I sindaci reclamano da Acea i lavori e rinviano metà del voto

I sindaci dell'Ato5 hanno approvato le linee programmatiche, il Dup ed il Regolamento della Conferenza. Avviato il confronto sulla stesura del nuovo Statuto dell'Ente di governo. I sindaci reclamano un ruolo differente per la Consulta. Ed i lavori sulle strade. La mediazione di Frosinone

Non è un muro contro muro. Ma i distinguo ci sono stati e più di qualche puntino è stato messo sulle i. Alla fine l’assemblea dei sindaci dell’Ato5 ha approvato le linee programmatiche, il documento unico di programmazione ed il nuovo regolamento dell’assise per le questioni legate alla gestione dell’acqua e della depurazione in provincia di Frosinone.

Ma ci sono diversi punti sui quali lavorare. I sindaci reclamano un percorso diverso ora che il presidente della Provincia Luca Di Stefano ha imposto un cambio di passo, commissariando la Segreteria Tecnica Operativa. È la struttura che deve aiutare i sindaci a confrontarsi sul piano tecnico con il gestore idrico AceaAto5: su di lei si erano concentrate le critiche all’inizio del mandato Di Stefano. Ora che c’è un passo differente i sindaci presentano l’elenco di tutto quello che non ha funzionato in questi anni.

Disco verde e disco rosso

Nel Salone di Rappresentanza della Provincia hanno partecipato all’assemblea i sindaci o consiglieri di 49 Comuni, per una popolazione rappresentata di 299.307 abitanti (65,29%).

La Conferenza ha approvato, a larga maggioranza, i documenti predisposti dal presidente Luca Di Stefano apportando solo alcune modifiche marginali al regolamento di contabilità.

La stessa assemblea ha poi deciso di rinviare ad una successiva riunione l’autorizzazione all’esercizio provvisorio e l’approvazione dello Statuto, in modo da consentire un ulteriore momento di confronto tra i sindaci, anche in considerazione del fatto che alcuni Comuni hanno già inviato delle proposte emendative ed alcuni suggerimenti.

Nella parte finale della riunione infatti è stata avviata una prima fase di confronto tra i sindaci proprio su alcuni aspetti relativi alla stesura del nuovo Statuto.

Cosa vogliono i sindaci

Il primo punto di attrito: un ruolo per la Consulta, più di qualche sindaco chiede che i Comuni abbiano maggiore incidenza e non debbano solo ritrovarsi per discutere delle tariffe. Settefrati, ad esempio, reclama un peso per i Comuni sede di sorgente. La proposta di mediazione è arrivata dal Comune di Frosinone, presente con il sindaco Riccardo Mastrangeli e l’assessore al Bilancio Adriano Piacentini. Propongono “un punto di equilibrio, che tutto si riconduca all’interno delle norme che da anni qui non si rispettano”. Ci sarà un approfondimento.

I sindaci reclamano gli oneri di urbanizzazione. In pratica, AceaAto 5 per svolgere i lavori o per avere i suoi impianti deve pagare una quota sotto forma di lavori: “Sono nove anni che attendo i lavori su una strada” ha protestato un sindaco.

Il metro della situazione lo fornisce Posta Fibreno: “Confermo la fiducia nel presidente Luca Di Stefano ma avverto il dovere di astenermi dal momento che il mio Comune fornisce alla Ciociaria il 15% dell’acqua potabile. Ma noi non abbiamo nemmeno un depuratore eppure sono anni che ci viene promesso”.

Atina si astiene perché ha un contenzioso aperto con AceaAto5 a proposito degli impianti. La nuova amministrazione si è insediata da poco “voglio prima approfondire” dice il sindaco.

Con il percorso avviato già nei mesi scorsi e con la nomina di un commissario della Segreteria tecnico operativa stiamo cercando di dare una nuova impronta all’attività dell’Egato dell’acqua” ha assicurato il presidente Luca Di Stefano

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