova.

Segnali dal campo.

FLOP

EMANUELE POZZOLO

(Foto via Imagoeconomica)

La settimana che incombe sarà quella dell’udienza preliminare nella quale Emanuele Pozzolo è indagato per lo sparo di Capodanno in quel di Rosazza, in provincia di Biella. A quella dello scorso 9 ottobre il deputato di Fratelli d’Italia aveva rinunciato al patteggiamento.

A quel punto il Gup aveva acquisito la relativa documentazione su quell’increscioso episodio ed aveva rinviato tutto al 20 novembre, tra quattro giorni. Fin qui l’aspetto squisitamente procedurale di un fatto che solo procedurale non poteva esserlo, fin dagli esordi.

E da quello storico da accertare in punto di Diritto con politici armati, un colpo esploso al culmine di un’ostentazione sceriffoide e di un tizio finito all’ospedale con una chiappa bucata. In questi mesi di Pozzolo si era parlato molto: non tanto e non solo per il fatto che Giorgia Meloni sul suo caso era stata tiepida ed evasiva, ma anche per altro.

Probi Viri dove siete?
Emanuele Pozzolo (Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Altro come un deferimento davanti ai Probi Viri del partito che ormai è in calendario da più tempo di quanto non fossero chiamati così i medesimi in epoca repubblicana. Di una sospensione a cui non aveva fatto seguito alcuna iniziativa di espulsione, una cosa tutto sommato saggia, a contare che la giustizia non ha ancora fatto il suo corso.

Tuttavia quello che ci si attendeva quanto meno era che: questa stasi coi Probi Viri furbamente in attesa dell’esito dell’udienza gup cessasse. E che il parlamentare vercellese presunto pistolero almeno restasse nel suo “Limbo”. E’ andata così, cioè col minimo sindacala da attuare? No. Pozzolo andrà a sostituire il vice ministro Edmondo Cirielli in Commissione Difesa. Non meravigliamoci poi se Donald Trump mette al Pentagono un ex anchorman della Fox che ha fatto il secondino a Guantanamo.

Sì, ripetiamo: un parlamentare gravemente sospettato di aver portato ad un veglione di Capodanno un’arma e di averla usata nel più cretino e pericoloso dei contesti andrà in Commissione Difesa.

In Commissione Difesa
Emanuele Pozzolo (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

A nulla era servito quello sparo scemo partito dal suo mini revolver “North american arms Lr22” nella notte di capodanno biellese. Pozzolo “è entrato a far parte della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, presieduta da Antonino Minardo del Gruppo Misto”. Fratelli d’Italia ha subito precisato: “Si tratta di appoggio tecnico, dovrà tornare alla commissione Esteri e Affari comunitari.

Affari comunitari per uno che sta rispondendo di porto abusivo d’armi? Qualcosa non quadrava già da prima e, da oggi, non quadra peggio.

Se sparava con un mitra andava alla Nato?