Frosinone, la forza della perseveranza

Foto: Federico Proietti © Ansa

La vittoria contro la Salernitana a coronamento della serie di 4 pareggi di fila ha certificato come il lavoro, la costanza ed il coraggio delle idee abbiano pagato. I meriti di Di Francesco bravo a rimettere la squadra sulla strada della salvezza

La barra è rimasta sempre dritta. Anche quando sulla testa di Di Francesco e soci piovevano sconfitte e gol. E la classifica di settimana in settimana diventava brutta brutta mettendo in discussione quanto di buono fatto all’andata. Il Frosinone non ha mai vacillato forte delle sue idee e convinto della bontà del progetto. La squadra è stata compatta, non ha mai perso la testa, ha tenuto fuori dallo spogliatoio le critiche e soprattutto ha fatto quadrato intorno al tecnico Eusebio Di Francesco, riconosciuto unico leader in grado di traghettare la navicella in acque tranquille.

Ed oggi che il Frosinone ha ritrovato la vittoria dopo oltre 3 mesi, collezionato il quinto risultato utile di fila (7 punti, terzo clean sheet in 4 gare) e lasciata la zona retrocessione, si può affermare che resilienza, perseveranza e lavoro abbiano pagato. Certo la salvezza è ancora lontana ma il Frosinone sembra aver intrapreso la strada giusta per raggiungere l’obiettivo. Ed è completamente padrone del suo destino.

Stirpe profetico

Il presidente Maurizio Stirpe

D’altronde il presidente giallazzurro nel pieno del periodo di crisi aveva mostrato fiducia, equilibrio e tranquillità. Un messaggio rassicurante per i tifosi preoccupati di un trend che era molto negativo. Maurizio Stirpe non si era detto sorpreso del percorso effettuato e soprattutto dei punti conquistati.  

“Se non perdiamo la testa abbiamo buone possibilità di salvarci – ha sottolineato Stirpe a margine dell’evento l’Autismo in tutti i sensi svoltosi nei giorni allo stadio “Benito Stirpe” – L’ambiente deve rimanere compatto e metterci nella condizione di giocarcela fino alla fine. Avremo delle occasioni importanti per fare punti e quelle non le possiamo fallire. Non bisogna esaltarsi e neppure deprimersi. Importante rimanere in scia e giocarsi tutto nelle ultime 3 giornate”. Il presidente Stirpe quindi aveva previsto tutto: il Frosinone si è costruito nelle ultime 5 gare la grande occasione di contendere la salvezza fino all’ultimo respiro.  

Le intuizioni e l’equilibrio di DiFra

Eusebio Di Francesco (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Il grande merito del tecnico è stato quello di tenere in pugno la situazione. Sempre e comunque. Forte dell’incrollabile fiducia della società, non ha mai avuto momenti di cedimento lavorando sulla convinzione e sulle motivazioni di una squadra che poteva crollare definitivamente sotto il peso dei risultati negativi. Gli aggiustamenti tattici (in primis la difesa a 3) senza snaturare la mentalità offensiva hanno consentito di trovare la famosa quadratura del cerchio a partire dalla solidità difensiva che sembrava una chimera.  

Senza parlare della nuova posizione di Soulé (tornato al gol dopo 10 partite), spostato più dentro il campo per legare il gioco ed inventare. Una sorta di mezzala ma anche regista offensivo. Pure il ruolo inedito ritagliato per Brescianini ha pagato moneta pesante (gol con la Salernitana). L’ex Milan è stato “inventato” prima punta quando il Frosinone attacca, creando non pochi problemi alle difese grazie ai suoi strappi in profondità. Di Francesco inoltre ha valorizzato al massimo gli esterni Zortea (a segno venerdì sera) e Valeri (rigore procurato ed assist), diventati autentici fattori decisivi.

Marco Brescianini (Foto © Ansa / Stringer)

La vittoria non scontata contro la Salernitana (è retrocessa matematicamente) a coronamento della serie di 4 pareggi consecutivi ha certificato come il lavoro di Di Francesco abbia rimesso completamente in carreggiata il Frosinone che a 4 turni dalla fine ha tutte le carte in regola per conquistare la tanto agognata salvezza.

Il Frosinone fuori dalla zona retrocessione

Romagnoli contende un pallone a Noslin del Verona (Foto: Emanuele Pennacchio © Ansa)

La squadra di Di Francesco è tornata sopra la linea di galleggiamento grazie al successo contro la Salernitana e non solo. Alla resa dei conti infatti sono stati fondamentali i 4 pareggi di fila che hanno permesso al Frosinone di non crollare ma di restare in scia. Quattro punti più pesanti di quello che sembrano. Insomma i pareggi possono essere importanti. E così i giallazzurri sono risaliti al quint’ultimo posto a quota 31 (+2 dalla zona retrocessione), agganciando Verona ed Empoli ed il gruppo in corsa per la salvezza. Una curiosità: eguagliato il punteggio totale del primo campionato di Serie A nel 2015-2016.

I risultati delle dirette concorrenti hanno aiutato Mazzitelli e soci. Verona, ko a Roma contro la Lazio, ed Empoli (battuta a Bergamo dall’Atalanta) sono rimaste a 31. L’Udinese ha pareggiato a Bologna in superiorità numerica ed è sempre terz’ultima a 29. Ancora peggio il Sassuolo, travolto a Firenze dalla Viola ed inchiodato al penultimo posto a 26 (-5 dalla salvezza). Il Lecce, salito a 36 dopo l’1-1 col Monza, si è avvicinata al traguardo. Lunedì il Cagliari (32 punti) sarà di scena a Genova.

Il momento dell’infortunio di Turati (Foto: Federico Proietti © Ansa

Ma il Frosinone è già proiettato al prossimo turno fondamentale nella volata-salvezza. Ad Empoli uno scontro diretto di fuoco che potrebbe dare tanto alla classifica dei giallazzurri. Al “Castellani” si affronteranno 2 formazioni a pari punti che cercheranno lo scatto. I toscani, allenati dallo specialista di salvezze Davide Nicola, cercheranno il riscatto dopo lo scivolone con l’Atalanta. Un’autentica finale al calor bianco. Peccato che mancherà il portiere Turati dopo l’infortunio al quarto dito della mano sinistra che potrebbe pregiudicargli il finale di stagione. Una 35^ giornata che vedrà anche Cagliari-Lecce, Sassuolo-Inter ed Udinese-Napoli.  

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