Luciano D’Arpino
per Il Messaggero
ed Frosinone
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Zero. Zero. Zero. Zero. Non è la ristampa del libro di Saviano sulle rotte della droga, ma sono i numeri del segnatempo posto davanti al futuro parco del Matusa a Frosinone. Dovrebbero scandire i tempi dei lavori del cantiere e, invece, dallo scorso ottobre sono desolatamente fermi.
A inizio febbraio sia il sindaco Nicola Ottaviani che l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Tagliaferri avevano ribadito: «A fine primavera il parco sarà aperto e fruibile per intero». Sarà, ma manca una settimana all’inizio della primavera e dei lavori annunciati ancora non c’è traccia.
Finora il Comune ha aggiudicato solo l’appalto relativo alla realizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili e alla predisposizione dei fori dove verranno piantati gli alberi. Tempo stimato 120 giorni. Se la matematica non è un’opinione la primavera dura 90 giorni e quindi, se tutto filerà liscio, questo primo step del cantiere sarà ultimato in estate. Per gli alberi si sta facendo una gara a parte, ma non basta: per ultimare l’area verde si dovranno fare ulteriori lavori come la piazza a forma di Leone rampante, installare i giochi per bambini e altro.
L’apertura del parco entro il 20 giugno, quindi, oggi appare una chimera. Ma questa settimana a dare i numeri nel capoluogo c’è stata anche la concessionaria delle strisce blu che ha scelto il numero 1. Un euro, infatti, è il costo minimo del ticket per parcheggiare anche solo per dieci minuti: un aumento di oltre il 40 per cento deciso alla chetichella senza avvertire nessuno, neanche i poveri automobilisti in cerca di un’area di sosta.
Il Comune da parte sua è caduto dalle nuvole e, dopo le polemiche e le proteste, ha avviato accertamenti che non hanno spaventato per nulla il gestore che, forte della convenzione firmata con lo stesso ente anni fa, è sicuro di avere tutte le carte in regola.
Finiamo con un numero più grande: 300. Trecento infatti, lo ricorda ogni giorno il Comune sui suoi tabelloni luminosi, sono le telecamere installate per la sicurezza in città. Purtroppo ciò non è bastato, almeno nel centro storico, a filmare la raffica di furti e l’aumento della microcriminalità.
E c’è qualcuno che si chiede polemico: «Aspettiamo che qualcuno si incazzi e ricominci a fare le ronde notturne per porre fine a queste stron….?».
La risposta l’avremo nei prossimi giorni. Speriamo.