La Virtus BPC si riprende la Serie B e vara la rivoluzione di luglio

La società cassinate ha trasformato la retrocessione in un’occasione per migliorare e ripartire più forte. Oltre a ritrovare la ribalta nazionale (acquisito il titolo di Molfetta), il club ha rinforzato la struttura dirigenziale con un nuovo CdA

Una rivoluzione per non soffrire più. Le sconfitte, anche le più dolorose, aiutano a crescere e non è un luogo comune. E così è stato per la Virtus BPC Cassino che ha imparato la lezione e saputo trasformare la retrocessione in Serie C in un’occasione per crescere e ripartire. Un rilancio in grande stile.

Nessuno si è strappato le vesti o si è pianto addosso. La società rossoblu invece ha moltiplicato gli sforzi per capire dove si doveva e poteva migliorare. Alla fine la sintesi ha portato nuovi dirigenti ed un coach di grande spessore qual è Roberto Russo. Ma prima di tutto il presidente Leonardo Manzari e la dirigenza hanno voluto restituire a Cassino il campionato che più confaceva alla sua tradizione sportiva: la Serie B grazie al titolo rilevato dal Molfetta.

Dunque la Virtus si conferma la punta di diamante del basket ciociaro, riparte con rinnovato entusiasmo e soprattutto con un progetto ambizioso supportato da una base molto più forte. 

Una società più robusta 

Leonardo Manzari, presidente della Virtus BPC Cassino

La novità più importante, scaturita dall’assemblea societaria, è stata la costituzione di un nuovo consiglio d’amministrazione. “Costituisce un mutamento di assoluto rilievo per le sorti del club benedettino”, si legge in una nota della società cassinate.

Questo rinnovamento dei quadri dirigenziali è stata fortemente voluto dal presidente, Leonardo Manzari, oltre che da tutti i consiglieri della BPC Virtus Cassino.

“Costituirà un robusto ed importante consolidamento per i processi decisionali e per le strategie societarie che la storica società cassinate (la prima ed unica a “regalare” la Serie A alla città martire ndr) andrà a pianificare nei prossimi mesi e nei prossimi anni”, continua il comunicato del club.

Nicandro Rossi, patron del Cassino, è entrato nel nuovo Cda della Virtus

Lanciato un messaggio chiaro: la società ora è più forte e quindi il progetto solido. E l’ingresso di un gruppo di affermati imprenditori non è un caso. Significativo l’innesto di Carmine Calce, presidente del Cus Cassino, e di Nicandro Rossi, numero uno del Cassino Calcio.

Una sinergia che potrebbe aprire scenari importanti. A capo del consiglio è stato confermato nelle vesti di presidente, Leonardo Manzari. La vice presidenza è stata affidata allo storico sostenitore Renato Di Carlo. Confermato come consigliere Luca Di Carlo. Le new entry sono rappresentate da Paolo Perrone, Marco Ciamarra, Andrea Balsamo, Stefano Magnante, Luca Di Meo, oltre che Carmine Calce e Nicandro Rossi.

Via Vettese, arriva Russo

Coach Luca Vettese lascia Cassino dopo 10 anni

La rivoluzione ha toccato anche l’aspetto tecnico. Dopo 10 anni sulla panchina della Virtus, culminati con la vittoria del campionato di Serie B 2017-18, è finita l’era di Luca Vettese.

“Riconosciamo al coach Vettese la dedizione e l’impegno dimostrati nel corso delle passate stagioni. A Luca rivolgo un paterno, caloroso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera”, ha precisato Manzari.

Al suo posto la società è voluta andare sul sicuro affidandosi ad un tecnico di provata esperienza come Roberto Russo che sarà presentato mercoledì alle 12.30 nella sala San Benedetto della Banca Popolare del Cassinate. Classe 1971, ha iniziato ad allenare a 16 anni, a Livorno, dove è nato. Dieci anni alla Don Bosco, poi a Firenze a partire dal 1997. Nel capoluogo toscano vince il campionato di Serie C1 e B2. Nel 2001 è alla Mabo Livorno come vice-coach e responsabile del vivaio. Torna a Firenze: conquista la salvezza in B1 e resta altri 3 anni sfiorando la promozione in Legadue. Dopodiché Fulgor Omegna, Jesolo Sandonà, Lucca (promosso in DNA), Pistoia, di nuovo Livorno e Cecina. Insomma una garanzia assoluta in queste categorie.

Il coach Roberto Russo (Foto F. Bientinesi)

“Ho trovato molta competenza – ha commentato Russo subito dopo la firma del contratto biennale – Qui a Cassino stati stati raggiunti livelli altissimi, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal club, e spero di poter contribuire anch’io per riportare la società dove merita”.

Mi aspetto un campionato di altissimo livello, con molte società decise a raggiungere l’obiettivo della prossima serie B1, che sarà il nuovo format che la Federazione ha previsto per l’annata sportiva 2023-2024, e noi ci dovremo far trovare pronti per portare la Virtus nel basket che conta. Ringrazio la società per l’opportunità e il lavoro svolto durante questa fase di mercato, che porterà dei giocatori giovani, motivati, con voglia di emergere e spirito di sacrificio. Per ultimo, ma non meno importante, sarà l’apporto dei tifosi che ci seguiranno con molto interesse e curiosità. Questa per noi sarà una sfida importante e di grande responsabilità: saperli entusiasmare e coinvolgere. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare in palestra”.

La Virtus suonerà l’ottava… nazionale

Come detto la società cassinate non si è arresa alla retrocessione e si è subito attivata per cercare di recuperare la categoria. Il lavoro certosino e sottotraccia del diesse Alberto Manzari ha portato i suoi frutti. La Virtus ha rilevato il titolo di Serie B del Molfetta ed in queste ore è arrivata il via libera del Consiglio Federale della Federpallacanestro.

Per l’ottava volta negli ultimi 9 anni la formazione di Cassino sarà ai nastri di partenza della B.   “Abbiamo chiuso la trattativa con Molfetta che ringrazio, ancora una volta, per la serietà e la riservatezza nella gestione della stessa, nello scorso mese di giugno – sostiene Manzari – Aspettavamo soltanto la ratifica della Federazione Italiana Pallacanestro. D’altra parte sin dalla sera della retrocessione (il 4 giugno ndr) sul parquet di Ozzano la nostra volontà è sempre stata quella di non poter accettare un verdetto che non si confaceva con la nostra tradizione sportiva”. Manzari ringrazia il  vice presidente Di Carlo, il nuovo CdA e il main sponsor, la Banca Popolare del Cassinate, nella persona del presidente Vincenzo Formisano ed il CdA della stessa.

“Il merito di questa operazione comunque è del ds Alberto Manzari, che voglio ringraziare pubblicamente. Ha lavorato a fari spenti con perizia seguendo, step by step, tutta la vicenda dalla fase di trattativa del titolo fino alla documentazione da prodotta alla Federazione Italiana Pallacanestro”, chiosa il presidente.

La Virtus è stata inserita nel girone D con Del.Fes Avellino, Nuova Cestistica Lions Bisceglie, AG Sport Caserta, Basket Corato, Action Now 2019 Monopoli, Pescara Bk 2.0, Virtus Pozzuoli, Luiss Roma, Pallacanestro Roseto, Pallacanestro RuvoDiPuglia, Pall. Trinità Sala Consilina, Virtus Arechi Salerno, Pall. Partenope Sant’Antimo, CJ Basket Taranto e Teramo a Spicchi 2K20.

La rivoluzione di luglio è servita.

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