Top e Flop, i protagonisti di martedì 14 maggio 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 14 maggio 2024

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 14 maggio 2024.

TOP

GIANCARLO RIGHINI

da sinistra Andrea Renna, Giancarlo Righini e Sonia Ricci

Se volete capire di cosa stiamo parlando è sufficiente che diate un’occhiata alle notizie di questa mattina: in Brasile ed Indonesia nelle ore scorse ci sono state decine di morti a causa dei disastri idrogeologici. Sui nostri territori queste tragedie non accadono più grazie al lavoro dei Consorzi di Bonifica“: lucida e concreta, la presidente dei Consorzi di Bonifica del Lazio Sonia Ricci lo ha detto ieri nella sede di Anagni.

L’occasione è l’annuncio di due corse agonistiche in provincia di Frosinone per sensibilizzare al risparmio ed al rispetto dell’acqua ‘che ci nutre e dà la vita. La sostanza politica è ben differente. Perché a quella riunione ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura e Sovranità Alimentare del Lazio Giancarlo Righini. E per capire cosa significhi è sufficiente una frase del direttore delle Bonifiche Aurelio Tagliaboschi:Per vent’anni non si era mai visto un assessore nella sede del Consorzio di Bonifica, oggi è la seconda volta in un paio di mesi”.

È il segnale che Giancarlo Righini ha dannatamente chiara la gravità della situazione. C’entrano nulla le corse podistiche: c’entra invece una siccità che sta mettendo in ginocchio il sistema agricolo del Paese ed ha iniziato a stringere anche il Lazio. Non piove, non c’è acqua, i fiumi si stanno seccando ed i ghiacciai si ritirano. Chi diceva che il buco nell’ozono era una balla ed il riscaldamento globale era un’esagerazione ha dovuto ricredersi.

Aurelio Tagliaboschi

Cosa c’entra Anagni e cosa c’entrano le Bonifiche? I Consorzi di Bonifica sono la nuova frontiera nella lotta ai cambiamenti del clima e nella difesa dell’acqua. La struttura guidata nel Lazio da Sonia Ricci e dal direttore Andrea Renna ha già pronti nei cassetti i progetti con cui combattere la battaglia: bacini di raccolta delle acque piovane, reti controllate dai computer, metodi di irrigazione a risparmio calibrati in base ad umidità e temperatura.

Credo che si stia lavorando nella direzione giusta per la difesa del territorio, stiamo programmando interventi comunitari importantissimi, tra i quali la creazione di invasi artificiali per catturare la pioggia che cade abbondante ma concentrata in pochi giorni e si disperde” ha confermato l’assessore Giancarlo Righini. Che ha capito il problema. Ha chiaro dove sta il problema. Ha ben delineate le soluzioni. Ed intende realizzarle: non a caso nelle ore scorse con lui ad Anagni c’erano il deputato Massimo Ruspandini ed il consigliere regionale Daniele Maura. Cioè chi sul territorio ci sta tutti i giorni. E dovrà collaborare ora con Anbi per proteggere le produzioni alimentari ciociare dalla trasformazione del clima.

Visione futura, azione presente.

CARLO CAPPAI E ALESSANDRA SEGANTINI

Maria Alessandra Segantini

Il Green deal è fatto di due cose: coraggio di dire che ce n’è bisogno e capacità di tradurre quel coraggio prima in norma, poi in fatto. E da sempre i fatti produttivi non sono roba della politica, che al più fornisce gli strumenti. Per attuarli nel concreto serve la società, servono i professionisti, i lungimiranti. E in un cero senso i sognatori con il righello. Sognatori come quelli dello studio C+S, che hanno messo a punto un prototipo “che chiude il percorso dedicato alle scuole circolari”.

La storia arriva (manco a dirlo) dal Veneto e dal Friuli e Piemonte settati su diverse tipologie di scuola. E si tratta di progetti finanziati con 6 milioni di euro. Ne ha dato silloge Maria Alessandra Segantini, dello studio in questione. “Sono un architetto e una mamma. Con questi progetti realizzo uno dei miei sogni: regalare esperienze speciali a tutti i bambini del mondo”.

La circolarità delle scuole

Ma di cosa parliamo? Di vere e proprie scuole mobili, cioè “disassemblabili” alla bisogna. “Ho sperimentato layout scolastici circolari e un kit di montaggio che permette di smantellare l’edificio a fine vita riciclando i materiali costruttivi e diminuendo così l’impatto sul pianeta”. Sono le scuole circolari e sono il frutto della visione di C+S Architects. E ci sono già approvazioni normative per gli studi di fattibilità delle due scuole materne e nido di Venaria Reale.

Entro un anno si passerà ai progetti esecutivi. Lo studio C+S Architects è guidato dalla stessa Maria Alessandra Segantini e dal collega Carlo Cappai. Ed ha in carico “la progettazione di due scuole dell’infanzia in sostituzione di strutture esistenti. La scuola dell’infanzia Don Sapino, che affaccia sulla Reggia di Venaria Reale e il centro infanzia Andersen all’interno del giardino del quartiere APC Fiordaliso”. Si tratta di prototipi di scuole circolari.

