Polo Civico manda un segnale a Mastrangeli: “Noi ci siamo”

Gianfranco Pizzutelli (Foto © IchnusaPapers)

Polo Civico risponde al segnale mandato oltre due mesi fa dal sindaco. E si dice pronto al confronto sulle tematiche ambientali. Cosa significa sul piano politico

Ad accendere il trasponder e lanciare il segnale era stato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Lo aveva fatto il 12 febbraio scorso nella Sala Consiliare, durante la conferenza stampa convocata per illustrare le iniziative per l’Ambiente e la Salute Pubblica assunte dalla sua amministrazione. Un segnale al quale per due mesi e mezzo nessuno ha risposto. Fino ad oggi.

Il segnale

Riccardo Mastrangeli

Quel 12 febbraio, Riccardo Mastrangeli tra le altre cose disse: “L’attenzione sui temi ambientali da parte dell’amministrazione comunale precedente e di questa attuale amministrazione è massima. Le iniziative messe in campo possono piacere o non piacere, toccare interessi economici o abitudini consolidate, ma è necessario un cambio di mentalità e cultura a favore della salute di tutta la nostra collettività. Andremo avanti in maniera decisa su questi temi. Minoranza e maggioranza, l’intero consiglio comunale, devono agire in sinergia nell’interesse della cittadinanza

Di fatto il sindaco fece un appello all’opposizione. La invitava ad affrontare insieme un tema così delicato e divisivo quale è quello dell’ambiente.

A quella conferenza stampa erano presenti il vicesindaco Antonio Scaccia, gli assessori Adriano Piacentini, Maria Rosaria Rotondi  e l’allora assessore Alessandra Sardellitti. Con loro c’erano i consiglieri Francesca Chiappini, Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone e  Dino Iannarilli.

Per quasi tre mesi quell’appello alla collaborazione è caduto nel vuoto. Oggi ha trovato riscontro nelle dichiarazioni della coordinatrice cittadina della lista Polo Civico Debora Patrizi, già consigliere Comunale nella seconda consiliatura Ottaviani. Dai i banchi della minoranza è rappresentata oggi dai Consiglieri Claudio Caparrelli e Francesca Campagiorni.

La risposta

Gianfranco Pizzutelli

Nella nota inviata alla stampa il Polo Civico da un lato evidenzia come sulla mobilità urbana, l’Amministrazione Mastrangeli si sia mossa a macchia di leopardo: ” con iniziative singole, che appaiono slegate da una visione globale e compiuta della mobilità urbana alternativa. Il risultato è stato che sono aumentati i disagi: per gli automobilisti, per i commercianti, per la viabilità dei singoli quartieri. I cittadini non riescono a vedere quali possono essere i benefici a fronte di sacrifici indubbiamente importanti

Dall’altra, si dichiara pronta a discutere in Consiglio Comunale “del Piano urbano della mobilità sostenibile. Completo però.

La coordinatrice cittadina del Polo Civico sollecita quindi una discussione completa ed a 360 gradi  e “sull’intero pacchetto: Brt, piste ciclabili e ciclopedonali, impianto di risalita, limiti di velocità a 30 chilometri all’ora. Inoltre si sta parlando dell’ipotesi di chiusura del tratto urbano della Monti Lepini al traffico dei mezzi pesanti. Un’operazione che definire impegnativa è dire poco: siamo sicuri che si potrà effettuare? E in quali tempi? Con quali modalità?”. Fin qui la nota del polo Civico.

Le riflessioni

Dalla lettura della quale emergono alcune riflessioni di carattere politico. La prima.  La lista del leader Gianfranco Pizzutelli rompe gli indugi e si accredita come primo (ed unico fino ad oggi) interlocutore della maggioranza, su un tema rilevante e strategico come la mobilità sostenibile.

La seconda. Il Polo civico rappresenta al sindaco e alla città tutte le proprie perplessità circa la chiusura ai mezzi pesanti del tratto urbano della Monti Lepini. Ed anche questo sarà un tema particolarmente divisivo a Frosinone. Non solo per la politica. Fino ad oggi è stato il solo gruppo consiliare di opposizione a dire chiaramente come la pensa. Inspiegabilmente silenti tutti gli altri.

Nelle settimane scorse Unindustria invece aveva manifestato la propria convinta contrarietà nei confronti di una simile iniziativa. Che inevitabilmente, secondo l’associazione, penalizzerebbe le tante imprese attive nel perimetro della Monti Lepini. Una chiusura peraltro la cui efficacia in termini scientifici è ancora tutta da dimostrare. E qualcuno dovrà pur farlo, se vuole sostenere questa tesi con argomentazioni valide. 

La Terza. La lista civica rimette al centro del dibattito politico cittadino, – per troppo tempo ingessato sul surreale dibattito verifica si, verifica no, verifica forse –  un tema concreto ed amministrativo come le politiche ambientali.  E chiede di farlo nella sede istituzionalmente deputata: il Consiglio Comunale. Restituendo quindi all’Aula consiliare la dignità di dibattito che merita. 

Troppo spesso mortificata da discussioni, durante il question time,  su buche, rami d’albero e deiezioni canine.

Esci dalla versione mobile del sito