Se Tagliaboschi piange, Natalia non ride (di F. Ducato)

La situazione politica ad Anagni. Con il Pd che ancora attende le indicazioni dalla Commissaria. Mentre il centrodestra inizia a parlare di soldi. E deve intervenire il sindaco. malumori per la fughe di notizie. Tranquilli: vale con tutti.

Se Atene piange Sparta non ride.

La massima, riferita probabilmente al periodo della guerra del Peloponneso, si usa ogni volta che si deve indicare una situazione nella quale, tra due contendenti, tutti e due mostrano di avere, a vario titolo, problemi da risolvere.

Una massima che si può applicare alla vita politica di Anagni, sia che si guardi a destra, sia che si guardi a sinistra.

 

Qui Atene

Partiamo dal Pd, che potrebbe essere l’Atene della situazione. A giudicare dai comunicati ufficiali (o dai post su Facebook, che sono ultimamente un po’ la stessa cosa), sembrerebbero esserci segnali di vita sul pianeta del Partito Democratico dopo la botta delle ultime comunali.

Qualche giorno fa infatti è stata ufficializzata la nomina di Francesca Cerquozzi, a commissario del Partito nella città dei papi. Ad annunciarlo è stata la stessa Cerquozzi, ringraziando il segretario Domenico Alfieri. E facendo sapere che «affronterò questo compito con entusiasmo, responsabilità e imparzialità. Il mio intento è quello di rilanciare l’attività del PD accompagnando il circolo verso un nuovo congresso con un documento programmatico rispondente alle esigenze del territorio e che sia il più possibile condiviso».

 

Fin qui i toni ufficiali. Poi c’è la realtà dei fatti. E qui le cose, a giudicare dalle indiscrezioni, cambiamo. Intanto perché sembra che, a dieci giorni dall’annuncio della nomina della Cerquozzi a commissario del Partito ad Anagni, non ci sia ancora alcuna indicazione su tempi, modi, strategie per rimettere in piedi una situazione che definire tragica è un pallido eufemismo.

E poi perché, a quanto si dice, al di là degli annunci ufficiali, l’arrivo del neo commissario non sarebbe atteso proprio con ansia dal gruppo anagnino.

Un po’ conterà il fatto che la Cerquozzi, originaria di Veroli, potrebbe essere vista come distante dalla situazione anagnina. Un po’ (molto) anche il fatto che il neo commissario viene considerato un’emanazione di Nazzareno Pilozzi. Che, dopo aver pestato a suo tempo i piedi per terra per essere lui il candidato a sindaco al posto di Sandra Tagliaboschi, non viene visto in città con il massimo della benevolenza.

Il tutto tra militanti storici che si defilano (come Valter Cecilia) e dirigenti ancora più storici (come Vittorio Save Sardaro) che protestano.

Insomma, una situazione che potrebbe avviarsi ad un stallo pericoloso. Che minaccia di azzerare del tutto quel po’ di Partito Democratico che coraggiosamente resiste in città.

 

Qui Sparta

E Sparta? Come detto, non ride.

L’altro ieri infatti in città si è tenuta un’attesa riunione di maggioranza. Dedicata, come avevamo anticipato, alla distribuzione dei fondi (circa un milione e mezzo) da spendere entro il 31 dicembre.

Come si era detto, dopo la riunione di poco più di una settimana fa, resa caramellosa dal fatto che non si era parlato di soldi, nell’ultima assise si è entrati nel vivo. Insomma si è parlato di denaro.

E qui qualche problema c’è stato. Almeno giudicare dal fatto che le richieste dei gruppi consiliari sono andate oltre la somma stanziata. Di circa un milione, per l’esattezza, visto che il totale delle richieste fatte dai gruppi è arrivato a circa due milioni e mezzo.

Tanto da rendere necessario l’intervento del sindaco che ha stabilito di dare la priorità ai lavori di pubblica utilità, mettendo da parte, per il momento, quelli riservati ai singoli quartieri.

Un modo elegante per spostare il problema. Ed evitare, con una mossa da provetto democristiano, il sorgere di possibili tensioni.

 

Post scriptum

Sembra che nel corso della riunione più di qualcuno si sia lamentato per le ripetute fughe di notizie dalle riunioni di maggioranza. Facendo presente, con un tono tra il risentito ed il divertito, che “succedeva la stessa cosa anche nell’altra maggioranza”.

Vorremmo tranquillizzare chi (forse) sta pensando ad insonorizzare la stanza per evitare ulteriori fughe; continueremo anche nella prossima. Chiunque ci sia.

Esci dalla versione mobile del sito