Il vertice si è riunito ieri sera. Lontano da occhi ed orecchie indiscreti: a Montecitorio. Lì l’onorevole Roberta Lombardi, candidata a Cinque Stelle per il governo della Regione Lazio, ha incontrato i candidati consiglieri M5S in Regione Lazio.
Con lei c’erano i sei candidati che verranno schierati in provincia di Frosinone.
Sono:
Paola INDIGENO di Isola del Liri
Martina COCCO di Isola del Liri
Fernando FIORAMONTI di Anagni
Loreto MARCELLI di Sora
Alessio CARLINO di Cassino
Rosa MAIUCCARO di Piedimonte San Germano
Sono stati selezionati con le Regionarie, quelle che durante le settimane scorse hanno individuato Roberta Lombardi come candidato governatore del Lazio.
I primi sei in ogni provincia sono stati traslati nella lista locale a sostegno del candidato presidente. In base al principio della democrazia diretta: niente filtro, niente suddivisione in base alle aree.
In questi modo, il MoVimento si ritrova a schierare una sorta di lista Frankenstein con tre candidati dell’area Sora – Isola del Liri, due dell’area Cassino, nessuno da Villa Santa Lucia fino ad Anagni. Niente candidati dalla città capoluogo, impossibilità di massimizzare le preferenze attraverso le coppie concesse dal doppio voto di genere.
I clic, inoltre, proiettano in gara il mancato candidato sindaco di Cassino (non è riuscito a presentare la sua lista) per Meritocrazia Italiana. Se quel giorno Alessio Carlino fosse riuscito a depositare la lista, non sarebbe stato ammesso oggi perché il regolamento l’avrebbe giudicato incompatibile.
Con loro e con gli altri candidati da tutto il Lazio, Roberta Lombardi, ha iniziato a mettere nero su bianco le proposte programmatiche per la Regione. Poi verranno condivise con la cittadinanza (comitati, associazioni di categoria e imprese).
Al centro dell’incontro di ieri sera ci sono stati i temi della Sanità, del Lavoro e del Fisco.
SANITA’ IL PRIMO IMPEGNO
La Sanità, ha spiegato Lombardi, «dovrà essere il nostro primo impegno, il comparto è in un totale stato di abbandono. Reparti importantissimi in moltissimi ospedali continuano a chiudere e tutto questo è inaccettabile. L’offerta della prestazione sanitaria nel Lazio è bassissima e questo per colpa della giunta Zingaretti, che dopo la disastrosa gestione del centrodestra ha continuato a tagliare e a tagliare».
«Per rimettere in sesto la sanità laziale – è la ricetta della candidata del Movimento 5 Stelle – dobbiamo stare vicino ed ascoltare i cittadini, ma anche e soprattutto chi si sporca le mani ogni giorno: operatori sanitari, medici, infermieri e chiunque fatica ad offrire un servizio di qualità per colpa delle inadempienze della Regione e delle bugie di Zingaretti».
«L’indifferenza della politica, come spesso accade, ha finito per aprire una guerra tra poveri: cittadini contro operatori sanitari, ma il vero imputato di tutto questo caos è proprio la politica, che per tenersi strette le sue poltrone ha svenduto il nostro diritto alla salute, rendendo impossibile in molti casi il lavoro degli operatori sanitari nelle strutture pubbliche e accreditate e creando seri problemi all’accesso sanitario pubblico da parte dei cittadini. Penso alle liste d’attesa troppo lunghe, tempi biblici per prenotare un esame. Vanno subito abbattute», ha sottolineato Lombardi.
IL 50% DELLE PMI SOFFRE
Sul fronte lavoro «dovremo concentrarci soprattutto sulle nostre aziende e pmi, quasi il 50% è ancora in forte sofferenza e molte hanno chiuso perché le precedenti amministrazioni regionali di Pd e centrodestra non hanno dato impulso ad un rinnovamento di cui i nostri poli industriali hanno bisogno», ha osservato l’esponente M5S.
Poi ha aggiunto: «Non abbiamo nulla da invidiare alle altre Regioni, dobbiamo riscoprire l’importanza dei nostri prodotti e i valori della nostra terra, passando proprio per quelle imprese che lavorano duramente anche per valorizzare il nostro territorio».
ZINGARETTI E STORACE, SOLO TASSE
Poi, parlando del tema fisco, è arrivata la stoccata alle ultime amministrazioni di centrosinistra e centrodestra: «Negli ultimi anni da Storace a Zingaretti di fronte abbiamo avuto solo una certezza. Solo una: le tasse, sempre più alte, ci manca solo che inizino a tassare anche l’aria che respiriamo. Ora – ha proseguito Lombardi – sentiamo il Pd che dopo 5 anni di mazzate sul fisco, guarda il caso proprio a ridosso del voto regionale va dicendo che taglieranno l’Irpef. Il solito spot elettorale e comunque staremo a vedere se accadrà e anche l’entità del taglio».
«C’è solo una forza politica che grazie a una spending review accurata, con tagli agli spechi e ai privilegi della politica può produrre un sostanziale abbassamento dell’aliquota fiscale Irpef. Quella forza siamo noi» ha aggiunto la candidata del M5S.