Le difficoltà nel settore elicotteri rimangono. E pesano sui conti dei primi nove mesi del 2017: per questo Leonardo rivede le guidance del gruppo per l’esercizio. In pratica, vanno riviste le strategie.
LEONARDO
La Divisione Elicotteri di Leonardo ha una delle sue sedi strategiche italiane ad Anagni. I suoi velivoli di punta sono gli AW139, AW169 e AW189: elicotteri di nuova generazione, versatili, utilizzati sia per il trasporto che per il soccorso o il pattugliamento, apprezzati tanto per gli usi commerciali, quanto per le esigenze di pubblica utilità, di sicurezza e per la difesa.
I NUMERI
Leonardo archivia i primi nove mesi del 2017 con ricavi a quota 8 miliardi, stabili rispetto allo stesso periodo del 2016. In flessione il risultato netto che è positivo per 272 milioni di euro, -23%, in assenza di operazioni straordinarie (i primi nove mesi del 2016 beneficiavano della plusvalenza derivante dalla cessione di Fata, pari a 10 milioni).
Crescono gli ordini, che con un incremento del 5%, si attestano a 8 miliardi euro, grazie al contributo di tutte le divisioni.
Sulla base delle revisioni sulle cifre, gli ordini si attestano a circa 12 miliardi ma solo ipotizzando la finalizzazione di contratti C27J export, cioè il raggiungimento della vendita all’estero dell’omonimo aereo da trasporto tattico di classe media, versione avanzata e aggiornata del G.222.
I ricavi vengono rivisti da 11,5 – 12 miliardi rispetto al precedente valore di 12 miliardi.
Oscilla in un range tra 1.050 e 1.100 milioni l’ebita (earnings before interest, taxes and amortization) ovvero gli utili prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti dei beni immateriali come l’avviamento. In precedenza l’ebita era stimata tra 1.250-1.300 milioni.
Confermato, invece, il focf (Free Operating Cash Flow) cioè il flusso di cassa operativo dopo gli investimenti: 500 – 600 milioni, ipotizzando gli incassi correlati alle milestone 2017 del contratto Efa Kuwait.
Confermato pure l’indebitamento netto di gruppo a 2,5 miliardi.
IL PROBLEMA ELICOTTERI
«I risultati dei primi nove mesi del 2017 del Gruppo riflettono il perdurare delle difficoltà negli Elicotteri», sottolinea la società in una nota.
«Tale settore – spiega- risente ancora di condizioni di mercato particolarmente sfavorevoli cui si aggiunge l’effetto di ritardi nel conseguimento livelli adeguati di redditività su alcuni prodotti e una performance industriale al di sotto delle aspettative».
A confermare le difficoltà per il settore elicotteri è anche l’amministratore delegato Alessandro Profumo. «La performance dei primi nove mesi dell’anno è in linea con le attese per l’Aeronautica e per l’Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza; sono tuttavia emerse alcune criticità nel settore Elicotteri per le quali abbiamo già intrapreso una serie di azioni».
Per Profumo «Il 2017 sarà un anno più difficile del previsto ma confido nei punti di forza dei tre business principali del Gruppo e sono fiducioso delle prospettive di crescita nel medio-lungo periodo»‘.