Ottaviani lancia Movimento Italia: “La nostra Piazza è un faro di democrazia”.

Il sindaco di Frosinone tiene a battesimo quella che ha definito una “Rete di Popolo”. Cita Silvio Berlusconi e Don Luigi Sturzo e lancia la sfida dei moderati. Con la Lega, partito del quale fa parte e che non nomina. Chi c’era in platea e chi ha preso la parola.

L’insegnamento di don Luigi Sturzo (“Liberi e forti”) e le opportunità della Rete, intesa come mezzo di interazione democratica oltre che di comunicazione. Nicola Ottaviani ha tenuto insieme tutto nella presentazione di Movimento Italia, presso l’hotel Silva Splendid di Fiuggi.

Con un maglioncino blu sopra la camicia (invece della giacca e della cravatta) ha voluto trasmettere plasticamente l’idea di un’Italia in Movimento, che lavora sempre per dare una prospettiva politica ai giovani, ai moderati, agli anziani, a chi si batte nella trincea del sociale.

Tanti i presenti e il sindaco di Frosinone ha voluto lanciare la sfida subito. Quando ha detto: “Il nostro è un atto di coraggio. Sappiamo che qualcuno ha detto in questi giorni: ecco, vogliamo vedere chi andrà alla convention di Movimento Italia. Di cosa di tratta? Della povertà di idee di chi non ha prospettive di futuro?”.

In prima fila, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale di Frosinone Adriano Piacentini, l’ex presidente di Federlazio e già candidato alle Europee con Forza Italia Silvio Ferraguti. Ma anche Andrea Amata, presidente del circolo di Frosinone di Nazione Futura. Molte file dietro Riccardo Mastrangeli, assessore al Bilancio e regista dell’operazione. Lui tende a non farsi notare. Nella folla c’erano l’ex vicesindaco di Frosinone Fabio Tagliaferri con gli assessori Max Tagliaferri, Cinzia Fabrizi e Valentina Sementilli. Sempre dal Comune di Frosinone c’erano il consigliere Giampiero Fabrizi e la consigliera comunale Thaira Mangiapelo.

Roberto Addesse, consigliere comunale di Alatri, il suo rivale Gianluca Borrelli che per stare con Ottaviani si è preso una testata dal coordinatore cittadino della Lega l’altro giorno. Da Arnara è arrivato il sindaco Filippo Capogna con il presidente del Gal Giovanni Rondinara. A rappresentare la pattuglia in provincia il neo eletto consigliere provinciale Andrea Campioni, il vice sindaco di Morolo Angelo Costantini consigliere provinciale uscente. E poi il capogruppo della Lega a Fiuggi Gianluca Ludovici. Una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali della valle di Comino. Il capogruppo della Lega a Ferentino Maurizio Beretta. E la consigliera comunale di Sora Serena Petricca accompagnata dall’ex vicesindaco Vittorio Di Carlo. Da Sora si è fatto vedere anche il capogruppo Luca Di Stefano.

Nicola Ottaviani ha parlato subito di quella che ha definito “la galassia dei moderati”. Con un pensiero rivolto al fondatore e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Ottaviani è stato chiarissimo: “Nel 1994 la sua discesa in campo è stata fondamentale per il popolo dei moderati. Poi sono passati tanti anni e non si può non tenere conto di molti fattori. Quando però una famiglia decide di andare da un notaio, lo può fare con motivazioni: o per succhiare l’eredità o per continuare l’impresa nello spirito di chi l’ha fondata. Noi abbiamo scelti questa seconda strada”.

In precedenza Ottaviani aveva premesso: “Siamo tantissimi, qualcuno penserà: ci sono le europee, vogliono una candidatura. Ecco, non è così. Vogliamo confrontarci sul terreno della società civile”.

Dopo aver citato l’esempio di Don Luigi Sturzo (Ottaviani lo fa sempre), il sindaco di Frosinone ha proseguito: “Oggi la Rete è democrazia e noi mettiamo a disposizione una piattaforma. Chi lo ha detto che si tratta di un mezzo estremista? Chi lo ha detto che non appartiene al centrodestra? E’ come la storia delle primarie, che ho voluto nel 2012 quando mi sono candidato a sindaco di Frosinone per la prima volta. Dicevano che erano un patrimonio del centrosinistra, del Pd. Non è così. Noi non fondiamo un partito e neppure una corrente. Noi fondiamo una Piazza per persone che hanno sete di democrazia. E’ una Rete di popolo. Sul palco non ci sono parlamentari o consiglieri regionali: non per mancanza di rispetto, ma perché vogliamo dare voce al sociale, alla gente normale”.

E infatti Ottaviani ha dato la parola a Marco Tari Capone (il guru della piattaforma di Movimento Italia), a Francesco Severa, presidente di Nazione Futura, ad Angelo Ferretti (un giovane professionista che ha avuto successo in Polonia) a Daniele Marini, presidente dell’associazione dei genitori di ragazzi portatori di handicap, uno abituato a stare nella trincea della vita e del sociale.

Al termine della convention Nicola Ottaviani ha annunciato che lascerà la guida di Movimento Italia ad un comitato di garanti. Lo aveva anticipato nei giorni scorsi, sottolineando: “per evitare incompatibilità” con il ruolo di sindaco di riferimento della Lega di Matteo Salvini.

Ha spiegato Ottaviani: “Sono stato lo stoppino che ha acceso questa Piazza, questa piattaforma. Verrei meno ai miei valori se non facessi un passo indietro. Movimento Italia dovrà fare da pungolo ai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai consiglieri comunali. Di tutta la nostra regione. Oggi accendo una lanterna, un lumino, che domani sarà un grande faro di democrazia”.

Ottaviani ha ricordato la figura del filosofo Diogene Laerzio, che con la sua lanterna cercava l’Uomo. Il sindaco di Frosinone cerca la democrazia partecipativa dal basso.

Un’ultima cosa: nessun riferimento alla Lega, a quello che oggi è il suo Partito. Ma ci sarà tempo.

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