La ben nota distrazione di Fassino

Piero Fassino (Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Un attimo di distrazione e... voilà lo Chanel finisce in tasca. Quanti distratti si sono riconosciuti nella vicenda di Piero Fassino... Anche se...

La bufera mediatica su Piero Fassino, accusato di aver tentato il furto di un profumo Chance di Chanel (media gamma, ce n’è di ben più costosi) nel duty free dell’aeroporto i Fiumicino, ci insegna diverse cose. Intanto, che fingiamo di non comprendere la differenza tra indagato e imputato, figuriamoci quella tra imputato e condannato. Se, buon per lui, ne verrà fuori che si è trattato di un ‘gigantesco equivoco’, allora potrà continuare a spruzzare effluvi Chanel a profusione anche per casa come fosse un efficace antizanzare. E il pm archiviare il tutto.

Qualora si procedesse oltre e le indagini rivelassero qualcosa di concreto secondo la pubblica accusa, il legale del deputato dovrebbe far fronte ad una richiesta di rinvio a giudizio. Richiesta, ripeto. E, solo se questa venisse accolta, difendere il proprio assistito in un eventuale procedimento.

Giudizio mediatico

Piero Fassino (Foto: Giuliano Del Gatto © Imagoeconomica)

Va da sé che la ghiotta notizia del parlamentare che si mette in saccoccia una boccia di Chanel e poi cerca di uscire senza pagare, per molti ha saltato a pié pari qualsiasi tipo di indagine preliminare. La solita capacità di sintesi mediatica con tanto di giudizio complessivo e voto finale. Un po’ come a scuola, su.

Potenzialmente cleptomane, potrebbe recuperare con una buona terapia. Basta che risarcisca il dovuto“. Se di disturbo e irrefrenabile impulso si tratta, è auspicabile la strada della cura. Conosco altri che l’hanno percorsa. E sono guariti.

Ma se non fosse cleptomane, quanto piuttosto distratto, sarebbe classificato come 74enne rimbambito. E allora mi preoccupo, perché disattenta alla massima potenza io lo sono sempre stata, anche a meno di 20 anni. E pure tanto.

Di quel genere che ti cade ogni oggetto di mano.  E che dagli scaffali prendi un prodotto, ne vengono giù a cascata altri dieci come un domino. Che cerchi per ore gli occhiali o il cellulare che invece hai lasciato a casa o in macchina. Ma intanto, hai ripercorso tutte le tappe e sei tornata in ogni negozio in cui eri già entrata. Stanca e distrutta.

La scena descritta da Fassino, tutto sommato se vera a me sembra familiare. Gli squilla il cellulare mentre ha il profumo in mano, da persona poco attenta prende il telefono dalla tasca e ci mette la confezione da acquistare. Poi se ne dimentica ed esce. Io ho fatto la stessa cosa lasciando tutto quello che dovevo portare alla cassa su un ripiano del supermercato. E sono uscita parlando al telefono.

Ah, giusto. Non avevo niente da pagare, in quel caso. La solita distratta….

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