Doppio bilancio a Isola del Liri: contabile approvato e politico da analizzare

MASSIMILIANO QUADRINI

Come va letto il Consiglio che ha approvato il Bilancio ad Isola del Liri. Dai rapporti fra maggioranza ed opposizione al caso Di Pucchio. Fino alla solidità di una maggioranza che è blindata anche oltre i numeri emersi dalle urne

L’approvazione del rendiconto di gestione 2019 del Comune di Isola del Liri, durante il consiglio comunale di martedì scorso si presta ad una serie di considerazioni. Questo al di là della prevedibile ratifica del documento. Ratifica avvenuta senza neanche troppe polemiche, visto che tutta la seduta è durata poco più di un’ora.

Proviamo a metterle in fila.

1- Maggioranza solida, numeri blindati. E non solo.

Quella di Massimiliano Quadrini, al di là di fibrillazioni e mal di pancia più o meno frequenti, è una coalizione destinata a rimanere solida. Anche per la debolezza dell’opposizione al di là degli eventuali meriti del governo cittadino. Parlano i numeri, del resto.

Se in Consiglio i rapporti di forza dicono 12-4 c’è obiettivamente poco da fare per far andare le cose in modo diverso. Ma la minoranza finisce anche per spaccarsi. Questo visto che 2 votano contro e 2 escono al momento della votazione.

2- Marziale mattatore e Quadrini guarda
LUCIO MARZIALE FOTO © LORENZO MASCOLO

Come anche nel Consiglio precedente, la seduta è stata praticamente monopolizzata dall’assessore al Bilancio, l’avvocato Lucio Marziale.

Vero è che in tutti e due i casi si trattava di Bilancio e dunque era evidente che la parte del leone spettasse all’assessore al ramo. Ma è vero anche che in tutti i due i casi il primo cittadino, di fronte ad una serie di contestazioni molto forti, non ha ritenuto necessario intervenire nel dibattito in prima persona.

Probabilmente una scelta dovuta alla volontà di non innescare altre polemiche oltre a quelle già sollevate dall’opposizione. Limitando inoltre il dibattito allo stretto necessario.

Resta comunque il fatto che il primo cittadino, vista l’importanza della questione, un intervento avrebbe dovuto e potuto farlo. Non tanto sul piano tecnico: su quello era già stato esaustivo l’assessore. Ma sul piano politico una posizione poteva essere fissata.

3- Minoranza ai margini, forse troppo
DIEGO MANCINI

Il rapporto con la minoranza rappresenta un altro dei punti chiave. Giorni fa l’opposizione aveva inviato al sindaco una richiesta di interlocuzione. Lo aveva fatto per affrontare alcuni dei problemi più importanti della città. Cioè emergenza sanitaria, viabilità, scuole.

Una richiesta rispedita al mittente. Sul piano dei numeri ha ragione, forse, il sindaco. Sul piano politico però, stabilire un rapporto più confidenziale con l’opposizione cittadina potrebbe non essere un errore. Anche perché su molte questioni (movida, parcheggi) il dibattito è destinato a durare.

Concedere qualche centimetro non è una resa. E si rivela dannatamente utile quando, prima o poi, occorre comprensione dall’altro fronte. Non esasperare i toni potrebbe essere un vantaggio.

4- Il caso Di Pucchio

ANTONELLA DI PUCCHIO

È obiettivamente un paradosso. Ad Isola del Liri il sindaco e l’esponente di spicco dell’opposizione appartengono alla stessa matrice politica. Addirittura allo stesso Partito se non fosse intervenuta la ghiogliottina prevista dallo Statuto del Pd, poi scattata anche a Cassino, per chi si è candidato contro il Partito.

Anche se il consigliere di Un’altra Isola è con un piede dentro ed uno fuori rispetto al Partito, l’imbarazzo c’è. Non a caso in città qualcuno ha letto la lettera di cui sopra anche in altro modo. Come un tentativo cioè per ristabilire un minimo di interlocuzione tra due (in  teoria) iscritti allo stesso Pd.

Per ora, almeno a giudicare dai toni della Di Pucchio in Consiglio, non sembra esserci tutta questa voglia di fare pace. Ma in politica, come è noto, mai dire mai.

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