Bilancio, tutto rimandato «Proroga pure a noi o ricorso ai giudici»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI Bilancio di previsione rimandato… a settembre. È stato il sindaco Nicola Ottaviani ad annunciarlo ad un’aula semivuota (presenti in quel momento appena 13 consiglieri su 33). Il documento contabile non è stato neppure illustrato, ma semplicemente ritirato dall’ordine del giorno. In attesa di una proroga che non arriva. Ha…
CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Bilancio di previsione rimandato… a settembre. È stato il sindaco Nicola Ottaviani ad annunciarlo ad un’aula semivuota (presenti in quel momento appena 13 consiglieri su 33). Il documento contabile non è stato neppure illustrato, ma semplicemente ritirato dall’ordine del giorno. In attesa di una proroga che non arriva.
Ha detto Ottaviani: «Insieme ad altri Comuni ammessi al Piano di rientro stiamo portando avanti una battaglia di contabilità pubblica. In un anno abbiamo dovuto fare i conti con 7 milioni di trasferimenti in meno, tra Stato e Regione. Oltre ai 50 milioni di euro di deficit da ripianare in dieci anni e ai 27 milioni di residui. Abbiamo scelto di non aumentare Tasi e Imu e, soprattutto, di non tagliare i servizi sociali. In queste ore l’assessore e il dirigente stanno portando avanti operazioni “disperate” per evitare tagli. Ma siamo alla campana dell’ultimo giro. Il Governo ha scelto di concedere la proroga al 30 settembre alle Province, alle Città metropolitane e ai Comuni siciliani. A tanti altri Comuni “anonimi”, come il nostro, nulla. Perché? Come già ha scritto Ciociaria Editoriale Oggi stiamo perfino valutando l’ipotesi di un ricorso alla Corte Costituzionale per disparità di trattamento. Torneremo in aula i primi di settembre sperando che le nostre ragioni siano state ascoltate». Il termine del 31 luglio, scaduto ieri, non è perentorio.
Per il resto, però, via libera a tutte le pratiche all’ordine del giorno.
Approvate (12 sì e 5 no) le aliquote Imu e Tasi, che restano invariate rispetto all’anno scorso. La Tasi (tassa sui servizi indivisibili) è pari al 2,5 per mille: è dovuta da tutti coloro che possiedono o detengono a qualsiasi titolo fabbricati, compresa l’abitazione principale, e aree fabbricabili, ad eccezione dei terreni agricoli. L’Imu, invece, è corrisposta da chi possiede un’abitazione principale di tipo signorile (cat. A1), ville (cat. A8), palazzi storici e castelli (cat. A9) e relative pertinenze, altri fabbricati (oltre all’abitazione principale), aree fabbricabili e fabbricati rurali non adibiti ad uso strumentale. Per le abitazioni principali descritte l’aliquota è del 6 per mille. Mentre per tutti gli altri immobili (in sostanza per le seconde case) è del 10,6 per mille.
Via libera pure sia al programma triennale e all’elenco annuale delle opere pubbliche che alla verifica delle qualità e quantità di aree fabbricabili da destinare a residenza, attività produttive e terziarie. In entrambi i casi 12 voti favorevoli e 1 contrario. Prima del punto sul bilancio l’opposizione, con la sola eccezione di Andrea Turriziani (Pd), ha lasciato l’aula. Ottaviani ha detto: «Vedo che sono molto interessati al bilancio».
Approvate infine, all’unanimità dei presenti (13), le due importanti delibere urbanistiche delle quali riferiamo a pagina 3. Dal punto di vista politico, maggioranza sul filo di lana: 12 consiglieri in seconda convocazione (il numero minimo è 11). Tantissime assenze, però, anche nell’opposizione. Le delibere sono passate con i voti di Nicola Ottaviani, Franco Lunghi, Daniele Zaccheddu, Adriano Piacentini, Vincenzo Gentile, Marco Ferrara, Sergio Crescenzi, Luigi Benedetti, Fulvio Benedetti, Gerardino Grimaldi, Sergio Verrelli e Carmine Tucci.
In sintesi: Carmine Tucci (eletto nella Lista Marzi) vota ormai con la maggioranza. Da sottolineare la presenza di Sergio Crescenzi (Impegno Civico). Per quanto riguarda Andrea Turriziani (Pd), ieri sera il suo voto non era comunque decisivo. Ma in futuro il suo appoggio alla maggioranza potrebbe esserci. Appuntamento a settembre. Per tutti.
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