Le dimissioni dell’assessore Sardellitti come il vaso di Pandora

Le dimissioni da assessore rassegnate dall'avvocato Alessandra Sardellitti. Cosa c'è dietro. E cosa potrebbe accadere. Il rischio di un vaso di Pandora. Il sindaco convoca la maggioranza: "Verifica a 360°. Tutto è possibile”

“Tutto ora è possibile”: il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha convocato un vertice di maggioranza ed annunciato una verifica politica complessiva senza escludere alcuna soluzione“. Lo ha fatto dopo le dimissioni rassegnate oggi dall’assessore Alessandra Sardellitti, messa sotto accusa da alcune parti della sua stessa maggioranza.

Il pretesto: la gestione delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza in città e rivelatesi fondamentali nelle indagini sulla sparatoria mortale di una settimana fa allo Shake Bar di via Aldo Moro. Ma finite on line per alcune ore sul sito del Corriere della Sera. Nelle ore scorse alcune di forza di maggioranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia, lista Per Frosinone) avevano fatto sapere di essere pronte a sfiduciare l’assessore Sardellitti.

Una situazione di fronte alla quale Riccardo Mastrangeli ha convocato la maggioranza dichiarando che “Il sindaco non può non prendere atto della complessità del quadro politico attualmente presente nell’Amministrazione comunale. L’unico vero interesse rimane quello di centrare gli obiettivi del programma che non può subire rallentamenti o difficoltà di sorta per mancanza di maturità di alcuni amministratori. Si impone, a questo punto, una verifica a tutto tondo, delle forze e tra le forze che sostengono la maggioranza e la mia persona, quale sindaco, subito dopo la votazione sul bilancio, senza escludere alcuna soluzione“.

Le dimissioni

Alessandra Sardellitti

La lettera è scritta su carta intestata del suo studio legale: prima che assessore è uno stimato avvocato. È stata indirizzata al sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli a mezzo Pec: questa mattina poco prima di mezzogiorno. Sono le dimissioni da assessore del Comune Capoluogo rassegnate da Alessandra Sardellitti. Aveva la delega all’innovazione tecnologica, Smart City, Politiche giovanili e ufficio Europa.

Alessandra Sardellitti era, fino a questa mattina, la rappresentante in Giunta della lista Vicano Sindaco, ispirata dal consigliere comunale Mauro Vicano: designato come candidato sindaco del centrosinistra era stato silurato dal Movimento 5 Stelle. Aveva posto contro di lui un veto su scala regionale: nell’elenco degli ‘Impresentabili‘ era stato esaminato solo un ristretto numero di candidati in Italia e tra questi proprio lui. Nel mentre, Mauro Vicano è stato assolto ed il centrosinistra ha perso le elezioni comunali a Frosinone. Lui al ballottaggio ha appoggiato il centrodestra e Alessandra Sardellitti lo ha rappresentato nell’esecutivo. (Leggi qui: L’indecenza dei 18 candidati ‘impresentabili’).

La lettera di dimissioni

Le dimissioni dell’assessore Sardellitti

Nella lettera di dimissioni l’ex assessore all’Innovazione Tecnologica ha scritto una serie di cose. Lasciandone altre non scritte tra le righe. Ma ben leggibili a voler guardare con attenzione il testo.

Il primo messaggio tra le righe sta nel ringraziamento esplicito che ha espresso in primis al sindaco Riccardo Mastrangeli. Significa che quelle dimissioni non sono una sfiducia politica al primo cittadino: Alessandra Sardellitti non si aggiunge alla esigua schiera di malpancisti che da mesi stanno logorando l’amministrazione di cui essi stessi fanno parte.

Altro messaggio tra le righe. Sta nei ringraziamenti alla struttura tecnica del suo assessorato, a cominciare dall’ingegner Sandro Ricci, da poco in pensione; l’assessore dimissionario ha ringraziato inoltre il Segretario Comunale Mauro Andreone, il personale del Comune e l’ufficio Segreteria. Significa che il problema non sta negli uffici, nella relazione con loro, nell’attività svolta, nei progetti pianificati e portati avanti.

Seguono i ringraziamenti ai suoi colleghi Assessori. Non sono mancate parole di stima per i Consiglieri comunali Francesco Pallone, Teresa Petricca e Giovanni Martino. Da ultimo, ma non per questo meno importante, l’avvocato Sardellitti ha inteso ringraziare il Consigliere che la “reggeva” in Giunta, Mauro Vicano. Traduzione: il problema nemmeno è interno alla formazione politica che l’ha espressa ed indicata nell’esecutivo.

