Contrordine Compagni: a Cassino il Pd in bilico fra tre candidati

Gli sherpa rientrano al campo base. Ma questa volta non hanno portato con se alcuna vetta conquistata. Sono tornati da Cassino a mani vuote. Ripartiranno, come sempre: è il loro ruolo di mediatori. E soprattutto questa volta possono contare su un mediatore di lungo corso come Francesco De Angelis. Ma nonostante la sua presenza in…

Gli sherpa rientrano al campo base. Ma questa volta non hanno portato con se alcuna vetta conquistata. Sono tornati da Cassino a mani vuote. Ripartiranno, come sempre: è il loro ruolo di mediatori. E soprattutto questa volta possono contare su un mediatore di lungo corso come Francesco De Angelis. Ma nonostante la sua presenza in mezzo a loro non sono riusciti a sbloccare la situazione che si è creata nella sezione Pd di Cassino. Il Partito non intende appoggiare ‘a prescindere’ e ‘per disciplina’ la rielezione di Giuseppe Golini Petrarcone. Nonostante il sindaco uscente si sia dichiarato renziano. E nonostante sia stato ipotizzato un ticket Petrarcone sindaco – vicesindaco espressione del Pd.

Non lascia margini ai dubbi il presidente del circolo Pd di Cassino Mauro Lillo. Conferma la posizione di Cassino: «il candidato va scelto con le primarie. Dopo la Festa dell’Unità individueremo il nostro candidato e se Petrarcone e Fardelli vorranno, si misureranno con lui. Noi appoggeremo chi vincerà le primarie».

Un ulteriore segnale arriva dalla scaletta degli interventi organizzati per la Festa dell’Unità: Marino Fardelli è stato invitato a tenere un intervento, Giuseppe Golini Petrarcone soltanto un saluto e nulla di più. Non è stato invitato ai dibattiti.

Gli sherpa hanno riferito al Partito che a Cassino ci sono due posizioni all’interno del Pd: un’ala più dialogante ed una più intransigente. I falchi vogliono le primarie, mentre le colombe fanno un distinguo di natura politica: partendo dai risultati – e dagli sviluppi successivi – delle primarie di Ceccano e Pontecorvo, i ‘dialoganti‘ avvertono che bisogna tenere conto del diverso tipo di elettorato che i due candidati intercettano; temono insomma che Fardelli vinca le primarie ma non intercetti poi quell’elettorato trasversale che Petrarcone invece ha dimostrato di saper coinvolgere. E che non andrebbe mai alle primarie.

Lo spazio per una terza candidatura, di Partito? Gli sherpa sostengono che con Petrarcone e Fardelli in campo non ci siano gli spazi necessari.

Nel frattempo, loro e Francesco De Angelis, preparano di nuovo gli zaini per un’altra arrampicata.

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