Come la pensavamo sui fatti dei disabili che non hanno potuto prendere il treno occupato dai vacanzieri ve lo abbiamo detto subito: colpa delle Ferrovie che vendono i posti e poi non li riservano; chiunque frequenti i convogli con i pendolari sa benissimo quale sia la situazione da Nord a Sud. Poi, abbiamo detto l’altro giorno, sul piano della sensibilità è altra faccenda.
A rendere ancora più emblematica quella storia è un’altra accaduta nello stesso giorno. E che però si è scoperta solo in queste ore. Sempre a Pasquetta un uomo di 46 anni ha cercato di prendere (tecnicamente è rubare) delle bottigliette d’acqua da un bancale sul retro di un supermercato: è finito schiacciato da un carico di 9 quintali che gli è finito addosso. È accaduto a Cattolica. (Leggi qui).
Sui social ci sono state reazioni senza pietà, senza compassione per un uomo che non stava rubando dei bambini ma aveva soltanto sete.
Nessuno a domandarsi se fosse malato e lasciato solo, se non avesse un lavoro. Solo volgarità, disumanità, violenze verbali di chi nella vita non ha mai provato la sete della difficoltà. E giudica il mondo guardandolo dallo schermo di un computer, con il caldo che viene dai termosifoni, la corrente assicurata dal gestore, l’acqua a portata di mano.
Un morto, il suo dramma, la sua fame e la sua sete, non hanno ispirato il silenzio. Ma solo odio e violenza da tastiera.
Chissà come faranno semmai dovesse iniziare il razionamento dell’energia e l’economia di guerra. Potrebbero andare in piazza e sfogarsi ad alta voce incontrando la gente… Anzi no, lì rischiano di prendere due schiaffi in faccia.
Perché il mondo reale è una cosa diversa da quello che sta dopo la tastiera.