In fretta e fatto bene. Così come gli avevano insegnato in casa. Perché questo era il segreto del successo della Benito Stirpe Costruzioni Generali, l’azienda di famiglia che aveva sfidato i grandi colossi nazionali. Condotte, dighe, palazzi: c’era un’Italia da rimettere in piedi ed il cavalier Benito sapeva come fare: in fretta e fatto bene. Era questo il suo vanto. Lo aveva insegnato ai figli. In particolare a Curzio che aveva seguito le sue orme: ingegnere, appassionato di edilizia. Competente e silenzioso “perché sono le opere a dover parlare” diceva evitando i microfoni. Fino alla fine. Se n’è andato nella notte. All’improvviso.
È morto stroncato da un malore. Curzio Stirpe era presidente ed amministratore delegato di ‘Impresa Benito Stirpe Costruzioni Generali SpA‘ e presidente di ‘Stirpe Finanziaria Immobiliare Srl‘. Aveva 71 anni. Impegnato nel mondo della rappresentanza industriale Curzio Stirpe stava completando il secondo mandato come presidente della sezione Progettazione Materiali e Impianti di Unindustria, sezione che associa 136 aziende per oltre 5.000 dipendenti.
Curzio Stirpe era il fratello di Maurizio Stirpe, vice presidente di Confindustria e presidente del Frosinone Calcio. Per la società aveva seguito in prima persona la costruzione in tempi record dello stadio di calcio che porta il nome del padre Benito Stirpe: anche domenica scorsa era in tribuna a seguire la partita promozione per la Serie A contro il Sudtirol.
Lascia la moglie Lucia Ianni, le figlie Alessandra, Annalisa e Benedetta. I funerali saranno celebrati venerdì 28 nella sua Torrice: alle ore 16, nella chiesa di San Pietro Apostolo.
Uomo concreto e risoluto
«Un uomo concreto, risoluto, che negli anni ha dato tanto al territorio della provincia di Frosinone e non solo, proseguendo con solerzia il lavoro iniziato dal cavalier Benito»: lo ricorda così Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Industriale del Lazio. «Insieme a suo fratello Maurizio, Curzio Stirpe ha rappresentato al meglio una classe imprenditoriale che con capacità, spirito di iniziativa e profonda intelligenza ha segnato in positivo le sorti di un intero territorio, offrendo lavoro a migliaia di persone e arricchendo negli anni lo stesso, con una visione globale dell’impresa. Ma sempre rimanendo saldamente incollato alle sue origini. Mancherà a tutti il suo acume e il suo spirito pragmatico».
Scrupoloso e lungimirante
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli lo ricorda come «un professionista scrupoloso, un imprenditore lungimirante, un tifoso appassionato. Con l’autorevolezza e la discrezione che gli erano proprie, l’ingegner Curzio Stirpe ha impresso un segno indelebile nella storia dell’industria, non solo della nostra provincia. Alla visione imprenditoriale solida e votata all’innovazione – caratteristiche insite nel dna stesso della famiglia Stirpe – Curzio univa la capacità di anticipare i tempi»
Ne ricorda il percorso professionale, legato in maniera indissolubile al nome dell’azienda di famiglia. «La Benito Stirpe Costruzioni Generali spa è un nome familiare per chiunque intenda ripercorrere le trasformazioni della nostra provincia. Portano il marchio dell’azienda numerose opere e infrastrutture nell’ambito civile e industriale, imprescindibili per lo sviluppo del territorio, dal dopoguerra ad oggi. Avendo operato principalmente nel settore degli acquedotti e delle fognature, rappresentò la prima impresa della provincia di Frosinone a conseguire l’iscrizione illimitata alla relativa categoria dell’Albo Nazionale dei Costruttori. Raggiungendo, sotto la guida di Curzio, sempre nuovi ambiziosi traguardi, a ulteriore testimonianza di quell’impegno e di quei valori che, da sempre, contraddistinguono l’attività della famiglia Stirpe».