Il capriccio di una cicogna a tutti i costi

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Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Ci sono cose che si fanno da giovani. E cose che dopo una certa età non si possono fare più
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Non siamo capaci di andare in fondo alle cose. Ci limitiamo alla parte superficiale: perché più si approfondisce e più c’è la necessità ci comprendere, confrontare, giudicare. E fintanto che lo fa chi non ha studiato, non si aggiorna, non legge, c’è un senso. Ma quando anche la politica si adegua, cadono le braccia.

Fateci caso: sulla questione della maternità surrogata, hanno provato a farvi capire qualche cosa? I politici si sono limitati a dire si o no, gridando “Diritti” da una parte e “Orrore” dall’altra. Il tema è molto più vasto di una banale battaglia a colpi di slogan. Poi, dopo un po’, il circo della comunicazione si stanca, il pubblico si annoia, si spostano i riflettori su un’altro tema con il quale fare ascolti. E continuare a non far capire nulla.

In tutto questo, la signora Ana Obregon, attrice che in Spagna gode di una certa fama, ha avuto una figlia. Auguri. L’ha avuta a 68 anni: complimenti. È stata concepita con la maternità surrogata. Parliamone.

Neonato © Can Stock Photo / terachris

La natura ci impone dei limiti, piaccia a no. Se da una determinata stagione della vita certe cose non si possono più fare, un motivo c’è. Perché una cosa è accudire a venti, trenta o quarant’anni un neonato che ogni tre ore strilla e vuole la pappa, subito dopo gli devi cambiare il pannolino e sperare che non gli sia arrivata per tutta la schiena e se soffre di coliche ti tocca passeggiare e sperare che faccia effetto Alginor (se lo fanno ancora). Quando poi mette i denti è la stessa musica: non dormi lo stesso ma preghi il Dentinale. Altro è sperare di farlo a ridosso dei settant’anni.

Da una certa età in poi puoi fare il nonno. Perché occorrono energie che non ci sono. Pretendere un bambino a 68 anni con la maternità surrogata è un capriccio. Sulle altre età, confessiamo, non abbiamo studiato e non abbiamo la pretesa di sapere tutto. Ma tutto ha il suo tempo. Ed andare controcorrente non è naturale: perché si fa troppa fatica. Meglio invecchiare bene, che stare male credendosi giovani.

Senza Ricevuta di Ritorno.

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