Top e Flop, i protagonisti di sabato 31 agosto 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di sabato 31 agosto 2024

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di sabato 31 agosto 2024.

TOP

MARIO BALZANELLI

Mario Balzanelli

Queste che sta per chiudersi è stata una settimana molto difficile per gli operatori della sanità italiana, l’ennesima a dire il vero. Preambolo: il comparto di riferimento è ridotto così male, ma così disastrosamente male che è difficile non sottoporlo a censure. A quelle ed a vere grida dal basso a ché le istituzioni mettano rimedio a mali atavici ed amplificati dal post covid.

Tuttavia la critica non ha nulla a che vedere con la violenza, anzi, la critica è il succedaneo civile della violenza, che è sempre barbara. Come barbare sono state le ultime aggressioni a personale sanitario da parte di utenti e/o congiunti di utenti giusti negli spot al collasso del Paese. A questo proposito le parole, fermissime, del presidente nazionale Sis118 Mario Balzanelli sono molto più che opportune.

Sono necessarie: “Le aggressioni al personale medico e sanitario. Particolarmente quando in servizio nel Sistema dell’emergenza-urgenza, sia territoriale sia ospedaliero, rappresentano un fenomeno di inquietante degrado”.
Un fenomeno che, secondo Balzanelli, è “riscontrato ormai a livello pressoché ubiquitario nelle varie regioni. Un fenomeno che, purtroppo, non solo non tende a ridursi ma, anzi, evidenzia un andamento statistico in netta crescita.

Quelle inutili parole di circostanza
Foto: Vince Paolo Gerace © Imagoeconomica

Per questo motivo, secondo il camice bianco e sindacalista, “si impone una riflessione che possa, in concreto, stimolare il legislatore a tradurre le varie analisi delle possibili cause. Perlomeno di quelle prevedibili, in soluzioni concrete e prontamente attuabili. Solo così queste aggressioni sarebbero più facilmente prevenibili”.

E a seguire, in una accorata filippica che ha ragioni solidissime: “Rallieta ben poco chi è stato aggredito ricevere attestazioni di solidarietà morale e autorevoli e ferme prese di posizione”. E’ la retorica ex post e parolaia tanto cara a noi italiani, fatta di lessico e parole “che vengono puntualmente rinnovate. Ad ogni nuovo e brutale episodio, da parte delle Istituzioni e dei numerosi colleghi emotivamente partecipi”.

Come risolverla? “Le stesse misure repressive previste dall’attuale ordinamento giuridico, tra cui la procedibilità di ufficio, nulla possono sul piano della deterrenza. (Questo) se non vengono sistematicamente e rigorosamente applicate, come sovente non si fa”.

Perciò è ora che tra Legge ed ambito di applicazione qualcuno scorci le distanze. Per la salute di chi deve occuparsi di salute.

Camici rossi.

GIUSEPPE SEBASTIANELLI

Giuseppe Sebastianelli

È una legge della Fisica. Che si applica con efficacia anche in politica. “Ovunque si crei un vuoto questo viene riempito”. E Giuseppe Sebastianelli ha dimostrato di essere ad oggi il più abile ed efficace riempitore di vuoti nella città di Cassino. Chi li stia creando e perché è altra faccenda.

La questione qui è altra e diversa. Le urne hanno assegnato al Consigliere Sebastianelli un ruolo preciso, che dovrebbe essere esclusivamente quello di arcigno controllore e spietato fustigatore dell’azione portata avanti dalla maggioranza. Lui invece è andato oltre. Ed a prescindere da maggioranza o opposizione dall’inizio della Consiliatura i fatti dicono che sia stato presente praticamente su tutto. Talvolta in maniera strumentale, altre in maniera più concreta: ma comunque è stato presente su tutto ciò che avesse attinenza con Cassino.

Dai problemi del traffico a quelli di Stellantis, dalla manutenzione alla deindustrializzazione, Peppe Sebastianelli è stato l’unico a tenere il Comune di Cassino in prima linea, spesso surrogando anche un’amministrazione impegnata sui temi della gestione concreta. Dimenticando talvolta che anche la presenza, fosse pure sotto forma solo di parola, è parte di un’amministrazione.

I tanti vuoti accumulati

Certo, questo avvio di Consiliatura sta fornendo diversi spunti. La nuova macchina ancora non ha ingranato e non si vedono i meccanismi ben oliati della precedente esperienza. È come se ci fosse stato uno scollamento. E non aiutano quelle che vengono considerate piccole cose: che però sono sotto gli occhi di tutta la gente; come i cinghiali sempre più presenti in centro o la volpe che l’altra sera cercava qualche leccornia tra i cestini di Millevoglie.

Quasi quasi al sindaco Salera conviene prendere Sebastianelli nel suo staff e nominarlo portavoce honoris causa.

Da Ditelo a Peppe a Lo dice Peppe.

CAPERNA & CERQUOZZI

Germano Caperna

L’estate sta finendo ed un anno se ne va” contavano i Righeira nel 1985, proprio in questo periodo, quando verso la fine di agosto si iniziavano a preparare le valigie per il ritorno dalla villeggiatura (così si chiamavano le ferie in quell’epoca). Gli amori estivi si promettevano fedeltà eterna, anche se a distanza. Ed i più piccoli iniziavano con malavoglia a riaprire i quaderni per fare finalmente i compiti assegnati dalla maestra a giugnom per le vacanze.

