Zingaretti ad Alatri, il Parlamento può attendere

La candidatura al Parlamento per ora può attendere. Le carte si sono rimescolate. Le elezioni sono dietro l’angolo ma “Tanta è la confusione sotto il cielo” del Partito Democratico. Per questo Nicola Zingaretti ha intenzione di dire la sua durante il prossimo Congresso del Pd. Recitando un ruolo. Non di secondo piano. Ma senza scendere…

La candidatura al Parlamento per ora può attendere. Le carte si sono rimescolate. Le elezioni sono dietro l’angolo ma “Tanta è la confusione sotto il cielo” del Partito Democratico. Per questo Nicola Zingaretti ha intenzione di dire la sua durante il prossimo Congresso del Pd. Recitando un ruolo. Non di secondo piano. Ma senza scendere in campo nella prossima tornata tornata elettorale per le politiche.

Il gocvernatore lo ha fatto capire a margine della visita compiuta questa mattina alla scuola Pietrobono di Alatri. C’è andato per consegnare attrezzature sportive e stampanti 3D. «Anche se non abbiamo competrenza diretta sull’istruzione – ha sottolineato – ma non possiamo permettere che questa generazione perda l’occasione per stare al passo con i ragazzi di altri Paesi del mondo». Ai ragazzi ha spiegato: «Molti di voi farà un lavoro che oggi non esiste ma verrà inventato nei prossimi anni. E voi non potete restare indietro».

La parte politica invece arriva dietro le quinte, nel corso del caffè prima dei saluti.

Il congresso Pd? «Io credo che abbiamo un grande problema di idee. Ci sono temi come lo sviluppo, la crescita, il lavoro, la casa, il futuro dei giovani… Temi che questa volta non hanno ricette semplici. Quindi vedremo nel Congresso le candidature, i leader. Tutte cose fondamentali. Ma molto più importante è prepararci alle prossime elezioni per poter dire agli italiani ‘Noi vorrenmo risolvere i problemi in questo mood’. Mi auguro che il Congresso sia anche l’occasione per dare spazio al dibattito su queste idee».

Al parlamento? «Io darò il mio contributo come presidente della seconda Regione più importante d’Italia, con un’azione di governo che abbia prodotto risultati concreti».

Per ora il Parlamento può attendere.

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