Monica, la senatrice che può spianare la strada Scalia e Spilabotte

Monica Cirinnà, la senatrice alla quale è legata la legge sulle unioni civili, per via dei meccanismi del Rosatellum può spianare la strada ad uno solo tra Francesco Scalia e Maria Spilabotte

Spianerà la strade per il Senato a Francesco Scalia e Maria Spilabotte. La senatrice Monica Cirinnà è la capolista del Pd nella circoscrizione Lazio 3 (Frosinone, Latina, Velletri e Roma-Fiumicino) ed la seconda nella lista schierata nella Circoscrizione Lazio 2 (Viterbo, Rieti, Guidonia-Montecelio, Roma-Collatino). Due candidature che la rendono un traino per i due senatori ciociari uscenti, entrambi schierati al numero 3, uno a Nord (Scalia) ed una a Sud (Spilabotte, candidata anche nello scontro diretto dell’Uninominale in tutta la provincia di Frosinone).

Il suo nome è legato a legge sulle unioni civili, grazie alla quale molte persone dello stesso sesso ora possono unirsi in matrimonio.

 

Senatore, la legge sulle unioni civili ha cambiato l’Italia.
«Mi sono sempre battuta per i diritti e contro ogni discriminazione. In questa legislatura siamo riusciti a fare tanto. La legge sulle unioni civili ha portato uguaglianza per le coppie same-sex e per quelle conviventi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e il nostro Paese è ora al pari di tutti gli altri principali Stati europei. Ma molto altro è stato fatto per le donne (la legge sul doppio cognome, quella sulla parità di genere), per la giustizia (divorzio breve), per i diritti nel mondo del lavoro (legge sul caporalato) e per quelli individuali (biotestamento e sul “dopo di noi”). Viviamo in un’Italia più giusta con conquiste tangibili da tutti i cittadini. Sono felice e orgogliosa di aver dato il mio contributo all’interno del Pd perchè questo diventasse una realtà. Certo, avrei voluto che fossimo riusciti a fare pure una buona legge contro l’omofobia, ma vedo anche che il programma di Zingaretti l’ha inserita come punto principale. E’ un bel segno, nessun governatore l’ha mai fatto e il Lazio sarebbe la prima Regione ad approvarla.».

 

In questi anni il tessuto industriale e produttivo della zona ha vissuto notevoli difficoltà, con ricadute anche a livello occupazionale. Come vede la stiuazione attuale?
«Credo che molto sia stato fatto per risolvere le criticità, e quindi i livelli occupazionali, di tutte le principali aziende che operano nel frusinate. Penso alla recente soluzione della vertenza Ideal Standard che grazie all’impegno del Presidente Zingaretti e del ministro Calenda assicura ora una prospettiva ai lavoratori con un rilancio tecnologico del polo. Penso al grande impegno dei parlamentari della zona, a iniziare dalla senatrice Spilabotte, per tutelare i 60 lavoratori dell’Ilva di Patrica riuscendo ad ottenere l’inserimento anche di questo sito all’interno della trattativa nazionale con la concessione in deroga della mobilità fino al 2019. Penso alle varie vertenze in tutta l’area del frusinate che hanno salvato più di 800 posti di lavoro».

 

Anche la Fiat di Cassino non è stata esente da crisi.
«E’ vero. Sono stati anni difficili, ma bisogna anche dire che 5 anni fa lo stabilimento era sottoposto alla cassa integrazione, mentre oggi l’azienda ha deciso di assumere a tempo indeterminato 300 giovani. C’è un rilancio evidente del polo produttivo e credo che in buona parte questo lo si debba anche alla determinazione e alla professionalità degli operai che hanno difeso con il proprio lavoro e impegno la loro fabbrica».

 

Quali possono essere quindi le ulteriori prospettive di sviluppo?
«Consolidare i risultati raggiunti deve essere sicuramente una priorità. La provincia di Frosinone rappresenta infatti un polo industriale e tecnologico fondamentale per tutta la Regione e grazie a politiche lungimiranti ha tutte le carte per imporsi come leader nel centro-sud del Paese. Servono progetti innovativi e credo, per esempio, che il piano realizzato dall’Enel, grazie all’accordo promosso dalla senatrice Spilabotte, per la copertura di tutto il territorio entro il 2019 con “palme” per la ricarica elettrica apra importanti prospettive. E’ un progetto integrato sulla mobilità elettrica d’avanguardia che può portare benefici non soltanto ai cittadini, ma allo sviluppo di attività industriali in questo settore in tutta la zona. Penso sia necessario proseguire su questa strada per assicurare un futuro solido a questo territorio con un’attenzione particolare allo sviluppo sostenibile, all’ambiente e alla qualità dell’aria».

 

Lei è anche un’imprenditrice agricola e nella sua azienda in Maremma produce vino, olio e ortaggi biologici. L’agricoltura del frusinate ha vissuto un periodo di crisi, come se ne esce?
«Il progressivo abbandono della campagna, un fenomeno che ha colpito tutte le zone del Paese, si è sentito particolarmente in quelle zone che avevano una vocazione prettamente rurale e il basso Lazio ne ha particolarmente risentito. Ma vedo anche una bellissima rinascita con un ritorno ad un’agricoltura più sostenibile e soprattutto con tanta voglia di riscatto. Credo che un grande aiuto si venuto dai bandi regionali, realizzati grazie ad una preziosa collaborazione tra Stato e Regione, rivolti ai giovani che hanno potuto usufruire di finanziamenti per 75 mila euro a fondo perduto. Questo ha permesso lo sviluppo e la riscoperta di una vocazione sociale dell’agricoltura con un’importante staffetta generazionale che vede i giovani protagonisti di un motore importante per l’economia di tutta l’area».

 

In questo periodo si ha l’impressione che i politici stiano promettendo di tutto. Lei con la doppia candidatura è nella situazione di poter spianare la strada ai suoi colleghi uscenti, in particolare Scalia e Spilabotte. Come sta vivendo questa campagna elettorale?
«Credo che, al di là delle mirabolanti promesse che sento da parte degli altri partiti, siano sotto gli occhi di tutti i risultati concreti che sono stati ottenuti dai governi a guida Pd. Penso che il nostro Paese e la nostra Regione abbiano bisogno di continuare su questa strada. I fatti contano più delle parole. Mi considero un valore aggiunto a fianco di Francesco Scalia e Maria Spillabotte, rappresentanti di questa terra per fare un lavoro di squadra utile a tutelare ambiente e occupazione».

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