Il pretesto del video

Questi i contenuti della lettera di dimissioni. Ad una visione superficiale e sommaria, arrivano in seguito al clamore suscitato dalla divulgazione all’esterno delle immagini (assolutamente riservate e secretate perché oggetto di indagine) riprese dalle telecamere del Comune. Sono le immagini della sparatoria allo Shake Bar in via Aldo Moro avvenuta sabato scorso: erano state pubblicate on line dal sito del Corriere della Sera ma poi rimosse per tutelare il seguito investigativo. (Leggi qui: Il video galeotto e l’imbarazzo di Kafka al Comune di Frosinone).

La circostanza ha suscitato particolare clamore e polemica politica. Innanzitutto da pezzi della maggioranza consiliare; l’opposizione si è mossa solo dopo, con la richiesta di un Consiglio comunale straordinario. Segnatamente dal Partito di Forza Italia che ha attaccato il sindaco definendo la vicenda “grottesca e altamente lesiva della reputazione del Comune“. Poi, pur senza un riferimento esplicito all’assessore Sardelliti, i consiglieri forzisti hanno censurato  le procedure di custodia delle immagini riprese in città dalle telecamere del Comune. Di competenza del suo assessorato.

La vicenda del video “incriminato” è solo la punta dell’iceberg, la classica paglizza che spezzò la schiena al cavallo. Le dimissioni di Alessandra Sardellitti non sono state determinate, quantomeno non in via esclusiva, dalla indebita diffusione delle immagini delle telecamere del Comune. Lo si capisce chiaramente nel passaggio nel quale l’ex assessore spiega al sindaco di  “non riuscire a riconoscermi in questa squadra amministrativa. Le tensioni ed i malumori, penso non siano d’aiuto alla realizzazione del sostanzioso programma amministrativo che deve essere portato avanti“.

Fuoco amico

La Sardellitti con questa chiosa finale di fatto “denuncia” di essere vittima del fuoco amico e di una parte della sua maggioranza. E probabilmente ha ragione. Anche se non l’hanno certamente aiutata alcuni recenti post pubblicati sul suo profilo Facebook, piuttosto audaci.

Sono mesi infatti che all’interno della maggioranza i distinguo, i malumori, i maldipancia, le posizioni divergenti, rispetto alle politiche del sindaco, manifestate da parte di qualche Consigliere di centrodestra e veicolate all’esterno come nobili ideali di carattere amministrativo a beneficio della collettività, in realtà altro non sono che meccanismi surrettizi creati per liberare un ben remunerato posto in giunta da assessore.

Perché alla fine della fiera, di questo si tratta. La sedia da assessore e del relativo lauto appannaggio. Quella della Sardellitti (ma anche quella dell’assessore Maria Rosaria Rotondi) era nel mirino da tempo. Sul presupposto fallace che la lista di Mauro Vicano non era schierata con il centrodestra al primo turno. Balle. L’assessorato a Vicano e di chi lo rappresentava in Giunta è frutto di un accordo siglato  tra gentiluomini prima del ballottaggio. Lo hanno sottoscritto Riccardo Mastrangeli, Nicola Ottaviani e Mauro Vicano. Tre persone serie per le quali vale il motto latino “pacta sunt servanda“. Per questo la Sardellitti stava in Giunta.

Ma da ieri sera alcune di forza di maggioranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia, lista Per Frosinone) avevano fatto circolare l’indiscrezione di essere pronte a sfiduciare l’assessore Sardellitti.

Nelle mani del sindaco

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Dopo questo ennesimo terremoto (ancora una volta tutto interno alla maggioranza) il pallino adesso sta nelle mani del sindaco. Perché nella capitale politica del paradosso, quale è Frosinone,  accade che per soddisfare gli “appetiti” di qualcuno (ed i veri piani di qualche “stratega” verranno alla luce presto) si rischia di compromettere la consiliatura.

Il sindaco – ha detto in una nota il Riccardo Mastrangelinon può non prendere atto della complessità del quadro politico attualmente presente, dell’Amministrazione comunale. L’unico vero interesse rimane quello di centrare gli obiettivi del programma che non può subire rallentamenti o difficoltà di sorta per mancanza di maturità di alcuni amministratori. Si impone, a questo punto, una verifica a tutto tondo delle forze e tra le forze che sostengono la maggioranza e la mia persona. Avverròà subito dopo la votazione sul Bilancio, senza escludere alcuna soluzione“.

Tra pochi giorni verrà discusso in Consiglio Comunale il Bilancio di Previsione 2024-2026, il documento di programmazione più importante dal punto di vista politico per la Giunta Mastrangeli. Il Sindaco si presenterà in Consiglio Comunale con una sedia da assessore vuota ed una piuttosto traballante. Sul voto e sui numeri del Bilancio la maggioranza si gioca molta della propria credibilità e del proprio futuro.

Anche se è veramente difficile, se non impossibile, credere che qualcuno, a destra quanto a sinistra, voglia effettivamente andare a casa prima del tempo. Quindi prima della fine della consiliatura. Anche perché si cominciano a liberare i posti da assessore. E Piatto ricco mi ci ficco.

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