La Ciociaria si scopre una roccaforte della Lega, mentre il risultato del Pd di Nicola Zingaretti è assai deludente.
In provincia di Frosinone il Carroccio ha sfondato la soglia del 40%, attestandosi al 40,40%. Merito dell’effetto traino di Matteo Salvini. Ora la lettura delle preferenze dirà quanto è merito del Capitano e quanto si è lavorato bene anche sul territorio. Fino a che punto è vittoria di salvini. Da che punto in poi è legittima la soddisfazione del sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro Claudio Durigon, dell’onorevole e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, del deputato Francesca Gerardi, del senatore Gianfranco Rufa.
Il messaggio politico del Carroccio in questo territorio è passato e la Lega ha sostanzialmente preso il posto del vecchio Popolo delle Libertà.
Il Movimento Cinque Stelle è al 18,55%. Certamente in discesa rispetto al 4 marzo 2018, ma in ogni caso con una percentuale più alta di quella nazionale e davanti al Partito Democratico.
Dalle nostre parti il sorpasso non c’è stato. Un elemento da considerare. Il Partito Democratico si ferma poco sopra al 16%. Un risultato al di sotto di ogni aspettativa. Per tutti. Considerando che la Ciociaria alle primarie era diventata la roccaforte di Nicola Zingaretti. E considerando che in questo territorio il Pd esprime Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Sara Battisti, Antonio Pompeo e tanti altri. Serve una riflessione profonda e senza svicolare. Più di qualcosa non ha funzionato.
Poi c’è il sorpasso storico di Fratelli d’Italia nei confronti di Forza Italia. Il partito di Giorgia Meloni in Ciociaria sfiora il 9%, mentre quello di Silvio Berlusconi non arriva all’8,5%. Passaggi come quelli di Alfredo Pallone, Antonello Iannarilli e Alessia Savo hanno pesato moltissimo.
L’asse sovranista Lega-Fratelli d’Italia in questa provincia è davvero ad una spanna dal 50%.