Il nuovo prefetto di Frosinone Ernesto Liguori si è presentato. Con garbo e umiltà ha raccontato alla Stampa le sue esperienze, accumulate negli anni al servizio dello Stato: tutte tra Puglia e Piemonte, concentrate sull’organizzazione e l’assetto degli Enti Locali, la Commissione Rifugiati, l’ordine pubblico.
L’accondiscendenza verso il potente porta molte volte a nascondere sotto al tappeto la polvere, mettere in evidenza la cristalleria ben lucidata.
Meglio essere chiari. E dire da subito che il territorio sul quale il dottor Ernesto Liguori ha iniziato da sabato il suo mandato è alle prese con la quarta ondata di Covid, ci sono diversi cluster nelle scuole perché il personale non mette le mascherine, il richiamo delle vaccinazioni va a rilento perché la guardia è stata abbassata;
Senza corrente, senza discarica, senza idee
Il sistema industriale della provincia sta iniziando a pagare le conseguenze della crisi energetica: la bolletta è salita di 5 volte, alcune aziende stanno studiando la possibilità di interrompere la produzione, Stellantis e AGC hanno subordinato i loro piani di sviluppo ad una riduzione dei costi.
Stiamo andando verso il collasso della raccolta dei rifiuti: da marzo non abbiamo più una discarica provinciale e nessun politico ha il coraggio di dire che ne occorre un’altra. Perché altrimenti dovrebbe dire dove farla.
Il Pnrr con i suoi investimenti tocca questo territorio ma nessuno lo dice perché riguarda per la maggior parte settori scomodi. Piaccia o no i nuovi posti di lavoro passano da lì.
Perché gli auguri
Che questo sia un territorio permeabile alle mafie non c’è bisogno che lo si dica: lo testimoniano le interdittive fatte dalla stessa prefettura in cui il dottor Liguori ha preso servizio. Il problema è che molti sindaci e soprattutto politici, fingono che quelle interdittive non ci siano per non dover dire cose scomode e soprattutto la verità ai cittadini.
È per questo che facciamo gli auguri al dottor Liguori, non per accondiscendenza verso il potere. Ne avrà bisogno, considerato il contesto.