ALFREDO TORNA CON NOI
Pare che lo stiano pregando di rientrare nel Partito. Gli stanno dicendo «Se ritorni tu abbiamo la possibilità concreta di spuntarla contro Mario Abbruzzese. Ma senza di te è una battaglia troppo difficile e troppo sanguinosa».
Alfredo finge di avere la testa tra le nuvole e di essere troppo impegnato nel governare l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Ma in realtà ha i piedi ben saldi a terra e sta facendo i suoi calcoli.
Nel frattempo si gode la soddisfazione di quelle telefonate.
IL GUIDO ATTOVAGLIATO
Pare che il presidente sia molto impegnato nella partita sul rinnovo delle Camere di Commercio. E che stia tentando una impossibile mediazione che chiuda il quadro su più tavoli: Roma (il più importante) e Latina-Frosinone (che gli sta più a cuore). La spina nel fianco sembra che sia il settore Commercio. E che Lobello con D’Amico stiano tentando di arrivare ad un’intesa indolore per tutti.
Per i miracoli si stanno attrezzando.
TUTTI SUL CARRELLO DEL VINCITORE
L’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce Gianluca Quadrini, nonché capogruppo di Forza Italia in Provincia di Frosinone, è rimasto molto colpito dalle recenti dichiarazioni fatte da Adriano Piacentini. Il Presidente del Consiglio Comunale di Frosinone ha sbattuto la porta in faccia alla candidatura di Antonello Iannarilli. (leggi qui). Il commander Mario Abbruzzese, per non aprire un fronte su Frosinone che innescherebbe una sanguinosa guerra politica, ha risposto proponendo le primarie per tutti: così se Iannarilli ha i voti si candida e se li ha anche Piacentini si candida pure lui. (Leggi qui)
Gianluca Quadrini è un pragmatico: tutti vogliono salire sul carro del vincitore? E lui compra un carrellino da montagna e lo aggancia alla sua Fiat Punto II serie: unico mezzo di locomozione sul quale riesca a spostarsi dal momento che per la terza volta è fallito l’acquisto di una Thesis usata e funzionante.
UN CANE CHIAMATO PD
Nemmeno se ne parli con Francesco De Angelis, che stava così bene svolazzando tra Strasburgo e Bruxelles ed avrebbe voluto coronare la carriera con un laticlavio al Senato. Ma deve accontentarsi di una stanza al Grattacielo Edera di Frosinone.
Peggio di tutti però sta il piccolo chihuahua che la senatrice Maria Spilabotte è corsa ad abbracciare dopo un’ora e quindici minuti di bracciate per attraversare a nuoto lo stretto di Messina. (leggi qui)
Affettuoso, ha scodinzolato e fatto ogni genere di festa alla padrona.
E come si chiama il cagnolino? Maria l’ha chiamato Pd. O se preferite Piddì. La circostanza era nota solo ai più stretti. Poi qualche sera fa il vice presidente della Provincia Andrea Amata, incontrando la senatrice accompagnata dal chihuahua ha esclamato con tono galante “Ma che grazioso esemplare di cane tascabile. Come si chiama?”
Ricevuta la risposta, esterrefatto, Amata ha commentato sorridendo: “Sicuramente un cane dalla vocazione minoritaria“.
Ma che avrà mai fatto di così male quella bestiola per meritarsi tanto?
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