Il coordinatore provinciale della Lega è convinto che questo sia il momento giusto per accelerare su tutti fronti: dalle comunali alle provinciali, passando per gli enti intermedi. Provando a bloccare la costituzione del Consorzio industriale regionale unico.
Claudio Fazzone
Se il centrodestra abdica sul nascere per le comunali
Alla coalizione manca un leader che assuma l’iniziativa. Nicola Ottaviani e Massimo Ruspandini sono concentrati su Frosinone e Ceccano. In Forza Italia non c’è unità di azione. E così si va avanti alla giornata, preoccupandosi di altre candidature: al Parlamento e alla Regione.
Gli assetti variabili del centrodestra in Ciociaria
Claudio Fazzone (Forza Italia) e Nicola Ottaviani (Lega) sono stanchi di perdere alla Provincia e negli enti intermedi. Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) vorrebbe un cambio radicale di equilibri nella coalizione. Bisognerà vedere se ci sono gli spazi per un accordo completo e a tutto campo per il futuro. Ma intanto Carroccio e “azzurri” guardano al Centro.
Se il “cacciavite” serve anche al centrodestra ciociaro
In autunno si voterà in 23 Comuni e alle provinciali. La coalizione non è pronta e continua ad andare in ordine sparso. Eppure Nicola Ottaviani (Lega), Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), Claudio Fazzone (Forza Italia) e Mario Abbruzzese (Cambiamo) sanno di non poter andare avanti in questo modo. Inevitabile la traversata nel deserto.
Pd e Forza Italia, quelli che… guai un chiarimento
Nei Democrat non è cambiato nulla: le aree di De Angelis e Pompeo si odiano e si profilano le ennesime lacerazioni. Da Sora a Frosinone. Negli “azzurri” Gianluca Quadrini ha il dente avvelenato e potrebbe sbattere la porta. Non da solo.
Le primarie abortite ed il silenzio della Lega
Niente da fare. Nessuno vuole partecipare alle primarie proposte da Cardillo Cupo a Formia. E Conte nemmeno ai tavoli che non lo vedano come candidato sindaco. Il silenzio strategico della Lega
L’insostenibile letargo della politica ciociara
Rinviate le amministrative, ognuno è tornato nel proprio orticello. Il centrodestra continua a non riunirsi: la Lega rimodula gli assetti interni, i Fratelli d’Italia sono fermi e in Forza Italia continua lo “scannamento”. Nel Partito Democratico le correnti proseguono la “guerra”. Nei Cinque Stelle nessuno vuole farsi notare.
Le cariche che Forza Italia usa come titoli nobiliari
Gianluca Quadrini nominato (da Maurizio Gasparri) vice responsabile nazionale degli enti locali. Due anni fa Claudio Fazzone lo aveva indicato come vicecoordinatore regionale. L’obiettivo è quello di mettere sul piatto una sorta di consolazione politica per lo “schiaffo” di Fazzone-Chiusaroli alla Comunità Montana. Ma alla fine la guerra continua.
Forza Italia raddoppia. Per non lasciare alibi alla Lega
Forza Italia conferma i segnali per la Lega: pronti a mettere in discussione la candidatura a sindaco di Formia per aprire il dialogo sull’unità. Ma la Lega non risponde. Anche FdI pronta a ricostruire l’alleanza
Nessuno scrive a Quadrini. E neppure a Chiusaroli
Il blitz per la presidenza della Comunità Montana è avvenuto senza dichiarazioni di congratulazioni o di solidarietà. Segno che nel Partito si vuole far capire soltanto chi è che comanda. Ma adesso la lista dei fuoriusciti è destinata ad allungarsi. Un problema per i voti e per il peso specifico.