Mi candido per Emiliano contro quel Pd che ha dato Cassino al centrodestra

Per professione si occupa di immobili: compra, costruisce, ristruttura e vende palazzi, ville, appartamenti. Per passione si interessa di politica: sta nel Partito Democratico e si è creato la fama di bastian contrario. Salvatore Fontana ha origini campane e vive stabilmente a Cassino da anni. E’ il capolista di Michele Emiliano nella corsa per la…

Per professione si occupa di immobili: compra, costruisce, ristruttura e vende palazzi, ville, appartamenti. Per passione si interessa di politica: sta nel Partito Democratico e si è creato la fama di bastian contrario. Salvatore Fontana ha origini campane e vive stabilmente a Cassino da anni. E’ il capolista di Michele Emiliano nella corsa per la segreteria nazionale del Pd. Punta ad entrare nell’Assemblea Nazionale del Partito.

 

Alessioporcu.it – Perché proprio con Emiliano: cosa c’è di così interessante nella mozione del governatore della Puglia?
Salvatore Fontana – Il sostegno ad Emiliano è fondato sui principi fondanti del Pd. Condivido completamente la sua linea politica fatta di concretezza, di sana amministrazione a tutela delle fasce più deboli e rispetto della meritocrazia e della trasparenza.

 

Vabbè. Quindi, non è perché in zona nessuno sostiene Emiliano e così lei può contarsi e finalmente mettere il suo peso sulla bilancia interna del Pd provinciale?
Mettiamola cosi: mi candido per dare e sostenere la voce di tutti in un Partito dove, in provincia di Frosinone, si è da tempo smarrita la via della democrazia e del pluralismo a favore dei personalismi e degli accordi trasversali a fini esclusivamente affaristici.

 

Detta così, più che la descrizione di un Partito politico, sembra quella di un comitato d’affari…
In provincia di Frosinone il Pd è diventato un partito azienda con un solo padrone e tanti feudatari. Basta. Il sostegno ad Emiliano è nella direzione di smascherare e scardinare questo sistema che dura da vent’anni e di cui la gente non ne può più.

 

Perché con Emiliano segretario nazionale, il Partito in provincia di Frosinone dovrebbe cambiare?
Lui conosce benissimo le dinamiche di questo territorio. Si è impegnato a sostenerci nelle battaglie interne al Partito che permettano di far tornare a votare il popolo democratico. Dobbiamo dare un motivo di fiducia a persone che si sono allontanate.

 

E’ ancora convinto che alle scorse elezioni Comunali, Cassino sia stata svenduta al Centrodestra dai big provinciali?
Sono ancora convinto che Francesco De Angelis, con l’appoggio di Mauro Buschini, ha fatto votare centrodestra a Cassino. Un sindaco come Peppino Petrarcone era diventato ingombrante per lui. E dico di più: qualunque sindaco del Pd, indipendente da lui, sarebbe stato ingombrante. Per il Pd provinciale, Cassino deve essere ridotto ad un bacino di voti e nulla di più. Non deve essere una voce che si fa sentire e che ha il suo peso nelle decisioni del Partito.

 

Però pure Francesco Scalia, che non è proprio un socio in affari con Francesco De Angelis, sostiene che anche voi, a Cassino, abbiate commesso dei gravi errori politici. E che anche quegli sbagli siano alla base della sconfitta elettorale. Ha parlato di suicidio politico…
E noi gli abbiamo risposto che il nostro non è stato un suicidio politico. Quello che è accaduto a Cassino nelle scorse elezioni comunali è stato un omicidio. Premeditato a tavolino. E del quale si conoscono i nomi di mandanti ed esecutori.

 

C’è anche questo, nella sua decisione di candidarsi con Emiliano, cioè contro tutti i big della Federazione Provinciale Pd?
I big del Pd provinciale hanno mortificato il circolo di Cassino, il più importante numericamente e politicamente della federazione provinciale. Rendiamoci conto che non hanno indicato nella lista per Renzi nessun esponente del PD Cassinate. Il PD di Cassino annovera nelle sue fila un consigliere regionale, 7 consiglieri comunali, 1.200 tesserati il cui 85% ha sostenuto la mozione Renzi lo scorso 9 Aprile. Uno dei consiglieri comunali è Peppino Petrarcone che sei mesi fa ha perso le elezioni a favore del centro destra per soli 150 voti per cui ha con sé almeno il 50% della città.

A Cassino la mozione Renzi ha raccolto 400 voti circa mentre nel capoluogo di provincia Frosinone solamente 100 voti. Dinanzi a tali risultati la rappresentatività di questo territorio nella mozione Renzi a livello nazionale è zero.

 

Quindi, bisogna votare per Emiliano per votare contro De Angelis che sta con Renzi?
Il capolista del listone renziano ed i primi della lista sono quelli che sono venuti a Cassino a determinare la vittoria del centrodestra alle scorse Comunali. E’ chiaro che non è possibile sostenere una lista che vede come capofila Francesco De Angelis e nessun rappresentate del circolo cittadino. Diciamo che questo è un altro buon motivo per votare Emiliano ed immaginare un Partito senza padroni e vassalli. Senza accordi trasversali a fini affaristici. Senza la lotte per le nomine negli enti intermedi.

 

Di cosa ha bisogno il Pd provinciale?
C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio che ridia autorevolezza e credibilità a questo Partito che da vent’anni invece di determinare le scelte giuste per il nostro territorio si è piegato sulla lotta alle poltrone tra i due Franceschi.

 

Però, Marino Fardelli ed il suo gruppo, nel quale c’è anche Peppino Petrarcone, stanno con Renzi: cosa faranno secondo lei?
Sono convinto che il circolo di Cassino, Petrarcone e Fardelli sosterranno compatti la mozione Emiliano perché, dopo le delusioni e le prese in giro delle comunali, delle provinciali e delle elezioni sulla segreteria, il sostegno alla mozione Emiliano è l’ultima occasione per dare voce ad un intero territorio. E’ l’ultima occasione per non essere schiacciati dai padroni provinciali che per loro interessi personali hanno ridotto questo Partito ad un’azienda con padroni e dipendenti. Votare per Emiliano darà una ventata di freschezza e farà sì che non dovremo turarci più il naso andando a votare.

 

Che succederà alle primarie del 30 aprile?
Domenica 30 Aprile sarà in ogni caso una giornata importantissima: il Partito si presenterà al cospetto dei cittadini per ottenere l’indicazione del segretario. Renzi, Orlando, Emiliano: non importa chi prevarrà. Sarà, comunque, una grande prova di libertà e democrazia che l’unico vero partito italiano darà alla nazione. Anche la contrapposizione tra tre candidati è una prova di democrazia e pluralismo. Il Pd è un grande Partito senza padroni nel quale ognuno ha il diritto di esprimere e sostenere le proprie idee. Più candidati ci sono e più grande è la possibilità che tutti possano far sentire la propria voce.

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