Ricerca e progettazione

Progetti “che lo studio ha sviluppato nell’ambito del proprio programma di ricerca sulla progettazione scolastica. Insieme alla scuola primaria di Conegliano (in provincia di Treviso) e alla scuola secondaria di Cervignano del Friuli (in provincia di Udine) propongono infatti nuovi modelli spaziali per tutto il percorso scolastico”. I due sono al lavoro da 20 anni “ su progetti di edilizia scolastica, dal 1998”.

Il che significa che del Green Deal hanno fiutato le necessità da prima che il Green Deal lo diventasse in punto di norma. I pionieri fanno così.

La scuola dove serve.

FLOP

ANGELA MANCINI

Angela Mancini

Esclusa. E ci può stare. Può accadere che non tutto sia in ordine quando si presenta una candidatura ed allora scatta l’esclusione. Grave. Ma umano. Lo è meno se ad essere esclusa non è una dilettante alle prime armi ma un’amministratrice navigata, con esperienza, per questo componente della consulta provinciale delle elette. Come è capitato nelle ore scorse ad Angela Mancini.

Chi è Angela Mancini? È una consigliera comunale di Santopadre dov’è apprezzata per la sua passione e la sua dedizione alla cosa pubblica. Un bagaglio di esperienza che volevano adottare anche ad Isola del Liri, nella lista schierata da Antonella Di Pucchio alle elezioni Comunali di giugno con le quali contendere la fascia all’uscente Massimiliano Quadrini.

Antonella Di Pucchio voleva allestire una lista forte, solida, fatta di uomini e donne di specchiata moralità, immensa passione ed adeguata esperienza. E poichè l’esperienza di governo in questi ultimi quindici anni è tutta della lista oggi guidata da Massimiliano Quadrini, la Di Pucchio ha chiesto supporto in trasferta: a Santopadre ad Angela Mancini.

Che ha accettato e firmato il modulo. Salvo poi essere cancellata dalla competizione. Lo ha stabilito la Commissione elettorale che vaglia l’aspetto formale delle candidature. Nelle ore scorse ha deciso che Angela Mancini non può partecipare alle elezioni comunali di Isola del Liri né nella lista Di Pucchio né in nessun’altra. Perché?

Non si era dimessa dalla sua carica in Comune a Santopadre al momento dell’accettazione della candidatura ad Isola del Liri. Un errore ci può stare. Meno se alle spalle si ha tanta esperienza.

Fuori dai giochi.

PIETRO FIOCCHI

Pietro Fiocchi

Cosa ci ha fatto mancare Pietro Fiocchi in questi ultimi anni? Nulla. A contare che l’europarlamentare ancora in corsa è anche patròn di una delle più rinomate fabbriche di munizioni con focus sulla caccia e che è personaggio decisamente sopra le righe davvero nulla. In questi ultimi giorni erano scoppiate le polemiche per le sue immagini mentre imbraccia armi puntate. E quel claim di cattivo gusto (comunque la si pensi sulla caccia che chi scrive esecra) non solo ha avuto un seguito, ma anche basi numeriche. Precondizioni che rimandano… alle Europee ed ai candidati civetta che oggi vanno tanto di moda.

L’ultimo appuntamento elettorale di Fiocchi lo aveva visto arrivare a Sumirago, dove Fiocchi ha presentato “L’Europa e la caccia che vogliamo”, accompagnato dal suo staff. “Sumirago è diventata l’ombelico del mondo, ma sono venuto a parlare di caccia e parliamo di caccia”. E media? Tanto “Bandecchi mood”. Perciò “parlano di caccia perché è campagna elettorale e ne parlano male”.

Piombo free e lupi cattivissimi

Fiocchi è famoso per i “traguardi conseguiti in Europa come la depenalizzazione del piombo e la declassificazione del lupo da altamente protetto a semplicemente protetto”. Due chicche, non c’è che dire. Ma da dove viene il Fiocchi “politico”? Da un male antico, quello che dal 1994 ammala l’Italia che vota con i candidati-civetta. Nel suo format sul Corriere Milena Gabanelli ne ha parlato.

“Sono un imbroglio che gli italiani accettano, o subiscono, da 30 anni. Al loro posto all’Europarlamento, infatti, non andrà il più apprezzato dai rispettivi elettori, ma il primo dei non eletti della lista, a volte sconosciuto ai più. Vediamo gli effetti delle candidature-civetta nelle ultime elezioni europee”. Poi qualche esempio: “Nel 2019 Matteo Salvini, ministro dell’Interno, fa da capolista per la Lega in tutte le circoscrizioni. Solo nel Nord Ovest raccoglie 696.027 voti, ma al suo posto a Strasburgo ci va Marco Campomenosi con 17.788 preferenze”.

Giorgia-civetta, Pietro dentro
Giorgia Meloni

“Fa da civetta, come presidente di FdI, anche Giorgia Meloni che solo nel Nord Ovest raccoglie 92.850 voti, ma poi cede il posto a Pietro Fiocchi, che di preferenze ne ha solo 9.300. Capito?

E’ stato grazie a questo indegno (e legittimo) marchingegno che uno come Pietro Fiocchi, capace di raccogliere le stesse preferenze di un medio consigliere provinciale pre-Delrio, ha avuto la possibilità di “spianarci in faccia” i suoi fucili e le sue perle di saggezza.

La mezza…. cartuccia.

Esci dalla versione mobile del sito