“Siamo tutti antifascisti ma non sfiliamo in piazza prima del voto”. Ma anche: “Il centrodestra è pronto a presentare una mozione unitaria contro tutte le violenze che sono state commesse. Credo sia giusto condannare severamente le violenze commesse a Roma da estremisti di Forza Nuova, ma chiediamo anche che ci sia la condanna e la stessa azione nei confronti di chi è autore di gesti violenti, come gli anarchico-insurrezionalisti denunciati a Milano o di quelli di Torino”. Sono giorni che Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, ripete questi concetti.
Ma in realtà cosa significano? E soprattutto la linea politica di Forza Italia in cosa si distingue da quelle di Fratelli d’Italia e della Lega?
Se Forza Italia non si smarca
Giorgia Meloni parla di strategia della tensione, Matteo Salvini cerca di minimizzare e banalizzare il dibattito in corso. A Roma ad entrare in azione sono stati i fascisti. Non altri. I fascisti. Quelli organizzati di Forza Nuova. Tutto il resto è gazzarra politica. La realtà è che il centrodestra non firmerà la mozione per sciogliere Forza Nuova.
Ma c’è anche un’altra realtà: l’identità politica di Forza Italia. Partito di centro, moderato, fondatore del centrodestra. Nei momenti topici però Silvio Berlusconi non se la sente di prendere le distanze dalla Lega e da Fratelli d’Italia.
Poi però è difficile meravigliarsi dei risultati nei territori. Per esempio in provincia di Frosinone, dove ad Alatri e Sora gli “azzurri” hanno raccolto percentuali sinceramente al di sotto di ogni attesa. E da mesi in Ciociaria non si vede il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone.
In lenta dissoluzione
Forza Italia appare allo sbando. E questa incapacità di smarcarsi alla fine spiega anche le tante fuoriuscite di questi anni: Antonello Iannarilli e Alessia Savo hanno scelto Fratelli d’Italia, Nicola Ottaviani, Pasquale Ciacciarelli e Danilo Magliocchetti la Lega. Mentre Gianluca Quadrini è nel limbo.
Tra originale e copia (sfocata) si sceglie l’originale. Per non parlare del fatto che Antonio Tajani è scomparso dal territorio ciociaro. E in ogni caso a livello nazionale resta allineato e coperto sulle posizioni degli alleati che danno le carte. Ma in Forza Italia qualcuno che si ponga il problema della necessità di posizioni autonome c’è ancora?