È la settimana di Ferragosto… saltano le Commissioni (di F. Ducato)

Rinviato per ferie... È stato questo il destino delle riunioni di Commissione convocate ad Anagni. Troppo caldo e troppi assenti. Dopotutto è la settimana in cui tutti vanno in vacanza. ma lo sgarbo istituzionale resta

La vera domanda da porsi adesso ad Anagni è: quanti sono davvero gli esponenti della maggioranza compatti attorno alla figura del sindaco Daniele Natalia? Quanti pensano di fare gli interessi della coalizione e quanti puntano invece solo alla propria personale carriera? Quanti considerano doveri e responsabilità con fastidio e leggerezza?

A giudicare da quanto è accaduto qualche ora fa, non sembrerebbero poi molti.

 

La decisione di rinviare lo svolgimento delle commissioni Bilancio, Tributi e Patrimonio, di per sé, non è uno stravolgimento, né una catastrofe.

Non sarebbe certamente la prima volta che una commissione viene posticipata a data da destinarsi.

Il problema sta nella motivazione. Ovvero, nel fatto che le Commissioni incriminate sono state annullate per l’assenza dei consiglieri di maggioranza che dovevano farne parte. Commissioni che, va precisato, non avrebbero dovuto affrontare un ordine del giorno esageratamente corposo, visto che ci si doveva dedicare solo alla nomina dei presidenti e dei vicepresidenti. Ma proprio questo rende l’intera questione ancora più inquietante.

In fin dei conti, si sapeva che le opposizioni si sarebbero presentate tutte. Perché, da parte della maggioranza, comportarsi con tanta leggerezza e dare adito a sospetti che, sulla base di quanto è accaduto, appaiono ora del tutto legittimi?

 

Un altro elemento non va trascurato. Nei giorni scorsi sembra che le linee telefoniche che collegano il presidente del consiglio De Luca ed i consiglieri di maggioranza e minoranza si siano surriscaldate. Proprio per trovare un accordo sulla data e l’ora dello svolgimento delle commissioni.

E sembra proprio che l’assenza dei consiglieri non sia stata presa bene dal presidente. Che non avrebbe gradito affatto l’assenza degli uomini del centrodestra dopo aver faticato per trovare un accordo.

Assenza che ha consentito all’opposizione di tuonare contro il “superficiale approccio della maggioranza di governo cittadino verso responsabilità e doveri amministrativi“. Per poi concludere che “Anagni sembrerebbe esser tornata nelle nebbie dell’approssimazione amministrativa”.

 

Magari non sarà così. Magari si sarà trattato solo di un episodio di (colpevole) distrazione. O magari non c’è un vero piano per destabilizzare da subito la maggioranza consiliare. Magari non si tratta di crepe in coalizione

 

Resta lo sgarbo istituzionale. Che non è certo un bel segnale per la nuova maggioranza.

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