Alleanze larghe e maggioritario. E’ l’unico modo per vincere, battere le destre e governare il Paese. Parole e musica di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio ma anche ex Segretario del Pd. Il quale,a supporto di questo convincimento, cita un esempio concreto e cioè la maggioranza che sostiene la sua giunta alla Regione. Che va da Azione ai Cinque Stelle, con la presenza all’interno dell’esecutivo di assessori del calibro di Roberta Lombardi e Valentina Corrado.
Ma è la storia politica di Zingaretti a dire che lui ha sempre tenuto insieme coalizioni ampie e forti. Prima di centrosinistra, poi perfino allargate alle civiche e ai Cinque Stelle.
Ieri, di fronte alle violenze nelle piazza di Roma, Nicola Zingaretti ha deciso di intervenire. In questo modo: “Roma: un’altra giornata di tensione ad opera di violenti che condanniamo con nettezza. Solidarietà alle forze dell’ordine che hanno garantito il contenimento di questi esaltati e alla Cgil per il vile e preoccupante attacco subito. Ancora una volta si conferma che dietro i cosiddetti no vax si nasconde qualcosa di vecchio e conosciuto da tempo: culture antidemocratiche, pulsioni violente e gruppi neofascisti”.
Prendere le distanze
“Fatti ancora più gravi perché inoltre alimentano e strumentalizzano paure. Penso che tutti, proprio tutti, ora debbano riflettere: non ci sono mezze misure, bisogna con nettezza condannare e prendere le distanze da tutto questo. Attendiamo fiduciosi. Il silenzio è complicità”.
In quelle stesse ore il segretario nazionale del Pd Enrico Letta diceva che è arrivato il momento di valutare lo scioglimento di Forza Nuova. Aprendo un fronte importante, perché probabilmente nel Paese in tanti dimenticano che l’apologia di fascismo non è inopportuna. E’ reato. E come tale va punita.
In questi giorni abbiamo visto, grazie a Fanpage, tantissime persone con il braccio teso gridare “presente” e perfino inneggiare ad Hitler. Non sono pochissimi. Va bene la presa di distanza, ma è inaccettabile il tentativo di posporre sempre il “sì ma…”. E magari puntare l’indice nei confronti del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Ieri in piazza a guidare le rivolte c’erano esponenti neo fascisti. Questo è il punto. Nella notte sono state arrestate 12 persone coinvolte negli scontri. Fra loro i vertici di Forza Nuova. Vanno isolati e chiamati a rispondere di quello che fanno.
Nicola Zingaretti rilanciando il maggioritario e auspicando una coalizione ampia, individua anche una sorta di piattaforma condivisa: la condanna di azione squadriste e fasciste. Che si sono. Purtroppo.