Tempo comunque di bilanci, ora come allora: nonostante i cambiamenti climatici ci facciamo sperare nell’ultimo bagno ad ottobre e la villeggiatura si sia trasformata, per i più, in uno al massimo due week end. Così è per la prima estate dell’amministrazione Caperna, che inizia a verificare gli effetti di quasi tre mesi d’eventi ed iniziative culturali ospitati da Veroli.

È stata l’estate che ha consacrato il ruolo e la funzione politica ed amministrativa della nuova squadra. Con iniziative spesso piccole e semplici ma dalla grande portata: dopotutto i più esperti insegnavano sempre che più consenso la raccolta dei rifiuti fatta per bene o il cimitero ben pulito e non un ponte o una strada.

Ascoltare tutti
Il sindaco Germano Caperna ed il vice Francesca Cerquozzi (Foto: Gianluca Franconetti)

L’ultima in ordine di tempo, il sindaco Germano Caperna l’ha annunciata ieri sulle sue pagine social. Intende ascoltare la gente: ma per sentirla tutta occorrerebbe un miracolo. Oppure una buona idea. Come quella di creare un contenitore virtuale dove far confluire le proposte e i progetti di tutti. Riparte così il format “Voce alle idee“: uno spazio per i cittadini che vorranno far arrivare al sindaco ed alla sua amministrazione le riflessioni e gli spunti per la crescita della città.

In questi mesi abbiamo fatto da cassa di risonanza alle vostre proposte – ha detto il sindaco nel suo video messaggio – le abbiamo inserite nel nostro programma elettorale. Ci eravamo lasciati con una promessa, quella di continuare a dare voce alle vostre idee da qui in avanti, sempre. Ecco perché riprende la rubrica “Voce alle idee. Io e gli assessori comunali siamo a vostra disposizione, oggi e in futuro”.

Il sindaco Germano Caperna con la sua vice Francesca Cerquozzi, stanno dimostrando come si possa governa una città importante coniugando funzione politica più generale ed esigenze amministrative quotidiane. Insomma, la politica ed il governo: che non si limita alla gestione, ma ha in mente un disegno ed una prospettiva di “crescita collettiva “ come ama ripetere dai palchi di questi mesi. Su tutti le nuove sfide: portare cultura nelle contrade e non più solo il centro come cuore pulsante dell’attrazione. E poi dare ascolto e voce a tutti.

Visioni fuori dal Comune.

FLOP

MATTEO RENZI

Matteo Renzi in senato (Foto: Sara MInelli © Imagoeconomica)

Intervistato da Maria Teresa Meli del Corsera Matteo Renzi ha rimesso a loop uno scenario sensato ma di cui più volte è stato anche lui semi-sabotatore. In ordine ad un campo largo che secondo l’intervistatrice “non procede alla grande” Renzi ha detto cose su Giuseppe Conte. Cioè sull’autore del veto alla Grosse Koalition che Renzi invoca dopo essere stato folgorato sulla via del Biancofiore.

“Conte ha avuto un’estate difficile. È stretto tra l’incudine Grillo, che potrebbe sfiduciarlo, e il martello Travaglio, che lo sogna alleato della Meloni. Con me ha un conto aperto perché mi ritiene ‘colpevole’ della sua sostituzione con Draghi. Responsabilità che mi prendo volentieri, con grande orgoglio. Ma ora il tema è il futuro. E per il futuro servono voti, non veti”.

L’esempio di Enrico Letta
Enrico Letta (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Il format è quello di sempre: un po’ di verità, un po’ di verismo e tanta forma impeccabile, ma trapela qualcos’altro. “I nostri voti non sono tanti, ma sono decisivi nei collegi marginali, dove il risultato si gioca sull’1-2%. Per questo ha ragione Elly Schlein a tenere tutti insieme e ha torto chi mette veti”.

Dovrebbe bastare il fallimento di Enrico Letta nel 2022 per capire che vince chi si allea, non chi fa le pulci ai propri compagni di strada. La Meloni ha capito il valore della nostra mossa: non a caso ha passato agosto a farci attaccare dai suoi”. Poi l’affondo dell’ex premier toscano sulla posizione contiana in merito al voto Usa, cioè ad un divaricatore di posizioni tra Italia Viva e M5s.

“La posizione in politica estera di Conte è imbarazzante per il Pd ma anche per parte dei 5 Stelle o della sinistra radicale. Chi si definisce progressista non può stare con Trump contro la Harris”. Il senso di tutto questo è che se c’è uno che sta aspettando la Costituente pentastellata quello è proprio Renzi, più di Toninelli.

Due Conte per un Matteo
Giuseppe Conte (Foto: Alessandro Amoruso © Imagoeconomica)

E qui scatta la contraddizione: Da un lato Renzi spera che Conte ne esca con le ossa rotte. Dall’altro sa che senza Conte e con i massimalisti a spuntarla lui non toccherebbe comunque palla. Perciò fa quello che Renzi sa fare meglio di tutti: evidenzia uno scenario realistico ed acuto ma senza saperne determinare la tridimensionalità.

Perché a volte Matteo Renzi è molto meno di quel che dice e moto più di quel che pensa. Ma non sempre lo sa.

Traccheggiatore.